Questa chiesa abbandonata e sconsacrata si trova ai margini di un cimitero in un piccolo paese di montagna. Le sue dimensioni, ridotte, la fanno sembrare più una cappella che un vero e proprio luogo di culto. Per accedervi è necessario attraversare il campo santo, dirigersi verso la parte più a nord e scavalcare un piccolo cancello. Nonostante l’ambiente circostante sembri ancora vivo, scusate la metafora incongruente, appena varcata la soglia della chiesa ci si imbatte nel più completo abbandono. La porta, in pessime condizioni, è solo un piccolo anticipo, il preludio di ciò che si troverà all’interno: polvere, muffa, umidità e detriti.
Ma quello che mi ha colpito maggiormente è la sorprendente vivacità dei colori. Il rosso, il verde, il giallo si stagliano in modo intenso e quasi surreale, effetto particolarmente strano per un luogo dedicato al silenzio e alla preghiera. Questi colori, vivi e reali, sembrano voler raccontare una storia diversa, una storia di decadenza certo, ma anche di bellezza tangibile. Dopo qualche scatto rapido, senza restare troppo a lungo per evitare rischi, esco, lasciando dietro di me questa chiesa che conserva ancora un fascino triste, ma vivace.