L’ultimo fine settimana, ad Imperia, c’è stata un’importante mareggiata, una di quelle che capitano ogni 10 anni. Praticamente è scomparsa la spiaggia e gli stabilimenti balneari sono stati costretti a mettere in sicurezza le ultime attrezzature rimaste dall’estate. Mi trovavo in città e quindi ho deciso di fare due passi sul lungomare di Oneglia che dalla spianata arriva all’incompiuta. Il rumore del mare era fortissimo e le onde, decisamente alte, superavano le barriere arrivando, in alcuni casi, sulla strada. Purtroppo non sono riuscito a trovare una serie di immagini che potesse soddisfarmi e riuscisse a celebrare l’evento, anche perché nel pomeriggio di domenica il grosso della mareggiata era ormai un ricordo della notte. C’è solo questa foto che vorrei salvare, perché permette di comprendere la forza d’urto delle onde contro il celebre scoglio della Galeazza.
Sono giorni di tristezza, di lacrime, di malinconia, di rimpianti, di risate fuori tempo, di ringraziamenti. Anche di ricordi. Sono tornato indietro nel mio archivio e ho compiuto un salto a ritroso nel passato fra immagini, momenti, storie e amici. Il tempo scorre inesorabile: bambini che sono diventati adulti, adulti che sono diventati anziani e qualche ricordo dolce che porta altre lacrime oppure un sorriso amaro. Oggi, più che mai, ho la sensazione che il mondo mi scorra fra le mani in modo troppo veloce e ingiusto.
A suo tempo avevo iniziato la tradizione del primo post, cioè di quella foto scattata il primo giorno dell’anno. Poi nel tempo si era trasformata in qualcosa di alternativo, ma quest’anno, complice una visita alla spiaggia di Pietra Ligure e una giornata calda (la colonnina di mercurio segnava 15 gradi), ma comunque uggiosa e invernale, sono riuscito a scattare qualche foto interessante proprio a capodanno. E mentre camminavo sul lungomare ho notato questo aperitivo sul mare, una contrapposizione forte fra i colori freddi della spiaggia, delle nuvole e dell’isola Gallinara sullo sfondo e i colori caldi del dehor e della vita mondana. E credo, senza paura di smentita, che questa sia la più bella foto che io abbia mai scattato a capodanno. Certo, non posso dire che la concorrenza sia agguerrita. :-)
Dopo una pausa lunghissima, credo siano passati 10 anni dall’ultima volta, sono tornato ad Imperia per il raduno delle Vele d’Epoca. Il raduno è una manifestazione bellissima e ormai tradizionale di fine estate, un evento iniziato in sordina nel secolo scorso, alla prima edizione nel 1986 parteciparono 30 imbarcazioni, ma che ormai ha conquistato un ruolo importante e di prestigio nel calendario nazionale e internazionale.
Per l’occasione mi sono ritagliato 2 giorni infrasettimanali e ho partecipato totalmente alla storia di questa 23ª edizione. Ho assistito all’inaugurazione, ho salutato amici e parenti, ho camminato per ore lungo Calata Anselmi. Venerdì invece sono uscito in barca per assistere alla prima regata: purtroppo l’imbarcazione non era la più adatta per la fotografia e quindi non sono riuscito a scattare come avrei voluto. Inoltre il mare decisamente lungo ha creato non pochi problemi e ho sofferto le pene dell’inferno: siamo rientrati in porto molto presto, ma fortunatamente poco prima di un deciso peggioramento delle condizioni del mare: mi hanno raccontato di onde di 7 metri e vento a 30 nodi. Nonostante tutto, e nonostante la scarsa qualità delle immagini, sono tornato a casa abbronzato e con il profumo del mare nel cervello. E questo è sempre un fattore positivo.