Scrittori in città 2021 -domenica-

POSTED ON 22 Nov 2021 IN Reportage     TAGS: event, journalism

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Secondo giorno di Scrittori in Città e seconda carrellata di autori noti e meno noti (anche oggi oltre 20.000 passi). A dire il vero oggi ho seguito personaggi conosciuti al grande pubblico, scrittori che hanno pubblicato successi internazionali: ho scoperto che Gianrico Carofiglio è una sorta di Sean Connery della narrativa italiana e ho sentito Piergiorgio Odifreddi raccontare di come i gatti di cadere sempre in piedi. Ho visto l’espressione corrucciata di Jeffery Deaver, il papà di Lincoln Rhyme e Amelia Sachs: la coppia di detective è stata un mio amore giovanile, ma loro continuano nelle indagini, io ho smesso da tempo. E poi c’è stato l’incontro con Vera Gheno, il mio riferimento quando si parla di parole. Sono stanco, vado a dormire. Riprendo domani, con una sorpresa.

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Scrittori in città 2021 -sabato-

POSTED ON 21 Nov 2021 IN Reportage     TAGS: event, journalism

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Anche quest’anno, dopo la pausa dovuta al Covid, sono tornato a seguire e, ovviamente, fotografare Scrittori in Città (il tema di questa edizione è scatti). E devo ammettere che tutti gli anni la manifestazione è più bella e meglio organizzata. Ho camminato per Cuneo tutto il pomeriggio, saltando da un evento all’altro, e al termine della giornata il mio orologio segnava oltre 20.000 passi. Ho iniziato seguendo quasi interamente la presentazione di Questo non è normale il libro di Laura Boldrini al Cinema Monviso: il titolo dell’incontro era Uno scatto in avanti e la scelta non poteva essere migliore. Il libro è una presa di posizione sul cosiddetto patriarcato e devo ammettere che in alcuni passaggi le parole dell’ex presidente della Camera mi hanno emozionato. Dopo una pausa di riflessione (a metà pomeriggio si svolgono le presentazioni online), e qualche foto di street, sono andato al Baladin ad assistere al concerto di Moonbrew e Paolo Apollo Negri che purtroppo è stato accompagnato da pochissima presenza ed è stato un vero peccato perché le sonorità di questo duo sono molto coinvolgenti e particolari. Quindi il Gran Finale con i fuochi d’artificio: prima in San Giovanni per ascoltare le parole del professor Sandro Donati sul doping (mi hanno colpito le parole molto dure e senza peli sulla lingua in riferimento a Conconi), quindi di corsa al meraviglioso Teatro Toselli per ammirare la voce e la classe dell’inossidabile 81enne Francesco Guccini e infine nuovamente al Cinema Monviso per assistere alla presentazione de Il Grembo Paterno di Chiara Gamberale. Purtroppo delle ultime 3 presentazioni ho compreso poco, ma d’altronde fotografia e ascolto non vanno certo di pari passo (e io non sono Sean Penn). Domani si riparte, a Cuneo c’è Vera Gheno.

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Per la XXIII edizione di scrittorincittà abbiamo scelto il tema “Scatti”, per poterci confrontare con il desiderio e l’esigenza di andare avanti, di rimetterci in movimento, di trovare un nuovo e diverso equilibrio, dopo un tempo difficile, che ha messo alla prova ognuno di noi e il nostro mondo. “Scatti” ci permette di analizzare il nostro presente, per capire come possa essere vissuto al meglio e trasformarsi in un futuro migliore. Ma è anche riflessione sul passato, per comprendere meglio l’origine del presente. Scatti sono istantanee per ricordarci l’importanza della bellezza, dell’arte, della musica, della fotografia, del cinema, della letteratura, del teatro. E accanto alla cultura non può mancare lo sport, con ciò che rappresenta per il benessere e la salute nostra e del nostro pianeta.

#restiamoacasa

POSTED ON 14 Mar 2020 IN City & Architecture     TAGS: journalism

#restiamoacasa

Sono giorni difficili, non ho mai vissuto una situazione del genere, nessuno di noi ha mai vissuto una situazione del genere, e la vita ai tempi del coronavirus non è facile per nessuno. Avrei voglia di andare a testimoniare la vita in città nel marzo 2020, ma purtroppo non si può. L’hashtag del momento è #restiamoacasa (nelle sue varie declinazioni) e cerco di rispettarlo per quanto posso. Sono una delle fortunate persone costrette a lavorare (che alla fine non è manco male) e questa mattina ho guidato nel deserto: sembra davvero di essere dentro un film. Dopo aver parcheggiato ho colto l’attimo (pochi secondi) per scattare una foto al piazzale che si trova all’incrocio fra Via Trieste e Via Langhe a Mondovì. E’ praticamente uno scatto rubato, senza guardare troppo le impostazioni, ma voglio salvarlo su queste pagine per ricordare, come memoria storica. Dicono che #andràtuttobene, e faccio finta di crederci.

