PHOTOSNEVERSLEEP di SAMUELE SILVA - Fotografia Urbex, Ritratto e Reportage

…alloa mi veddo o mâ

POSTED ON 8 Giu 2011 IN Landscape     TAGS: EVENT, sea

…alloa mi veddo o mâ

Il mare di Genova l’ho sempre dato per scontato, ma per capirlo sono dovuto andarmene: nel 1990 sono partito per il servizio militare e ho vissuto per dieci mesi in due grandi città senza mare. Vivere in posti completamente circondati dalla terraferma mi dava una specie di oppressione. La mancanza di un margine, un bordo, un luogo dove tutto finisce e comincia lo spazio aperto dove potersi perdere senza nulla che ostacoli lo sguardo, mi teneva prigioniero di una sottile inquietudine. Ci ho messo un po’ a realizzarlo, ma alla fine ho capito: il mare lo senti, anche se non abiti sulla spiaggia, anche se non lo vedi tutti i giorni. Semplicemente sai che c’è, che è lì, e che ti aspetta. Il mare di Genova non è facile: molti accessi sono preclusi dal porto, dagli stabilimenti balneari, dalle passeggiate. Anche dove si riesce a raggiungere l’acqua, si paga un prezzo fatto di scalette, scogli taglienti, pietre scivolose. Ma non è importante bagnarsi i piedi: il mare ti entra negli occhi anche sulle alture, in qualche scorcio di strada inaspettato, o dalle finestre degli uffici dei piani più alti; ti entra nel naso quando soffia lo Scirocco e tutta la città odora di sale e di umido; ti si attacca alla pelle nelle giornate di maccaia. Non faccio mai il bagno nel mare di Genova: non è fatto per quello, non è quel mare lì; il mare di Genova riempie uno spazio con l’odore, la luce, il movimento. Il mare di Genova è fatto per farci il bagno con l’anima, non con il corpo.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Andrea Beggi.

Chieti. I Portici.

POSTED ON 5 Giu 2011 IN City & Architecture

Chieti. I Portici.

Questi sono i portici di Palazzo Mezzanotte. A Chieti. E’ una foto che ho scattato sabato mattina durante il PhotoCamp teatino e rappresenta perfettamente l’idea che mi sono fatto Chieti. Una bellissima città, antica e sporca. La quantità di scritte sui muri è impressionante, i rifiuti sono sparsi lungo le strade e il parcheggio selvaggio (sulle striscie, sotto i portici) una regola di vita. Chieti (la parte alta) è una città difficile, le strade sono strette, un continuo salire e scendere, vicoli e strettoie. Ma questo è anche il suo fascino. Ho apprezzato tantissimo Corso Marrucino, il salotto buono della città, il teatro omonino e piazza G.B.Vico, molto bella la cattedrale e davvero spettacolare Piazza San Giustino (ex Piazza Vittorio Emanuele II). Affascinante e difficile sono le due parole che rappresentano meglio questa città, una città che fatica a trovare la sua dimensione e che non ha ancora capito le sue potenzialità. Ma assolutamente da vedere.

Something in the way

POSTED ON 3 Giu 2011 IN Portrait

Something in the way

Come as you are (at WordCamp)

POSTED ON 29 Mag 2011 IN Portrait

Come as you are!

Per il terzo anno consecutivo ho partecipato (per modo di dire) all’edizione milanese del WordCamp; la solita scusa per passare qualche ora con nuovi e vecchi amici. E’ stato un pomeriggio/sera molto intimista (se mi concedete il termine), ci siamo ritrovati davvero in pochi (rispetto al passato), abbiamo parlato, bevuto (poco), camminato e, al solito, mangiato. Ho scattato qualche foto, soprattutto ritratti, primissimi piani. La protagonista di questa immagine, la mia preferita della giornata, è LaFra. Il titolo invece è casuale, ho pubblicato la foto mentre ascoltavo i Nirvana; e penso che si tratti di un titolo adatto.

28 Maggio 1974

POSTED ON 28 Mag 2011 IN Landmark

28 maggio 1974

Il 28 maggio 1974 è una data importante, è il giorno della strage di Piazza della Loggia. Morirono 8 persone: Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottardi Milani, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti, Alberto Trebeschi, Clementina Calzari Trebeschi e Vittorio Zambarda. A distanza di 37 anni non sappiamo ancora chi furono i colpevoli. E io voglio ricordare quel giorno con una foto: ho osservato quell’incisione a lungo, sono rimasto in silenzio mentre intorno a me nessuno sembrava capire e ricordare; ma la memoria è importante e ci permette di capire da dove arriviamo e dove non dobbiamo andare. Non si deve dimenticare.

Drunk

POSTED ON 27 Mag 2011 IN Details

Drunk

Eccomi, sono barista per un giorno (anzi, una sera). E in questa foto trovate l’elenco (quasi esaustivo) della serata ‘bevi non resposabilmente‘ perfetta. E per realizzare questa brutta foto ho impiegato quasi un’ora; l’odore di menta (piperita ovviamente) aleggia ancora in casa. Vado a prepararmi un mojito. :)