POSTED ON 30 Mar 2019 IN
Reportage
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travel
POSTED ON 29 Mar 2019 IN
Street
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HappyMarketTuesday
Il mercato di Teguise, a Lanzarote, è stato decisamente deludente. Me ne avevano parlato molto bene, quasi in termini entusiastici, e avevo letto recensioni davvero positive. In realtà è semplicemente un grande mercatino di chincaglieria: puoi trovare di tutto, ma niente di utile. All’entrata però sono rimasto sorpreso da questo pagliaccio horror che ricalca gli incubi di tutti i bambini del mondo: un euro per la foto (insieme), ma Alice si è rifiutata di posare con il pupazzo (sembra vero, per un attimo ho pensato fosse una persona travestita). Questa è l’unica foto che voglio ricordare di Teguise e si adatta perfettamente al momento: oggi, causa febbre, mal di gola e raffreddore, mi sento la testa come quella del pagliaccio in questione.
POSTED ON 25 Mar 2019 IN
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El Cielo è una discoteca abbandonata vicino all’aereoporto di Lanzarote. Ci sono arrivato in macchina un pomeriggio, sul posto (decisamente isolato) c’era già parcheggiato un altro automezzo; nemmeno il tempo di riflettere e vedo uscire di corsa dalla porta della discoteca una ragazza: capelli lunghi, stivali neri, vestito nero, maschera e fucile. Ho impiegato una frazione di secondo per capire che all’interno si stava disputando una partita (si definisce cosi?) di softair. Ho alzato i tacchi e sono tornato all’alba del giorno successivo. L’interno è saturo di munizioni (evidentemente le partite non sono sporadiche) e la situazione è di totale abbandono; sono state costruite, probabilmente dai giocatori, delle fortificazioni da utilizzare durante le battaglie sul campo. Ma quello che rende particolare la discoteca è l’enorme quantità e varietà dei graffiti che colorano le pareti: qui la fantasia non manca e la qualità dei disegni è davvero alta. Del tendone che copriva la pista principale è rimasto solo qualche brandello, si trattava chiaramente una discoteca all’aperto. Nonostante fosse un locale di alto livello, curato nei minimi particolari, è stato chiuso dopo solo due anni dall’apertura: mi hanno riferito che la posizione scomoda e le difficoltà ad arrivare senza mezzi pubblici (praticamente inesistenti in orario notturno) ne hanno decretato un veloce e inesorabile declino. Per la gioia dei softgunners.
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POSTED ON 22 Mar 2019 IN
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POSTED ON 5 Mar 2019 IN
Reportage
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urbex
POSTED ON 16 Feb 2019 IN
Reportage
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urbex
POSTED ON 13 Feb 2019 IN
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sea
POSTED ON 11 Feb 2019 IN
Landscape
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travel,
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clouds
POSTED ON 11 Feb 2019 IN
Reportage
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urbex,
travel
Zonzamas è il nome dell’ultimo arborigeno a governare sull’isola di Lanzarote prima dell’arrivo dei conquistatori Europei, stiamo parlando della fine del 14esimo secolo. Non ho molte informazioni su questa struttura, abbandonata da tempo, ma secondo le ricostruzioni degli abitanti dell’isola avrebbe dovuto essere un museo dedicato alla storia di Lanzarote, da qui il nome con dedica a Zonzamas, l’ultimo vero leader. In realtà è solo una abbozzo, una colata di cemento, un’idea nella mente di qualche architetto arrivato dal futuro, un futuro distopico credo. Però vederla così ha qualcosa di affascinante, una strana cattedrale nel deserto. Dentro è inquietante, claustrofobico; ma un giro per gli amanti del genere è necessario. :)
Urge defender la #Historia
POSTED ON 25 Gen 2019 IN
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Quest’hotel abbandonato si trova nella parte sud-ovest di Lanzarote, a poca distanza da Playa Blanca. La sua costruzione, se così possiamo definirla, risale alla fine degli anni ’60: non fu mai terminata. E’ uno dei reportage urbex che mi lasciato più ansia e paura. Per arrivarci è necessario percorrere una strada sterrata, che spesso sparisce, di circa 5 chilometri. Ho parcheggiato, dopo 50 minuti di strada a passo d’uomo nel deserto più assoluto, a 500 metri dalla struttura. Mi sono sentito davvero solo, il sole iniziava ad alzarsi all’orizzonte. L’albergo è enorme, è solo uno scheletro in una posizione straordinaria. Il vento fischiava fortissimo, il mare rumoreggiava contro gli scogli poco sotto. Ho fatto il giro completo e quando stavo per avviarmi alla macchina, per tornare in albergo, ho sentito il rumore di un motore in lontananza. Un pick-up con a bordo tre persone si stava avvicinando a discreta velocità; ecco, in un posto del genere puoi venire solo per due motivi, forse tre: un bagno solitario nell’oceano, fotografie urbex oppure qualche attività illecità. E in realtà è possibile che anche le prime due attività non siano poi così lecite. Mi sono nascosto e già immaginavo un inseguimento fra la mia berlina telaio basso e il loro mezzo fuoristrada, sullo sterrato, con poche, nulle, possibilità di fuga. Si sono fermati una decina di interminabili minuti rimanendo sul mezzo, uno dei tre è sceso a fumare, poi sono partiti in direzione opposta: piccola sosta, troppo sospetta, dalla mia Corvette a noleggio e poi sono tornati da dove sono venuti. Ho atteso ancora 10 minuti per sicurezza (nel frattempo avevo nascosto lo zaino con la macchina fotografica) e poi sono tornato indietro. Occhi sempre ben aperti, ma salito in macchina ho tirato un sospiro di sollievo: avevo immaginato diversi possibili finali e nessuno di questi era positivo per il sottoscritto. Ansia.