Cuneo non si lega

POSTED ON 30 Nov 2019 IN Reportage     TAGS: event, journalism, 50ne

Cuneo non si lega #06

Questa sera, in piazza Audifreddi, le sardine di Cuneo si sono radunate per la prima volta. E’ stato un evento tranquillo e pacifico, senza isterismi: un migliaio di persone hanno manifestato il loro dissendo sfoggiando sardine di ogni forma e colore; gridando Cuneo non si lega e cantando Bella Ciao. Su queste pagine scrivo di fotografia e quindi ritengo giusto non scendere nello specifico delle idee e della manifestazione; ovviamente ho il mio pensiero, ma preferisco divulgarlo amabilmente su facebook per la gioia dei miei accaniti sostenitori (immagino comunque che tutti i miei numerosi lettori sappiano cosa sia il movimento delle sardine). Mi sono buttato nella mischia rischiando di uccidere un paio di persone con il treppiede e ho scattato una cinquantina di foto nel buio più assoluto (sia ringraziata la tenuta agli alti iso della moderna tecnologia digitale) con il nuovo RF 50 F/1.2 (spettacolare). Sempre a tuttapertura, ça va sans dire.

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Scrittori in città 2019

POSTED ON 19 Nov 2019 IN Reportage     TAGS: event, journalism, celebs

Scrittori in città #08

Per il secondo anno consecutivo ho fotografato Scrittori in Città, la kermesse che Cuneo dedica ai libri, alla letteratura, agli scrittori. E anche quest’anno il successo è stato davvero incredibile: tantissimi autori, anche di alto prestigio non solo letterario, tutti gli eventi esauriti e pubblico delle grandi occasioni. E anche quest’anno ho scelto le celebrità e ho fotografato personaggi famosi, e conosciuti al grande pubblico, che si sono dedicati alla scrittura: il giornalista Marino Bartoletti (il baffo che conquista) che con la sua simpatia ha stregato grandi e piccini (e raccontato del Grande Torino), il duo comico/musicale composta da Pacifico e Neri Marcorè, l’inossidabile Iva Zanicchi (sempre grande la sua presenza scenica) e, soprattutto, il personaggio internet degli ultimi anni: il medico, accademico e divulgatore scientifico Roberto Burioni che in meno di 20 minuti ha massacrato l’omeopatia e tutte le credenze popolari sulla medicina. Le sue parole sono state incredibilmente forti e quando ha chiesto al pubblico (prima di iniziare) quanti avessero provato l’omeopatia la risposta è stata sconcertante: praticamente il 90% della sala (il sottoscritto ovviamente no) ha alzato la mano. Alla fine della presentazione in molti hanno capito di aver buttato ingenti quantità di denaro in paliativi inutili. A Roberto Burioni ho deciso di dedicare la foto copertina dell’edizione 2019 di Scrittori in città.

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Un cancro che ci uccide

POSTED ON 20 Nov 2018 IN Portrait     TAGS: journalism, 50ne

Un cancro che ci uccide

Mia prozia ha iniziato a fumare nel 1951, aveva 12 anni. Mi racconta che all’epoca il fumo era visto in modo diverso, era un vanto, qualcosa da grandi; tutti gli attori di Hollywood si facevano ritrarre con la sigaretta in bocca e la conoscenza dei pericoli del fumo era nulla. E comunque ben nascosta. In Italia le statistiche sono chiare e conosciute: il 35% dei tumori è causato dal fumo, ogni anno muoiono 50.000 persone per danni provocati dal fumo. Siamo in guerra, una guerra sanguinosa e silenziosa che stiamo inesorabilmente perdendo. Negli ultimi 10 anni, solo in Italia, il fumo ha provocato più vittime della seconda guerra mondiale. Non riesco nemmeno a immaginare le spese che la sanità nazionale è costretta a sostenere per curare i malati (ma almeno sono soldi spesi bene), quantificare le sofferenze e il dolore è ovviamente impossibile, eppure nessuno muove un dito, anzi, è proprio lo stato, cioè noi, a vendere ai propri cittadini il veleno che ci uccide.

