Viene definita Villa del medico artista probabilmente per una serie di oggetti relativi alla professione medica e per una grande quantità di libri dedicati alla storia dell’arte. Ma in realtà è difficile riuscire a risalire alle origini di questa abitazione che negli anni è diventata un classico dell’urbex. In molti l’hanno anche chiamata dell’accumulatore seriale per la confusione e per l’incredibile quantità di oggetti: ci sono stanze nel quale praticamente non si riesce a vedere il pavimento, altre sono state sistemate per riuscire ad ottenere foto più precise e interessanti.
Devo ammettere che ho fatto veramente fatica: da amante della razionalità e dell’ordine tutta questa confusione mi ha portato in loop negativo. Non sono riuscito a fotografare con la mente libera, non ho trovato una mia dimensione: in quella che probabilmente una volta era la sala da pranzo ho accusato un peso mentale insopportabile; senza dimenticare il terribile odore di muffa e di vecchio che quasi non permette di respirare. Certo non una delle mie esplorazioni preferite, anche se fra queste pareti si nasconde un’importante storia di vita. Purtroppo è sepolta sotto un ampio strato di cumuli dimenticati molto simili alla spazzatura.