La Villa del Patriota è una di quelle esplorazioni urbex che lasciano il segno. Mi era stata consigliata con entusiasmo, e non a caso: questa villa incarna perfettamente il fascino della decadenza e dell’antico. È una dimora molto datata, e lo si percepisce subito.
Ho esplorato ogni angolo della casa con attenzione. Ogni ambiente sembrava raccontare una storia. Il bagno conserva ancora un sanitario dei primi anni del secolo scorso, le piastrelle sono quelle di una volta, e la sala da pranzo è ricca di oggetti antichi: una cartina del Touring Club Italiano (con la pubblicità della benzina Lampo) e l’annuario generale 1932-33, scatole di tonno d’epoca, vecchi biglietti da visita, lettere e volumi antichi. Alcuni di questi oggetti non li ho fotografati, per rispetto della privacy, vista la presenza di nomi e dettagli personali.
Quella stanza è il cuore della villa. Anche se in condizioni precarie, sporca, con mobili rotti, muffa sul pavimento e oggetti sparsi, conserva un’atmosfera delicata. Sulla parete troneggia il quadro con Mazzini e Garibaldi (pensiero ed azione) che dà il nome alla casa. Il disegno sembra ricalcare uno stile patriottico tipico di fine Ottocento, in cui Mazzini e Garibaldi (o altri padri fondatori dell’Unità d’Italia) vengono inseriti in una cornice decorativa con alloro e strette di mano, a celebrare l’unione e l’ideale nazionale. Queste stampe erano comuni nelle case italiane tra fine ‘800 e primo ‘900, soprattutto in ambienti borghesi o popolari con forti sentimenti risorgimentali. Non è una delle immagini più famose in assoluto, ma rientra in un filone molto diffuso: illustrazioni e stampe commemorative realizzate dopo l’Unità d’Italia, spesso distribuite in occasione di anniversari o ricorrenze. La litografia originale, datata 1874, è in mostra al Museo del Risorgimento di Torino.
È stata una visita intensa, ricca di suggestioni. Un frammento di storia e memoria sospeso nel tempo, difficile da dimenticare. Oggi è il 25 Aprile e si festeggia la liberazione dalla tirannia nazi-fascista, ma il patriota mi ha fatto pensare a questi oltre 150 anni di Unità d’Italia: che sia il Risorgimento oppure la Liberazione, per guardare al futuro con fiducia è fondamentale non dimenticare il passato e le persone che hanno dato la loro vita per la Patria.