Quello nella foto è mio padre una settimana dopo l’operazione, gennaio scorso. Ha fumato per 30 anni e ha smesso nel 1992. Ha un buco grande come una moneta da 2 euro nel collo (ho cercato di nasconderlo che non è una bellezza da vedere). Ha subito 2 cicli di radioterapia e una quantità di analisi impressionante. E’ stato operato di Laringectomia, nell’ospedale di Cuneo, per un tumore alle corde vocali (vi lascio indovinare da cosa è stato provocato) e solo adesso sta iniziando ad uscire dal tunnel della sofferenza. Ovviamente non parla, si esprime a gesti (scrive anche) e respira da quel buco che lo tiene in vita. Non credo che una singola foto possa spostare di un centimetro le cose. Ma la speranza esiste. Il problema è che continuo a vedere foto di persone (belle, interessanti, intelligenti) con la sigaretta in mano/bocca e non credo che questi esempi siano positivi, soprattutto per i nostri giovani. Quando cammino per strada mi accorgo che, nonostante i pericoli del fumo siano chiari e riconosciuti, tantissimi ragazzini, minorenni, fumano; è un dramma che nel 2018 dovrebbe essere risolto da tempo e che invece assume proporzioni enormi e sempre più grandi ogni minuto che passa. Iniziamo NOI a fare qualcosa.

Scrittori in città 2018

POSTED ON 19 Nov 2018 IN Reportage     TAGS: Event, journalism

Chef Rubio #03

Qual buon VENTO ci ha portati a Cuneo questo weekend? Il VENTesimo compleanno di Scrittori in città! E sul tema VENTI, inteso come movimento di idee, di tendenze, nelle sue più svariate sfumature, artistiche e sociali, si sono susseguiti incontri letterari e laboratori per grandi e piccini. E ammiro con una certa sorpresa questa Cuneo diventata, per qualche giorno, centro del mondo e della cultura. E mi sposto, con la mia macchina fotografica, da un eVENTO all’altro, e mi trovo al Teatro Toselli con Chef Rubio che presenta il suo libro di fotografia (e, incredibilmente, è bellissimo) e poco dopo alla Birreria Baladin ad ascoltare i ragazzi de Lo Stato Sociale (Bebo, Checco, Carota) che presentano il loro libro disegnato da Luca Genovese (memorabile il siparietto con i boccali di birra). E la sera al cinema Monviso c’è Benedetta Parodi che racconta in modo estremamente preciso la cucina povera e casalinga, in contrapposizione al lusso e allo spreco di certe trasmissioni televisive (dove però preparano i gamberi di Oneglia). E nel mezzo tutta una serie di incontri letterari (anche dedicati ai bambini) che trasformano questa Cuneo sorniona e fredda in una città di tendenza e di cultura. E stropicciamoci gli occhi, perché sembra impossibile. Ma è tutto vero.

Chef Rubio #02Chef Rubio #01

Lo Stato Sociale #03Lo Stato Sociale #02Lo Stato Sociale #01

Benedetta Parodi #02Benedetta Parodi #01

Fumogeno al concerto di Sfera Ebbasta

POSTED ON 10 Set 2018 IN Reportage     TAGS: journalism

Panico #02Panico #01

Lo scorso anno Ghali si era visto costretto a interrompere il concerto al Wake Up Festival di Mondovì perché un ‘cretino’ si era divertito ad utilizzare dello spray urticante. Quest’anno la stessa sorte è toccata a Sfera Ebbasta: un fumogeno lanciato fra gli spettatori ha creato il panico. Fortunatamente tutto si è risolto in pochi secondi di ‘fuggifuggi’ generale: qualche minuto di confusione, ma appena capita la situazione il pubblico è tornato al suo posto e il rapper ha potuto continuare lo spettacolo. La buona notizia è che non si sono registrati danni per gli spettatori. Le perquisizioni all’entrata ci sono, anche severe, ma la stupidità umana non ha veramente limiti e sfugge a qualsiasi capacità di controllo. (from Quotidiano Piemontese)

*AGGIORNAMENTO: Alcuni giornali, anche a livello nazionale, parlano di spray al peperoncino. Io ero in mezzo al pubblico e ho visto del fumo quindi ho pensato, come altri, ad un fumogeno (che comunque comporta irritazioni agli occhi). Tutto può essere, soprattutto se si tratta di una banda di rapinatori seriali.

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Incubo Alluvione

POSTED ON 24 Nov 2016 IN Reportage     TAGS: river, nature, journalism

Madonnina #01

In queste ore la situazione meteo della provincia di Cuneo (e di tutto il Nord Italia) è terribile. Fiume esondati, strade chiuse, ponti chiuse, scuole evacuate. E da queste parti si rivive l’incubo alluvione che dall’ormai lontano 1994 torna in mente ogni qualvolta scende un acquazzone. Per sentirmi un po’ You Reporter ho fatto un salto in centro a Mondovì e sono andato sul Ponte della Madonnina. Non ho rischiato molto, la situazione è apparentemente tranquilla. Il fiume Ellero però fa davvero impressione e si rimane impotenti ad osservare la forza devastante della natura. Speriamo smetta di piovere e che la situazione si normalizzi al più presto.

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