Deep Purple @ Collisioni 2014

POSTED ON 19 Lug 2014 IN Concert     TAGS: rock

Deep Purple #01

Io credo che il riff di chitarra più conosciuto della musica rock (ma potrei dire universale) sia da attribuire ai Deep Purple. E precisamente a Ritchie Blackmore. Ovviamente sto parlando di Smoke on the water (1972). E proprio ieri sera la band inglese si è esibita a Barolo, nello scenario di Piazza Colbert, per la sesta edizione di Collisioni. Non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione: purtroppo ottenere il pass ‘fotografo’ per un evento del genere (unica tappa in Italia) è stata un’impresa impossibile e quindi mi sono dovuto accontentare di fotografare dalla piazza. Ho trovato comunque una buona posizione e, complice la mia altezza, sono riuscito a scattare qualcosa di interessante. Nonostante l’età (il loro esordio è datato 1968) e l’addio di Ritchie Blackmore (sostituito alla chitarra da Steve Morse) e Jon Lord (quest’ultimo mancato nel 2012) i Deep Purple sono ancora un gruppo straordinario, la loro energia è catalizzante e il loro sound è di altissimo livello; d’altronde 46 anni di esperienza non si dimenticano in una notte. Ian Gillan ha perso un po’ la voce che ha caratterizzato gli esordi ma è ancora un incredibile animale da palcoscenico e nonostante l’età riesce sempre ad entusiasmare il suo pubblico. Collisioni 2014 è appena iniziato ma promette di essere ancora una volta un grande evento.

Deep Purple #02Deep Purple #03Deep Purple #04

Zibba & Almalibre

POSTED ON 14 Giu 2014 IN Concert

Zibba & Almalibre #01

Ieri sera ho dichiarato aperta la stagione dei concerti all’aperto. Zibba & Almalibre, ospiti del birrificio Baladin a Cuneo, non hanno tradito le mie aspettative: un bellissimo concerto, con un folto pubblico e vibrazioni molto forti. Conoscevo pochissime canzoni dell’artista Varazzese (fra le altre ‘Senza di te’ vincitrice del premio della critica all’ultimo festival di Sanremo) ma la sua voce ed il suo sound mi hanno impressionato positivamente: davvero molto bravo, un animale da palco che ha stregato ed affascinato il pubblico. Un paio di aspetti negativi, a dire il vero, sono riuscito a trovarli: la piattezza delle luci (ma ad un palco semplice ed improvvisato è difficile chiedere oltre) e le sigarette; Zibba avrà fumato un intero pacchetto durante il concerto e non ho trovato la cosa per niente apprezzabile. Le foto senza nicotina in mano sono rarissime. Il più fotogenico del gruppo è sicuramente il bassista, Stefano Cecchi, al quale ho dedicato almeno metà degli scatti. Barba, tatuaggi ed aria disincantata sono un must al quale, dal punto di vista fotografico, è impossibile resistere.

Zibba & Almalibre #02Zibba & Almalibre #03

Sunset in Portovenere [Extended]

POSTED ON 2 Feb 2014 IN Landscape

Sunset in Portovenere [extended] by Samuele Silva on 500px.com

Sunset in Portovenere [high]

POSTED ON 31 Gen 2014 IN Landscape

Sunset in Portovenere [high] by Samuele Silva on 500px.com

Fotografare il tramonto è sempre qualcosa di banale. Provate a digitare ‘sunset’ su Instagram (oppure Flickr) e verrete inondati da milioni di foto; la stragrande maggioranza inutili e anche noiose. E poi c’è una piccola percentuale, piccolissima, che merita di essere vista, forse anche ammirata. Io credo (e spero) che questa immagine possa far parte di quel piccolo ed infinitesimale insieme di foto che meritano un po’ di attenzione. Ancora Portovenere, ultima perla ad Est della Liguria: treppiede, grandangolo estremo (16mm) e filtro ND64. Per avere la possibilità di utilizzare un tempo lungo ho chiuso completamente il diaframma (f/22) e abbassato gli ISO a 50, il minimo consentito dalla legge. Questo piccoli accorgimenti mi hanno permesso di scattare con 30 secondi di esposizione per ottenere un cielo leggermente mosso ed un mare effetto seta. Un po’ di fotoritocco e la magia di Portovenere hanno fatto il resto.

