Cappelle del Tanaro

POSTED ON 10 Lug 2019 IN Reportage     TAGS: church

San Fiorenzo (esterno)San Fiorenzo (Interno)

Nello scorso mese di Maggio (del 2018) ho girato intorno al Tanaro alla ricerca delle celebri Cappelle. Il tutto per scoprire l’arte religiosa della zona (in alcuni casi davvero maestosa) e per partecipare ad un concorso fotografico che mirava a valorizzare e rilanciare l’immagine delle piccole chiesette intorno al fiume. Non sono riuscito a trovare nulla di esaltante dal punto di visto fotografico (forse un paio di eccezioni), ma ho aumentato in modo esponenziale la mia conoscenza dei luoghi di culto della valle del Tanaro. Fra tutte devo ammettere che la Chiesa di San Fiorenzo è davvero qualcosa di incredibile per i colori e la qualità degli affreschi; se passate in queste valli vi consiglio sicuramente una visita, magari abbinata ad una delle tante cantine della zona.

Cappella di San DalmazzoCappella di Sant'AnnaChiesa di Santa Maria Vergine Assunta

Sant'Eusebio #01Sant'Eusebio #02

Verso l’alto dei cieli

POSTED ON 10 Lug 2019 IN Landmark     TAGS: church, zenit, fish-eye, longexposure

Verso l'alto dei cieli

Ho scattato questo foto oltre un anno fa: è la Chiesa di Santa Maria Vergine Assunta a Niella Tanaro, per essere precisi la Cappella di Nostra Signora. Non ho molto dati, ma mi raccontano che la cappella venne costruita all’inizio del secolo scorso come voto per interrompere gli undici anni consecutivi di grandinate. Nell’immagine sono ritratti i benefattori, tra cui l’attuale contessa di Cigliè, allora bambina. Ho fotografato con il fish-eye su treppiede a 10 cm da terra. F/11 per la nitidezza migliore e 5 secondi di esposizione con scatto remoto (altrimenti sarei rimasto nell’immagine). Questa foto fa parte di una serie dedicata alle Cappelle del Tanaro; ma mi riservo di tornare sull’argomento nei prossimi giorni.

La Göba, ex discoteca a Niella Tanaro

POSTED ON 16 Giu 2016 IN Reportage     TAGS: urbex, disco

La Göba #01

La Göba, a Niella Tanaro, è il classico esempio di discoteca andata in rovina. Enorme, diverse sale da ballo, tre piani più due, un’insegna gigantesca, pizzeria, un clima un po’ da balera. Almeno questa è l’idea a luci spente. Non ho ben capito come potesse funzionare all’epoca: i soliti beneinformati mi dicono fosse un luogo di enorme successo. Io sinceramente stento a crederci. Non ho ben capito perché la struttura è organizzata in modo strano: ho visto due piste da ballo, una più moderna e l’altra dedicata al classico (e il disegno sulla parete con i due anziani che ballano non lascia spazio a molte interpretazioni). Un ristorante tipico ed una pizzeria con forno a legna. Un guardaroba all’entrata e forse due ingressi separati. E poi uno stranissimo sottotetto e un ancora più strano seminterrato con, mi sembra di aver capito, un paio di lunghissimi campi per il gioco delle bocce; date le dimensioni avrebbero potuto anche giocarci a pallone elastico (solo qualche problema di altezza).

La Göba #02La Göba #03

La Göba #04La Göba #05La Göba #06

» CONTINUA A LEGGERE «