Raduno Mongolfiere Mondovì #RAIE24

POSTED ON 7 Gen 2024 IN Reportage     TAGS: EVENT, balloons

RAIE 24 - Day one /06

Dopo un venerdì di attesa finalmente è arrivato il momento del primo decollo per le mongolfiere che quest’anno animano il raduno dell’Epifania di Mondovì, la più importante manifestazione italiana dedicata ai palloni aerostatici. La neve scesa per tutta la giornata di ieri ha bloccato il primo giorno di voli, ma ha reso la scenografia decisamente più accattivante imbiancando le montagne che circondano la città. Quest’anno i piloti che partecipano al raduno sono 30 e oltre ai soliti celebri campioni locali (Paolo Bonanno, John Aimo, Davide Morando e Paolo Oggioni) saranno presenti piloti proveniente da tutta Europa. Fra le forme speciali, che da sempre attirano la curiosità degli spettatori più giovani, quest’anno possiamo ammirare una dolcissima coppia di pinguini, l’Unicorno Lulù e per la prima volta in Italia l’olandese volante, un veliero di ben 35 metri. Domani, tempo permettendo, è prevista un’altra giornata di voli alle 8.30 e alle 14.30.

Questa mattina, dopo una veloce colazione al bar del Balloonporto, sono subito partito alla volta del campo di partenza. Freddo importante, ma questo ha reso ghiacciata l’erba impedendo la formazione di fastidioso fango (mio acerrimo nemico). Ho fotografato le partenze, qualche ritratto, qualche foto dal basso, quindi sono tornato al solito tetto per fotografare le mongolfiere in volo. Ovviamente il vento girava verso la scenografia peggiore e purtroppo i risultati si vedono. Nel pomeriggio invece sono rimasto tutto il tempo nella zona di decollo perché la direzione di Eolo (maledetto) era ancora la stessa del mattino. Purtroppo nel pomeriggio il fango era presente e decisamente fastidioso. Dopo una pausa di post-produzione in sala stampa ancora di corsa per fotografare la Night Glow, ma questa è un’altra storia che vi racconterò domani… È che sono un po’ di fretta in queste ore e non ho avuto il tempo di respirare. Le foto sono in ordine praticamente casuale; un’ultima curiosità: ho scattato con 2 macchine fotografiche e 6 diversi obbiettivi. Domani provo ad aggiungere qualcosa. :-)

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Stop Fucking Wars

POSTED ON 6 Gen 2024 IN Reportage     TAGS: EVENT, balloons

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RAIE 2024 si parte!

POSTED ON 5 Gen 2024 IN Reportage     TAGS: EVENT, balloons, nocturne

Raduno Epifania 2024 -SI PARTE- /03

L’Epifania tutte le feste le porta via, ma tutti gli anni ci porta in dono il Raduno Aerostatico Internazionale, quest’anno giunto alla 34ª edizione. In serata si è svolta la consueta sfilata con presentazione degli equipaggi, come sempre nella meravigliosa cornice di Mondovì Piazza che quest’anno ricorda l’evento con uno splendido mapping immersivo dedicato proprio alle mongolfiere. Certo non potevo mancare, l’atmosfera ammetto era intrigante, ma non ero adeguatamente motivato e mi sono limitato al minimo indispensabile (oltre a salutare tutti gli amici fotografi arrivati nel monregalese da ogni parte del Piemonte). Ho scelto tre foto, non certo un reportage completo dell’evento, ma credo che siano sufficienti per apprezzare e comprendere il mio punto di vista. Se il meteo sarà clemente, ma purtroppo non sembra, da domani proverò a documentare i tre giorni di questo attesissimo raduno. À bientôt (ci sono tanti francesi qui).

