Come avevo promesso a me stesso sono tornato a Lucca, questa volta per l’edizione 2024 del Comics & Games. Levataccia mattutina, piccola e bellissima cosplayer in macchina (e per l’occasione addirittura due cambi d’abito) e solite difficoltà di circolazione e parcheggio. Complice la giornata praticamente estiva (ho girato in maglietta tutto il giorno) la città toscana è stata presa d’assalto, è stato difficile anche semplicemente spostarsi da un luogo all’altro, le code erano infinite (ma le ho evitate) e non saprei nemmeno quantificare il numero di cosplayer presenti: sembrava di essere a Venezia durante il carnevale.
Tutto questo ha portato ad una confusione tremenda e non sono entrato pienamente nel mood della manifestazione: anzi, direi che mi sono sentito completamente estraneo. Avrei voluto dedicarmi ai ritratti, ma poi abbiamo girovagato sulle mura per quasi tutta la giornata senza molta convinzione. Probabilmente sarebbe meglio scegliere una location con sfondo interessante e fermarsi invece che camminare e stupirsi. E dico stupirsi perché i personaggi che animano Lucca Comics sono incredibili, variopinti, perfetti, bellissimi. Ho scelto 18 foto, non ho scattato molto e non sono soddisfatto, ma questi sono i miei ritratti di Lucca Comics 2024.
Questa è un’immagine abbastanza assurda e di basso livello qualitativo. Ma mi piace e voglio conservarla anche per ricordare il momento e questo meraviglioso scorcio imperiese. Eravamo sul molto lungo e mia figlia guardava il tramonto attraverso le lenti di un binocolo panoramico. Dopo un po’ si è stancata e ho appoggiato il mio 50mm sul vetro del binocolo. Non sono riuscito subito a mettere a fuoco, ma dopo qualche tentativo… la qualità ovviamente decade molto, ma l’idea è divertente. Nel piccolo schermo della macchina fotografica sembrava meglio. :-)
Dopo qualche tempo sono tornato a Imperia, non ricordo l’ultima volta. Complice l’insistenza di un amico abbiamo fatto una passeggiata alla marina ed è stato il momento di pensare a come il tempo ci scorra inesorabile fra le dita senza possibilità di tornare indietro. E niente di più romantico e malinconico del tramonto sul molo lungo di Oneglia, potrei definirlo il mio tramonto. Come sempre si volta pagina e si guarda avanti, non ci sono alternative, indietro non si torna.
Il nome che ho deciso di dedicare a questa esplorazione arriva da una storia di quasi 3 anni fa. Era il periodo di poco precedente al progetto Herem e con Lorena stavamo dedicando buona parte del nostro tempo alla ricerca di tesori abbandonati del Piemonte e la ricerca era chiaramente concentrata su edifici a carattere religioso. Fra le nostre ambizioni più importanti c’era questa chiesa, abbandonata, del quale non conoscevamo l’ubicazione. Nei giorni scorsi sono riuscito a risalire alle parole alla chat dell’epoca e ho scoperto che la mia prima idea era che questa meravigliosa chiesa fosse in Francia: una suggestione che mi era balzata in testa per via di un nome di un santo scritto in francese (che poi ovviamente si trattata di latino).
La Chiesa è bellissima e credo si percepisca dalle immagini. E’ ancora in buone condizioni, ma necessita di importanti restauri per il mantenimento della sua qualità per poter essere nuovamente restituita alla collettività come documento storico. Ho fotografato con un po’ di ansia utilizzando 5 obbiettivi diversi. Le foto della navata sono tante (troppe), ma ho voluto provare tutti gli strumenti a mia disposizione: 11mm, 14mm, 15mm e fish-eye. Come sempre ho qualche problema di linee, credo che dovrò decidermi, prima o poi, a fare la convergenza.
Sono stato a lungo indeciso se pubblicare queste foto, ma alla fine ha prevalso la ragione e la voglia documentare. Sono immagini che fanno parte di un servizio fotografico per l’Unione Monregalese: io mi dedicai alla Chiesa, mentre Lorena si occupò della Sacrestia appena restaurata e che finalmente, grazie ai contributi delle Fondazioni CRT e CRC e del Ministero per i Beni e le attività culturali, tornava al suo antico splendore.