Sunset in Portovenere [lower]

POSTED ON 31 Gen 2014 IN Landscape

Sunset in Portovenere [lower]

Castle in the Sky

POSTED ON 29 Gen 2014 IN Landscape

Castle in the sky

Scusate il titolo, lo so, è davvero orribile. Ma è uscito così, istintivo, e non ho saputo resistere alla tentazione. Questa è una parte, se non ricordo male la punta estrema, del Castello di Porto Venere anche conosciuto come Castello Doria. Purtroppo non sono riuscito a visitarlo, in inverno è chiuso nei giorni feriali: viaggiare in bassa/bassissima stagione presenta anche degli inconvenienti. Quindi mi sono visto costretto ad ammirarlo dal basso ma, complice un cielo quasi perfetto (talvolta capita), un paio di foto interessanti sono uscite ugualmente. Questa è la mia preferita. E guarda caso sembra proprio un castello nel cielo.

Cristiano Tempio

POSTED ON 28 Gen 2014 IN City & Architecture

Cristiano Tempio (Red)Cristiano Tempio (Blu)

Questa è la Chiesa di San Pietro, il celebre Cristiano Tempio di Eugenio Montale. E’ una sorta di meraviglia dell’Umanità. Io non riesco a rimanere insensibile come solitamente mi riesce quando sbuco (è il termina adatto) in questa piazza: c’è un’aria magica, incantata. Ho avuto la fortuna di arrivarci nel primissimo pomeriggio di un nuvoloso ma accogliente giorno d’inverno: deserto, non c’era anima viva (o quasi). Ho fotografato, ho visitato la grotta di Byron, sono entrato nella chiesa, ammirato il panorama e assaggiato il mare infinito. E infine mi sono seduto all’inizio della scalinata e ho aspettato il tramonto, nel silenzio che solo questa incredibile piazza può concedere.

Là fuoresce il tritone
dai flutti che lambiscono
le soglie d’un cristiano
tempio, ed ogni ora prossima
è antica. Ogni dubbiezza
si conduce per mano
come una fanciulletta amica.
Là non è chi si guardi
o stia di sé in ascolto.
Quivi sei alle origini
e decidere è stolto:
ripartirai più tardi per assumere un volto.

(Portovenere – E.Montale)

Palmaria [frame]

POSTED ON 27 Gen 2014 IN Landscape

Palmaria [frame] by Samuele Silva on 500px.com

La foto attraverso una cornice è un classico, un must che ogni fotografo deve avere nel suo repertorio. Era elemento fondamentale del celebre ‘Compito a Casa‘, la rubrica su Tuttifotografi curata da Filippo Crea (esiste anche un libro che ovviamente ho comprato). E quando a Portovenere ho visto la bellissima Palmaria attraverso questa oblò non ho resistito alla tentazione e ho portato a casa la più classica delle cornici: la finestra. Il tutto è reso un pelo suggestivo dalla forma dell’isola Palmaria e dal tramonto che si avvicina in lontananza. Questa foto sarebbe riuscita a passare indenne dalla forca caudina di Filippo Crea oppure il suo destino sarebbe stato inesorabilmente il cestino? A Filippo Crea (che sicuramente leggerà questo photoblog) l’ardua sentenza. :-)

Il pescatore

POSTED ON 28 Dic 2013 IN Landscape

Il pescatore by Samuele Silva on 500px.com

Monterosso of course

POSTED ON 28 Dic 2013 IN Landscape

Monterosso #01

Questi tre scatti fanno parte di una serie dedicata a Monterosso, la prima perla delle cinque terre che si incontra arrivando da Ovest. Ho già pubblicato una foto (probabilmente la migliore) qualche giorno fa. Sono tutte immagini colte al volo, senza treppiede (che avevo colpevolmente lasciato in macchina), naturali, con tempi di scatto veloci e tantissimi elementi di disturbo. Non ero preparato, siamo arrivati ‘di corsa’ e ho fotografato senza riflettere troppo, basandomi sull’ispirazione del momento. Prometto, giuro che non succederà più. Il titolo del post è un gioco di parole che mi ricorda le scuole superiori ma è decisamente troppo stupido e complicato da spiegare.