Raduno Epifania 2024 -SI PARTE- /01Raduno Epifania 2024 -SI PARTE- /02

IlluminoPiazza

POSTED ON 1 Gen 2024 IN City & Architecture     TAGS: EVENT, Xmas, nocturne

illuminopiazza

Il primo dell’anno provo sempre a scattare una foto da pubblicare -quasi- in tempo reale. Ma oggi no, non ho nessuna intenzione di sfidare pigrizia e mal di testa, e quindi propongo uno scatto di archivio, ma molto recente: Mondovì Piazza illuminata dal mapping immersivo natalizio che quest’anno è dedicato alle mongolfiere. Mi piace utilizzare quest’immagine perché Mondovì Piazza è un po’ il presente e, soprattutto, il futuro del mondo conosciuto, da qui si dipana la strada che porta al nuovo che avanza. E buon anno a tutti Voi.

Essenziale

POSTED ON 28 Dic 2023 IN Reportage     TAGS: EVENT, religion, tradition, xmas, nocturne

Nuovi cambiamenti

Questo è il Natale che fa tornare all’essenziale, che mostra quello che conta davvero, vuoi attraverso una conferma o un cambiamento, che invita a guardarci dentro e guardare fuori con fiducia e coraggio, sapendo che quello che abbiamo vissuto finora ci prepara, anche nostro malgrado o forse, soprattutto nostro malgrado, a nuovi cambiamenti.
– Sara Taricani

Presepe vivente di Bagnasco -2023-

POSTED ON 27 Dic 2023 IN Reportage     TAGS: EVENT, religion, tradition, xmas, nocturne

presepe Vivente di Bagnasco /15

Devo ammettere che quest’anno non era mia intenzione tornare a fotografare il Presepe Vivente di Bagnasco, ma data la presenza di un gruppo fotografico monregalese piuttosto nutrito ho deciso di unirmi a loro per osservare, anche nel 2023, la celebre rappresentazione storica (poi in realtà siamo rimasti in 2, ma è un’altra storia)(e poi mi assale sempre il dubbio: ma nell’anno zero, in Palestina, si mangiava la Bagna Cauda?). Complice un paio di novità tecnologiche ho scelto di affiancare alla coppia R+85 anche il binomio R7+35 (che diventa 56mm su APS-C): l’ambiente del presepe di Bagnasco è molto buio e senza ottiche luminose diventa proibitivo. Esiste sempre l’alternativa del flash (meglio off-camera), ma mi sembra di diventare troppo invadente anche se, in alcune circostanze, un lampo di schiarita mi avrebbe sicuramente fatto comodo e salvato da un paio di errori di messa a fuoco millimetrici (ma scattando a 1.2 è complicato raggiungere la perfezione).

Ho camminato e osservato per un paio di giri del presepe (che scorre lungo una linea retta), con molta calma, anche sorseggiando del Vin Brulè, alla ricerca di ritratti che potessero attirare la mia vena artistica: sono scappato via prima della rappresentazione (a gambe levate) e giocoforza mi sono limitato al solo reportage umano, una serie di volti e persone che animano il presepe.

