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Here There and Everywhere (The Beatles)
POSTED ON 24 Gen 2011 IN Landscape

Here There and Everywhere (The Beatles)

Ma gli amori si vivono e si superano con una transizione dolorosa, mentre la possibilità di un amore che si rivela impossibile ha altre conseguenze. Delle conseguenze malinconiche, a patto di possedere una fervida immaginazione. Paolo Sorrentino, Le conseguenze dell’amore (note di regia).
Sono in un bar. Doveva esserci una persona seduta a questo tavolo, prima. Ho trovato il suo scontrino. Ha bevuto un semplice caffè. Sul pavimento, proprio sotto ai miei piedi, ho notato un foglietto di carta rosa. E’ stato calpestato. Profuma di un inconfondibile Womanity.
“Sono seduta su una sedia portata fin qui dalla furia del mare e vedo il futuro che non avremo mai. Tutto quello che si spalanca di fronte ai miei occhi è devastazione e solitudine. Quel senso di vuoto che lasci quando non è con me che tu sei. E, quando dimentico l’illusione dei tuoi baci, tremo per la paura di averti perso per sempre. Perché il mio sempre vorrei che fosse accanto a te. Ti amo. Da morire.”.
Grafia tonda e regolare. Una donna che ama. Una donna che soffre. Una donna che lotta.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Ina Senijova.

{ My Beach }
POSTED ON 19 Gen 2011 IN Landscape

{ My Beach }

Questa è la mia spiaggia. E’ un luogo quasi segreto (quasi) e difficilmente accessibile. Per arrivarci bisogna scendere una serie di gradini terremotati e sconnessi, poi una discesa ripida in terra battuta quindi un paio di salti e ancora qualche scalino difficile. E’ un posto tranquillo dominato da un’antica torre saracena. La spiaggia è di pietre, entrare in acqua è difficile. Ma questa è la mia spiaggia. E’ una spiaggia solitaria, al tramonto non c’è quasi mai nessuno ed è un posto ideale per fotografare. In cima alla torre si apre una splendida terrazza a picco sul mare. E la vista, all’infinito, è meravigliosa.

London Eye /02
POSTED ON 13 Gen 2011 IN City & Architecture, Landmark     TAGS: travel, monument

London Eye /09

Sono stata sul London Eye due volte, quando vivevo a Londra. Praticamente l’ho visto costruire e ci sono salita poco dopo l’inaugurazione. La prima volta è stata con un amico e collega, usciti dal lavoro, così per provare, siamo saliti al volo. Era di luglio e mi è parso bellissimo. La seconda con amici in visita, era dicembre, la giornata era splendida ma gelida e una volta arrivati in cima alla ruota il vento fischiava e la navicella trasparente dentro la quale eravamo oscillava come un ciondolo appeso a una collana. Panorama sempre splendido, ma credo di non aver mai avuto così paura come quel giorno. Però, insomma, se ci ripenso, ci riandrei una terza volta.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Barbara Sgarzi.

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London Eye /01
POSTED ON 11 Gen 2011 IN Landmark     TAGS: travel, monument

London Eye /01

La prima volta che ci sono salito ho pensato che William Self avesse avuto ragione nel definirla “la ruota della bicicletta di Dio“. Quando ci sono tornato con mia figlia, cinquenne, il suo pensiero è stato “guarda, si vede tutto il mondo che gira sotto di noi”.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Gilgamesh.

{ My Winter }
POSTED ON 4 Gen 2011 IN Landscape

{ My Winter }

Il mio inverno. E’ questo il mio inverno. Neve, freddo, alberi tristi e pace, serenità. Cielo sereno, montagna. E bianco e azzurro. Un’atmosfera ovattata che riempie e dilata i suoni, che porta il tempo a rallentare, quasi a fermarsi, a diventare pigro, sonnolento e testardo.

Inspired by { My Winter } on Barbara Photography.

1.1.11 from Eze Village
POSTED ON 3 Gen 2011 IN Landscape

1.1.11 from Eze Village

Svegliarsi il primo giorno dell’anno, aprire le finestre ed ammirare il sole, il mare, il cielo, le nuvole. E una temperatura molto vicina ai 13 gradi. Questa è la Costa Azzurra, questo è il panorama da Eze Village. Buon anno.