Villa Margherita è uno dei miei obbiettivi urbex da sempre, sempre sfiorata e mai realizzata, finalmente ieri sono riuscito a fotografare la celebre scala; perché mi è stato detto che quella era l’unica cosa interessante. In effetti c’è poco altro e l’unica fotografia che merita il viaggio è quella di questo bellissimo atrio. E non è una foto semplice: la luce che entra dalle vetrate è fortissima e il rischio di bruciare le alte luci è molto alto (non è un gioco di parole). Per riuscire (e manco bene) a trovare un’esposizione bilanciata ho dovuto chiudere di 7 stop e, nonostante un obbiettivo di ottima qualità, si nota una certa aberrazione luminosa nella parte alta delle vetrate: il fenomeno diventa più marcato con l’utilizzo del fish-eye e del supergrandangolo di Laowa che hanno lenti di livello inferiore (e sono soggetti a certe problematiche). La differenza di luminosità in urbex è sempre un problema, alcune volte è davvero complicato riuscire ad armonizzare la differenza fra zone di alta e zone di bassa. E poi c’è gente che fotografa senza treppiede…
spettacolare
Michele: Grazie. :-)