Ci sono luoghi del mondo in cui non è possibile evitare la foto cartolina. Io soprattutto la voglio, la cerco, la pretendo. E nel caso di Positano non sono davvero riuscito a resistere: ho cercato il punto panoramico preciso, il più famoso e conosciuto, e ho scattato la più classica e più iconica foto della costiera Amalfitana. Non si può resistere, deve far parte del mio archivio.
Sono giorni di tristezza, di lacrime, di malinconia, di rimpianti, di risate fuori tempo, di ringraziamenti. Anche di ricordi. Sono tornato indietro nel mio archivio e ho compiuto un salto a ritroso nel passato fra immagini, momenti, storie e amici. Il tempo scorre inesorabile: bambini che sono diventati adulti, adulti che sono diventati anziani e qualche ricordo dolce che porta altre lacrime oppure un sorriso amaro. Oggi, più che mai, ho la sensazione che il mondo mi scorra fra le mani in modo troppo veloce e ingiusto.
Questa mattina, mentre andavo al lavoro in direzione Mondovì, mi sono accorto subito che la luce era diversa dal solito. C’era qualcosa nell’aria, il cielo era davvero intrigante e i raggi del sole che filtravano attraverso le nuvole rendevano l’atmosfera molto particolare. Avevo con me solo il 100mm macro: sarebbe dovuto bastare, anzi, sarebbe stato quasi perfetto. Appena arrivato al lavoro, con qualche minuto di anticipo, mi sono catapultato sul tetto per cercare la solita immagine di Mondovì Piazza. Purtroppo la bellezza estetica della luce aveva già raggiunto la punta massima ed era ormai in parabola discendente; ho scattato ugualmente a mano libera (non avevo tempo per il treppiede) con apertura f/5 e un tempo di 1/80. Certamente non quel che si può definire uno scatto eccezionale, ma comunque qualcosa da conservare. È anche uno Ius Primae Fotis, la prima foto pubblicata con il nuovo Canon RF 100mm f/2.8 L MACRO IS USM (sembra davvero nitido come dicono); spero che la prossima appartenga alla categoria Macro.