The abandoned hotel near Los Charcones is now famously called the Hotel of Los Charcones, but was named Atlante del Sol Hotel, at the edge of Playa Blanca, built sometime in late 1960’s or early 1970’s. The famous story which makes round is that a German investor started the project to make a “Golf-Hotel” but his attempt to irrigate grass for the Golf Course on the volcanic clay soil didn’t work out. The building was abandoned with no concrete road leading to it. It is said that, it will cost more than 1.2 million euros to just get it down. Now of course you will see homeless and drug addicts using the hotel for lodging.
POSTED ON 22 Set 2018 IN
Reportage
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urbex
POSTED ON 21 Set 2018 IN
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bridge
Per arrivare al Castillo de San Gabriel bisogna attraversare il ‘Puente de las Bolas’. Il nome deriva, probabilmente, dalla struttura sormontata da due ‘palle di cemento’ che funziona da porta di ingresso al ponte e all’isolotto sul quale sorge il Castello. E’ molto interessante (e fotogenica) la scultura metallica (arruginita) che si trova proprio all’inizio del ponte e che fa pensare che in tempi passati sull’arco con le palle fosse presente una campana centrale. Non c’è molto ad Arrecife, ma questo ponte merita un minimo di attenzione: almeno fotografica.
POSTED ON 20 Set 2018 IN
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POSTED ON 19 Set 2018 IN
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POSTED ON 18 Set 2018 IN
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POSTED ON 17 Set 2018 IN
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La Cueva de los Verdes è una grotta situata sull’isola di Lanzarote e deve la sua creazione alla grande eruzione vulcanica del Monte Corona datata quasi più di 5.000 anni fa. Sono particolarmente interessanti grazie anche al lavoro dell’artista Jesus Soto che ha creato e curato l’illuminazione, il percorso interno e lo sfondo musicale che ci accompagna durante la visita. A me rimangono impresse nella memoria per un episodio decisamente fastidioso che mi è capitato nell’ultimo tratto della grotta; durante la visita sono rimasto sempre sul fondo del gruppo (un po’ staccato) per avere la possibilità di scattare con tempi lunghi e treppiede (ovviamente le grotte sono molte buie). Al termine della visita si arriva in un ambiente davvero particolare [ATTENZIONE SPOILER] che sembra una grossa cavità nel terreno (foto grande). Invece è un lago perfettamente immobile che riflette tutto quanto intorno e crea un effetto incredibile svelato, dopo una messa in scena degna del miglior Alfred Hitchcock, dalla guida che getta un sasso nell’acqua e svela l’arcano fra la sorpresa generale. Ho aspettato di essere l’ultimo del gruppo per poter scattare una foto senza ospiti, ma ho dovuto aspettare una coppia di ragazzi italiani che con compatta e flash ha cercato di scattare, senza riuscirci, un selfie con il lago sullo sfondo. Come se non bastasse, sfruttando la lontananza della guida, hanno anche gettato una piccola pietra in acqua per rinnovare l’effetto ottico. Ovviamente ho dovuto aspettare che si calmassero le acque (nel vero senso della parola) per poter scattare con il treppiede a 5 secondi di esposizione. Praticamente sono stato raggiunto dal gruppo successivo. :-)[FINE SPOILER]