Monterosso #02Monterosso #03

All in Vernazza

POSTED ON 21 Dic 2013 IN Landscape

All in Vernazza by Samuele Silva on 500px.com

Ci sono foto che ti lasciano un’empatia particolare già nel momento dello scatto. E hai fretta di portarle sul monitor per poter capire se il tuo giudizio iniziale è corretto. In molti casi la delusione è cocente: le foto che si rivelano brutte foto, nonostante la buona impressione al momento dello scatto, sono infinite. Ma questa no. Questa no. Io mi sono innamorato di questa foto prima ancora di scattarla, prima ancora di osservare il piccolo monitor della mia reflex. Ho capito che sarebbe stata interessante al momento della composizione: le onde, il cielo, il pescatore solitario sul molo, il controluce. Tutto era perfetto. E dopo non sono rimasto deluso.

The sea of Monterosso

POSTED ON 12 Dic 2013 IN Landscape

The sea of Monterosso by Samuele Silva on 500px.com

Woman at Vigeland Sculpture Park

POSTED ON 2 Ott 2013 IN City & Architecture

Woman at Vigeland Sculpture Park

The Monolith

POSTED ON 1 Ott 2013 IN City & Architecture

The Monolith

Il monolite è probabilmente la scultura più celebre del Vigeland Park. Sorge nel punto più alto del parco circondata da 36 gruppi scultorei, è composta da 121 figure umane che si innalzano verso il cielo per un’altezza di circa 17 metri (base compresa). Rappresenta il senso di resurrezione dell’uomo, la necessità e la voglia di stare insieme tenendosi stretti, in un senso di tristezza e speranza, verso la salvezza.

Whereas the melancholy theme in the fountain is the eternal life cycle, the column gives room to a totally different interpretation: Man’s longing and yearning for the spiritual and divine. Is the column to be understood as man’s resurrection? The people are drawn towards heaven, not only characterised by sadness and controlled despair, but also delight and hope, next to a feeling of togetherness, carefully holding one another tight in this strange sense of salvation.

Vigeland Sculpture Park

POSTED ON 30 Set 2013 IN City & Architecture

Vigeland Sculpture Park by Samuele Silva on 500px.com

Il Parco di Vigeland o Parco delle sculture è un’area all’interno del Frognerparken di Oslo dedicata all’esposizione permanente di sculture, bassorilievi e opere in ferro battuto dell’artista norvegese Gustav Vigeland; Copre una superficie di circa 320 ettari e si sviluppa su un asse longitudinale di 850 metri. (Fonte Wikipedia). Quando si varca il cancello del Vigeland Sculpture Park si entra in un mondo particolare. A prima vista mi è sembrato quasi violento, statue di pietra che rappresentavano uomini, donne, bambini, vecchi quasi sempre nudi ed in posizioni forti, abbracciati, che urlavano disperazione, che gridavano un malessere. In realtà é un luogo affascinante che in alcuni scorci lascia senza fiato. In questa foto la parte finale del parco, il monolite.

Ecstasy of the fjord

POSTED ON 31 Lug 2013 IN Landscape

Ecstasy of the fjord #01

E poi c’è stata una sera incredibile, qualcosa che a pensarci adesso mi metti i brividi. Era sera tardi e la Costa Luminosa usciva dal fiordo di Flam. Dopo cena mi sono avventurato, nonostante il freddo e la nebbia, sul ponte più alto per ammirare il paesaggio; e ho visto qualcosa di incredibile. Il sole era sparito da tempo però la luce era ancora viva, le nuvole, basse, coprivano in parte le montagne, il silenzio era surreale: sul ponte eravamo pochissimi e nessuno osava parlare. Il mare era praticamente immobile, mosso solamente dalla nave. Non riesco a descrivere a parole le sensazioni che ho provato quella sera (e infatti non scrivo, faccio foto) e quindi vi lascio tre immagini. La prima la trovo irreale, intensa e bellissima ma probabilmente il mio giudizio è annebbiato dall’emozione del momento, dal fatto di essere là in quel fiordo quella sera. Spero non troppo. :)

Ecstasy of the fjord #02Ecstasy of the fjord #03

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