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Luci a Piazza

POSTED ON 16 Dic 2023 IN City & Architecture     TAGS: EVENT, xmas, nocturne

Luci a Piazza

Lo schiaccianoci

POSTED ON 1 Dic 2023 IN Performing Arts     TAGS: EVENT, theater

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Quando ero bambino mio padre era un grande appassionato di elettronica (e deve avermi trasmesso questa passione). All’epoca lavorava nel più conosciuto negozio del settore di Imperia (per chi si ricorda: Il Punto di Garibaldi, sotto i portici di via della Repubblica), non esistevano ancora le grandi catene, siamo nella prima metà degli anni ’80. Mi ricordo le partite al calcio dell’intellevision in vetrina, altri tempi. In casa passava, ovviamente, qualsiasi novità (come dimenticare il BetaMax) e non poteva mancare lo stereo, alta fedeltà si definiva allora (forse anche adesso): mi ricordo la musica ad alto volume, il suono perfetto, le cuffie giganti (a me bambino sembravano fantascienza). Se non sbaglio l’amplificatore era un Technics (color oro) con tantissime lancette e una manopola del volume enorme: due lettori a cassette -per duplicare- e un piatto per i dischi. E qualche vinile in casa c’era e fra questi uno particolare, da maneggiare con cura, con un nome strano che mi incuriosiva particolarmente: Lo schiaccianoci di Čajkovskij. Ricordo molto bene la copertina: era beige con il nome Ciaikovski in grande, poi il titolo, e un’immagine di ballerine in tutù. A me non piaceva, solo un pezzo trovavo interessante (ho scoperto adesso trattarsi del Walzer dei fiori). Venerdì scorso mi hanno invitato ad assistere/fotografare a quello che posso definire il mio primo balletto a teatro: e quando ho letto il titolo, lo schiaccianoci di Čajkovskij interpretato dal Balletto di Milano, la scoperta mi ha lasciato un senso di bellezza, di sorpresa, un sorriso, come se, a distanza di oltre 40 anni, si chiudesse un cerchio. E quando, al secondo atto, è arrivato il momento del Walzer dei fiori ho pensato: eccola, ciao papà.

Adesso una nota tecnica, di fotografia, una sorta di promemoria. Non volevo disturbare il pubblico e ho deciso di scattare in modalità silenziosa: per evitare il rumore dell’otturatore si attiva -in automatico- lo scatto elettronico. Purtroppo con la combinazione tempi veloci e luci artificiali (neon/led) si genera un fenomeno definito Flickering. Il Flickering, che in italiano potremmo definire sfarfallio, produce nelle foto delle orrende bande nere/colorate dovute principalmente agli effetti che provoca la variazione della tensione elettrica nei sistemi di illuminazione. E quindi, morale della favola, mi sono ritrovato la stragrande maggioranza delle immagini (qui esempio) con queste fastidiose strisce e ho dovuto cestinare quasi tutto il lavoro. Anche in queste 23 selezionate, con un po’ di attenzione, è possibile notare il fenomeno. Da domani mai più scatto elettronico, sopporterò il rumore.

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BON: Treno Storico in Val Tanaro

POSTED ON 24 Ott 2023 IN Reportage     TAGS: EVENT, railway, silver

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Il 28 maggio scorso sono salito sul treno storico che viaggiava da Torino a Ormea attraversando la suggestiva Valle del fiume Tanaro. Si trattava di una locomotiva Diesel (quindi storico, ma niente carbone) che portava con se le celebri carrozze Corbellini. Queste carrozze furono costruite tra il 1948 e il 1963 in tre gruppi principali (Tipo 1947, Tipo 1951R e Tipo 1957R) e rimasero in servizio nelle ferrovie dello stato per quarant’anni. Devono al nome al ministro dei trasporti Guido Corbellini che, dopo averle progettate quando era Capo del Servizio Materiale e Trazione delle Ferrovie dello Stato, ne ordino successivamente la costruzione. BON significa Bagnasco, Ormea, Nucetto, cioè i tre paesi della Val Tanaro nel quale il treno si fermava per permettere ai passeggeri di scendere per visitare i borghi e per assistere agli spettacoli in programma durante la giornata. Io sono salito a Ceva e sceso a Bagnasco (dove avevo lasciato la macchina) e poi ho provato ad anticipare il treno all’arrivo ad Ormea senza peraltro riuscirci.

Al bar della stazione di Ormea ho bellissimi ricordi giovanili: direttamente dai mitici anni ’90 un aperitivo fra amici a base di cocktail della casa. Si possono ordinare due tipi di bevanda, alcolica ovviamente: sbrivazzu e scuriazzu. Sono due nomi molto particolari perché sono dedicati ai treni che percorrevano la ferrovia della Val Tanaro: sbrivazzu quando arrancavano in salita, scuriazzu se scorrevano verso valle.

