Titolo completo dell’opera: La magia di un bacio, sotto la neve, a Piazza. Ho scritto opera in modo un po’ pomposo perché in questi giorni, discutendo di fotografia, sento tanto parlare di artisti e opere, ho quindi deciso di salire anche io sul carro (infatti sui social, caso eccezionale, la foto è firmata).
La genesi di questa immagine ha una storia che merita di essere raccontata: sono a Piazza, che poi è il
rione più bello di Mondovì, e aprendo le finestre mi accorgo dello spettacolo che la neve regala attraverso le luci del
mapping natalizio. Non perdo tempo: afferro la macchina.foto con il grandangolo luminoso (sempre pronta), aggancio il flash (con la neve un piccolo lampo serve per illuminare i fiocchi in primo piano) e mi lancio in strada.
L’atmosfera è meravigliosa, un ragazzo suona il piano sotto i portici, la neve scende lenta e colorata, le persone guardano in aria come circondate da un’aurea di estasi. Salgo sui gradini della Chiesa della Missione per trovare un punto di vista alternativo e mi accorgo di due ragazzi che, abbracciati, camminano a una ventina di metri da me in mezzo alla neve. Non sono timido e grido ad alta voce: “Ciao, scusa, siete fidanzati? Potete darvi un bacio romantico per una foto?”. Ho dovuto dirgli di smettere altrimenti avrebbero limonato tutta la sera. Nel frattempo passano due signori più anziani e mi gridano, con malcelata ironia: “Dobbiamo baciarci anche noi?”. È un gesto d’amore, perché no?
Tieniti stretto le persone con cui puoi essere chi sei senza fingere mai.
– Anonimo
Voglio concludere la serie dedicata ai girasoli di Farigliano con tre immagini scattate, a mano libera, con il 100mm RF Macro e il flash anulare della Godox MF-R76. Ho iniziato da pochissimo a fotografare il macro con l’illuminazione artificiale, ma devo ammettere che il questo flash della Godox è un piccolo gioiello: avevo sempre e solo utilizzato la luce naturale per questo genere di fotografia, ma l’utilizzo di un flash permette di scattare con diaframma chiuso (e quindi maggiore profondità di campo) e congela il movimento permettendo di scattare con tempi decisamente rapidi. Inoltre il Godox MF-R76 ha un anello luminoso suddiviso in due parti (destra e sinistra) che sono regolabili indipendentemente l’una dall’altra e utilizza la stessa batteria del V860III: questo permette di avere una riserva praticamente inesauribile di energia. Non sono mai stato un appassionato del Macro, ma deve ammettere che in quest’ultimo periodo, e dopo l’acquisto dell’attrezzatura adatta, mi sto appassionando al genere: osservare in modo ravvicinato la natura apre una prospettiva difficilmente riscontrabile in altri generi fotografici. Osservare (ammirare) i dettagli e i minuscoli particolari che non si possono notare dal vivo è davvero qualcosa di magico e sorprendente. Adesso vorrei provare ad avvicinarmi ulteriormente.