Sabato scorso ero a Torino. Mi sono fermato dopo la partita per visitare il museo del centenario e per la notte bianca. Sono arrivato in Piazza Vittorio Veneto verso mezzanotte e sono rimasto decisamente impressionato: nonostante il freddo pungente (noi liguri non siamo abituati a certe temperature) la piazza era assolutamente gremita. Al centro musica da discoteca a tutto volume e ragazzi scatenati. Ho proseguito, non senza fatica, verso via Po, quindi Piazza Castello, Via Roma e infine Piazza San Carlo. Ovunque un fiume di gente, musica da strada, spettacoli di vario genere, negozi aperti. E’ stato bello, ogni volta che visito il centro di Torino (non conosco la periferia) rimango favorevolmente impressionato: strade pulite, negozi spettacolari, ristoranti, piazze splendide. Le olimpiadi invernali del 2006 hanno davvero trasformato questa città; e probabilmente hanno trasformato anche i torinesi.
Un vecchio compagno ti segue paziente,
il mare si sdraia fedele ai tuoi piedi,
ti culla leggero nelle sere d’inverno,
ti riporta le voci degli amanti di ieri
Cercando fra le foto del mio archivio più recente mi sono saltate all’occhio queste quattro immagini della splendida Sarzanello, fatte nel week-end del 25 aprile scorso. La fortezza alle spalle di Sarzana (da cui il nome) (No, non è un centro sportivo) è veramente incantevole e rivela un’anima (come prevedibile) medioevale, respirabile sia dai bastioni sia che nelle paurose segrete. Da visitare.
…l’ opera di Sarzanello loro Dio gratia è in tutto finita, ita et taliter che nè dentro nè de fora, nè a li fossi nè terreno di parapetti nè altro VV.SS. no ge han più cagione di splendere uno denaro: resta dicta fortezza ben livera et in gran fortezza et bellezza […] (Gregorio di Carmendino, settembre 1502)
Una delle attrazioni più significative di Amsterdam è sicuramente il NEMO, una strana costruzione verde, a forma di nave, disegnata da Renzo Piano e inaugurata nel 1997. All’interno troviamo un museo molto particolare, nel quale viene idealmente rappresentato il confine tra fantasia e realtà. Date le sue caratteristiche il museo è dedicato quasi esclusivamente ai bambini, all’entrata sembra di immergersi in una scuola, ma anche i grandi possono divertirsi seguendo i giochi e i percorsi interattivi che vengono proposti a seconda dell’argomento trattato. Quando la guida ha spiegato, in inglese, a decine di visitatori, che il NEMO è stato costruito dal grande architetto “Genovese” Renzo Piano mi sento sentito orgoglioso di essere corregionale di una dei più famosi architetti del mondo.
Sono ad Amsterdam. Qual è il monumento più famoso della capitale olandese? Mumble, mumble, fatemi pensare. Ma certamente l’Amsterdam Arena!!! Un tempio del calcio, uno degli stadi più famosi d’Europa, sicuramente anche uno dei più moderni ed organizzati: copertura mobile, palchetti vip, museo, fanshop, tabelloni luminosi ovunque, un’organizzazione da favola. Ed entrare sul prato comunica sensazioni uniche: immaginare 55.000 persone urlanti riempire gli spalti dà una carica immensa. Ma domenica non è bastato all’Ajax per vincere il duello di vertice con il PSV: 0-4 e scudetto verso Eindhoven.
Questa immagine di Stonehenge è stata scattata durante un mio viaggio a Londra nel 2002. Sin da bambino ero affascinato dalla bellezza e dalla magia di Stonehenge e quel giorno ho realizzato un piccolo sogno. Il cielo ero ovviamente cupo, nel settembre londinese sperare in qualcosa di diverso è pura utopia. È probabilmente una delle prime immagini in pixel della mia vita, il primo viaggio digitale con la storica Nikon Coolpix 885, 3 milioni di pixel: sembra passato un secolo.