Durante il tragitto in treno non mi sono dedicato certo all’ozio e all’ammirazione del paesaggio, ma ho fotografato. Il mondo del treno storico è variopinto e divertente: si possono incontrare giovani e meno giovani, tutti accomunati dalla voglia di vivere un’esperienza diversa che riporta al secolo scorso. Poi c’è intrattenimento musicale, culturale, storico e questo rende il viaggio diverso, non è un percorso per raggiungere una metà, ma il viaggio stesso diventa il luogo da raggiungere. Potevo forse scriverlo meglio, ma spero si comprenda il concetto. Mi sono dedicato soprattutto al ritratto e ho scelto 22 foto monocromatiche che spero riescano a raccontare l’esperienza del Treno Storico.

Dovessi scegliere una parola che racconta il treno storico che attraversa la Valle Tanaro più che VIAGGIO sceglierei SOGNO.
– Lorena Durante

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Disco to Disco

POSTED ON 20 Ott 2023 IN Street     TAGS: EVENT, silver, 50ne, wideaperture

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A margine della PhotoMarathon torinese ho scelto di passare un po’ di tempo alla fiera del Disco. È una sorta di raduno di appassionati che si svolge in piazza Madama Cristina a Torino dal 2002: non esistono date precise, ma l’evento si consuma ormai tutti gli anni, più volte l’anno.

E’ un’apoteosi di vinile, dischi, cd con tutto il meglio della musica degli ultimi 100 anni.

Ero certo che avrei trovato spunti interessanti e magari qualche foto per la competizione fotografica. In realtà nessuna foto si adattava ai temi della maratona (solitamente fotografo prima e poi cerco di comprendere il tema), ma la fiera del disco è stata di grande ispirazione e in pochi minuti sono riuscito a portare a casa tantissimi scatti interessanti. E poi ho osservato e ammirato qualcosa di vero e autentico, e io adoro il sacro fuoco della pazzia che viene alimentato senza interruzione dalla forza della passione. E fra queste bancarelle e fra questi dischi di passione ne ho trovata davvero tantissima.

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Feu Dla Madona 2023

POSTED ON 9 Set 2023 IN Reportage     TAGS: EVENT, nocturne, fireworks, longexposure

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Come capita dal 1610 (con qualche rara interruzione) anche quest’anno la sera del 7 settembre Mondovì Piazza è stata illuminata dai Feu Dla Madona (pronuncia impossibile). Questa volta ho deciso di unirmi alla bolgia dei fotografi e quando ho scelto la posizione di scatto (mi hanno imposto in realtà, con un invito che non potevo rifiutare) ero convinto che la distanza fra i fuochi d’artificio e la torre dei Bressani fosse minore. Mi sbagliavo. Fortunatamente il cibo, lo spritz, il Berlucchi (tanto Berlucchi) e la compagnia hanno reso meno difficile la situa. Il prossimo anno mi sposterò più verso Est. L’ultima foto è un dettaglio, scattata a 500mm, 6 secondi, f/11.

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News from Home

POSTED ON 23 Lug 2023 IN Reportage     TAGS: EVENT, art

News from Home /01

Giovedì sera ho assistito, con il gruppo di MondovìPhoto, al vernissage del progetto News from Home, che fa parte di un altro progetto, più ampio e di respiro europeo, che prende il nome di Dialog City. Il tutto inserito all’interno dell’Hybrid Festival che si è tenuto a Mondovì proprio in questi giorni con performance, installazioni, eventi. Riporto da MondovìPhoto.com:

News From Home è un progetto che cattura storie dalle comunità attraverso un collage di scatti fotografici ed è realizzato dal duo artistico Anne Fehres, olandese, e Luke Conroy, australiano. Anne e Luke sono stati scelti tra una candidatura di ben 78 artisti per il progetto europeo Dialog City, giunto alla sua decima edizione. […]In News From Home Luke e Anne sono interessati ad esplorare storie oggettive e soggettive della comunità e del suoi membri in relazione ad una prospettiva sia globale che locale. Per raggiungere questo obiettivo gli artisti hanno condotto ricerche sul campo, per le strade, facendo osservazioni, incontrando la comunità e scattando fotografie.

