Tanti anni fa, c’era un videogioco in cui il protagonista, armato, si faceva strada attraverso luoghi oscuri, attaccato da mostri e creature varie. Uno sparatutto, non ricordo con precisione i dettagli, ma uno dei livelli del gioco era chiamato The Citadel /e non riuscivo a superarlo). In questo livello, il protagonista si trovava all’interno di una cittadella militare e veniva costantemente assediato e doveva difendersi da ogni parte. Mi creava un’ansia pazzesca, ma ero molto giovane. Domenica, durante le giornate FAI di Primavera (ma faceva talmente freddo da sembrare inverno), sono andato ad Alessandria e ho avuto la possibilità di visitare ed esplorare la Cittadella, una ex caserma militare dal grande valore storico. Essendo una struttura imponente, mi ha subito ricordato quelle sensazioni di pericolo e guerra che avevo vissuto durante le sessioni di gioco a DOOM (questo il nome del videogame) tra armi, vita militare e l’atmosfera di assedio.
Chissà, magari un giorno tornerò alla Cittadella di Alessandria, meglio in estate, con il sole e una luce diversa, più favorevole. Per ora mi accontento di questa interessante lezione di storia, fra Savoia, Napoleone, Risorgimento Italiano e Novecento.
Doom (scritto DOOM in caratteri maiuscoli) è un videogioco creato da id Software e pubblicato nel 1993. È ritenuto uno degli esempi più influenti del genere sparatutto in prima persona. Combinando un innovativo uso della grafica 3D, uno stile di gioco semplice e veloce e un elevato tasso di violenza, in breve tempo diventò molto popolare. Nel 1997 è stato stimato che la versione shareware (che comprende il primo dei tre episodi del gioco) sia stata prelevata e giocata da almeno 15 milioni di persone.