Parallelamente Anne e Luke hanno coinvolto la comunità attraverso varie forme di co-creazione fisica e digitale, invitando tutti gli abitanti attraverso i social a contribuire con le proprie idee e immagini relative alla Mondovì del passato, del presente e, soprattutto, del futuro. Il risultato di questa ricerca e raccolta di immagini è stata la creazione di una composizione fotografica lunga 6 metri e alta 2. L’opera è stata presentata sul muro adiacente i Giardini del Belvedere, a Mondovì, durante l’Hybrid Festival che si terrà in questi giorni e terminerà il 22 luglio.

La composizione finale è composta da quasi mille elementi individuali ispirati all’identità multistrato di Mondovì e ogni strato presenta la nostra città da diverse prospettive che include elementi come i disegni dei bambini, immagini storiche, fotografie della vita quotidiana inviate dalla comunità, graffiti e ritratti improvvisati nelle strade. Attraverso questa collisione di diversi strati l’opera celebra Mondovì come luogo in cui elementi del passato, realtà moderna e sogni futuri si sovrappongono costantemente, invitando il pubblico a considerare diverse narrazioni da una prospettiva locale e globale.

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Di Pellizza

POSTED ON 22 Mag 2023 IN Landmark, Details     TAGS: EVENT, silver, museum, transfigurative, wideaperture

Di Pellizza

Elliott Erwitt “Family”

POSTED ON 26 Apr 2023 IN Reportage     TAGS: EVENT, museum

Family di Ellott Erwitt /01

Il 3 Marzo scorso, nella splendida cornice della palazzina di Caccia di Stupinigi, ho presenziato all’inaugurazione della mostra del grande Elliott Erwitt. La mostra s’intitola Family e raccoglie gli scatti del maestro che hanno meglio descritto il concetto inesprimibile e totalizzante della famiglia. La mostra consta di non so quante foto, non ho trovato il numero e non le ho contate (ma sono tantissime), tutte rigorosamente in bianco e nero come nello stile del fotografo statunitense; raccontano in modo variegato e moderno il concetto di famiglia e rappresentano uno spaccato molto interessante della nostra società. Il tutto visto attraverso la lente ironica, ma anche dolce e sprezzante, di Erwitt. E’ una mostra assolutamente da vedere se siete appassionati di fotografia, ma anche se non lo siete: sino all’11 giugno 2023.

Elliott Erwitt, nato Elio Romano Erwitz (Parigi, 26 luglio 1928), è un fotografo statunitense specializzato in fotografia pubblicitaria e documentaria, noto per i suoi scatti in bianco e nero che ritraggono situazioni ironiche e assurde di tutti i giorni. Seguì lo stile di Henri Cartier-Bresson, maestro nel cogliere l’attimo decisivo.

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Macra, Sant Marcelin e Fotografia

POSTED ON 25 Apr 2023 IN Reportage     TAGS: EVENT, silver, drone

Lo Cepon e la fiaccolata d'oc

Lo scorso week-end ho partecipato alla 2 giorni di fotografia organizzata da Progetto HAR in occasione della festa di Sant Marcelin (che tornava dopo tre anni) a Macra, in valla Maira, dove si parla occitano, si mangia alla moda de lhi Anchoiers, si suona, si canta, si va in processione.

Si trattava di una maratona fotografica organizzata su due giorni (niente male) con fotografie da scattare dal mattino alla sera e divisa in 12 temi con chiari riferimenti alla festa. Purtroppo fra il lavoro e la distanza ho faticato a rispettare perfettamente tutte le tematiche (mi sono perso la processione di domenica mattina e il corteo musicale di sabato) e ho dovuto inventare, con qualche colpo misto di fortuna e genio: nel senso che portarmi dietro la chitarra è stata una buona pensata, mentre scovare il santo pronto sul pick-up il giorno precedente la processione è una via di mezzo fra intuizione e fortuna.

Ho tirato fuori 12 scatti che in parte mi soddisfano molto (alcuni davvero molto) e altri meno, come è normale in ogni maratona fotografica che si rispetti: ho scelto il bianco e nero perché credo che il racconto e la storia di una tradizione centenaria come la fiera di Sant Marcelin possa meritare questa scelta. Per trovare una quadra che mi potesse dare soddisfazione ho fotografato con il grandangolo, il tele, il normale e il drone: avevo anche il macro, ma non è servito. Ho utilizzato il treppiede, il polarizzatore, un filtro neutral density e un filtro star (che si vede nella foto di copertina sulle fiaccole). Le immagini sarebbero da spiegare e associare al tema, ma sarebbe troppo complicato: trovate comunque il titolo nella descrizione della foto.

Dinar a la moda de lhi AnchoiersBaluma, forsa Baluma! Forsa Imparuma!

Una cartolina per MacraChiese come paesaggiPietre che parlano

La musica è nel cuore ma anche sul sentiero dei ciclamini

Nel Gran Ballo OccitanoMarcelin e gli altri in processione

Bancarelle che bellezza!Le montagne di ChinaA cavallo per la prima volta

Accademia delle Scienze di Torino

POSTED ON 21 Apr 2023 IN Landmark, Reportage     TAGS: EVENT, museum, monument, history

Accademia delle Scienze /04

L’Accademia delle Scienze di Torino nasce nel 1757 per iniziativa del conte Angelo Saluzzo di Monesiglio, del medico Giovanni Francesco Cigna e del matematico Luigi Lagrange. Nel 1783 Vittorio Amedeo III concede le lettere patenti di fondazione della Reale Accademia delle Scienze. Il motto scelto dai Soci Veritas et utilitas esprimeva il duplice impegno dell’Accademia per il progresso della scienza e per la sua finalizzazione a vantaggio della società.

Mercoledì scorso, con la guida di Elena Borgi, responsabile della biblioteca, mi sono lanciato in un viaggio nella storia e nella scienza che posso, senza dubbio, definire meraviglioso. L’ambiente è di rara bellezza, le sale che abbiamo visitato conservano un fascino trepidante e non possono che stupire e meravigliare chiunque abbia l’onore di varcare la soglia di ingresso. Avevo già visto qualche immagine della Sala dei Mappamondi, che deve il nome ai due preziosi globi del cartografo veneziano Vincenzo Maria Coronelli conservati al suo interno, ma osservarla dal vivo lascia davvero senza fiato. E poi si passa nella sala della lettura (superando i busti di Pitagora e Euclide) che forse è meno scenografica, ma che mostra un soffitto incredibile (affrescato con soggetti ispirati all’ornitologia, tra cui gufi, struzzi, pavoni e pellicani) e ha le pareti ricoperte da librerie in legno che ospitano le collezioni librarie più antiche.

Ci sarebbero un’infinità di storie da raccontare, ma come sempre mi piace dire io faccio foto, mica scrivo. Sul sito dell’Accademia si può leggere la storia di questo luogo che mi ha lasciato delle sensazioni che posso definire da brividi (anche grazie al racconto e alla competenza di Elena Borgi). Dopo la visita ho iniziato ad ascoltare il podcast La Scienza, che storia!, prodotto dall’Accademia (al momento sono 9 puntate) e che parla di divulgazione storico-scientifica in modo semplice e, per certi versi, anche divertente. Ho scelto 20 foto e purtroppo non sono molto soddisfatto: il tempo è stato tiranno e non ha aiutato il compito del povero fotografo. Mi sarebbe piaciuto avere più spazio, più calma e meditare maggiormente prima di premere il pulsante di scatto: ma devo ammettere che quando osservo queste immagini mi tornano bene in mente le sensazioni che ho provato e il profumo della biblioteca.

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