Da Cervo #01

POSTED ON 17 Set 2007 IN Landscape     TAGS: square, sea, above

Da Cervo #01

Ho scattato questa foto un paio di anni fa durante un’escursione a Cervo, un piccolo borgo medioevale non distante da Imperia. E’ un’immagine che mi piace tantissimo, che mi lascia un senso di pace e serenità. Potrebbe diventare un classico del mio repertorio, voglio che diventi un classico.

La diga del Vajont

POSTED ON 1 Set 2007 IN Reportage     TAGS: History

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La diga del Vajont è uno di quei luoghi che restano impressi nella memoria. Lei è li, alta, splendida, un capolavoro di tecnica. Ha assistito, suo malgrado, a una delle tragedie più grandi degli ultimi 50 anni. Quando la osservi rimani come di sasso: non è bella, è solo grande, gigantesca. E’ un simbolo e come tale fa riflettere, fa pensare: simboleggia l’avidità, l’avidità di denaro. Il denaro sopra ogni cosa, superiore al pericolo, più forte della paura. E si spera che questo monumento incolpevole rimanga ancora tanti anni al suo posto, per ricordare. La si definisce tragedia del Vajont, ma il Vajont è l’unico non colpevole. Ci sono passato un paio di settimane fa, volevo vederla, volevo rendermi conto della maestosità. A distanza di quasi 44 anni fa ancora paura: è diventata quasi un’attrazione turistica, ma i turisti rimangono in silenzio, sono tristi. Sono poche le cose che il tempo non cancella: il dolore di questa valle è una di queste.

Prima il fragore dell’onda
Poi il silenzio della morte
Mai l’oblio della memoria

Imperiapolis 2007

POSTED ON 6 Ago 2007 IN Reportage     TAGS: event

Imperiapolis #01

E’ stata davvero una bella manifestazione. L’organizzazione ha imparato la lezione dell’anno scorso e, capitana dall’encomiabile Mauro Feola, ha preparato una splendida Imperiapolis 2007. Doppio speaker e tempi di attesa decisamente ridotti sono le due novità che hanno reso davvero spettacolare questa seconda edizione. Hanno vinto (meritatamente dico io) i ‘Red Bull Icci Team‘ che hanno presentato un revival degli “Antenati”, con tutti i personaggi del celebre cartone animato di Hanna & Barbera e soprattutto con un carretto curato nei minimi particolari, con tanto di “Picchio Giradischi”. Dopo il successo della scorsa edizione avrebbe meritato il bis anche Ambrogio, che si è presentato con una bellissima soap-box: la giuria però ha scelto di cambiare e di premiare altre squadre. Probabilmente giusto così: i ragazzi di Desio si sono dovuti accontentare del gradino più basso del podio; adesso tifiamo per loro al 2° Red Bull Flugtag, esattamente fra due mesi. Ho scattato diverse foto, quasi trecento: ne ho scelte 24. Spero riescano a rendere l’idea, spero riescano a far capire a chi non ha potuto esserci cosa è successo ad Imperia domenica 5 Agosto 2007.

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Lanterna al vetro

POSTED ON 18 Giu 2007 IN Landmark     TAGS: Lighthouse

Lanterna al vetro

Ora e per Sempre

POSTED ON 9 Mag 2007 IN City & Architecture     TAGS: Toro

Ora e per Sempre

Non riesci a respirarla, eh? Vedi qui si celebra la durata, la continuità, tutto quello che non passa mai e che ci rende immortali. Tutto quello che ci fa sentire, ora e per sempre, membri di qualcosa che non morirà mai. Vedi, amico mio, il tempo quando entra qui si ferma un attimo e si toglie il cappello. Anche tu avrai un posto simile da ricordare, certo, ma il mio è questo.

Giorgio Albertazzi – Dal film ‘Ora e per Sempre‘.

Sabbia D’Inverno

POSTED ON 9 Apr 2007 IN Beach     TAGS: sea, winter, alone

Sabbia d'inverno

Martina

POSTED ON 10 Feb 2007 IN Portrait     TAGS: model, fashion

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Ara Pacis

POSTED ON 8 Feb 2007 IN Landmark     TAGS: museum

Ara Pacis #01

Il museo dell’Ara Pacis è la prima opera di architettura realizzata nel centro storico di Roma dalla caduta del fascismo ad oggi. Ero incuriosito dall’opera dello studio di Architettura Richard Meier & Partners Architects e ho quindi deciso di spendere i 6 euro e 50 (eccessivo) dell’entrata. La costruzione è davvero imponente, le forme molto piacevoli e devo ammettere che l’impatto è molto ma molto forte. Peccato che l’interno sia un po’ spoglio: c’è il tempio di Augusto, splendido, ma tutto il contorno sembra finto, messo per giustificare la spesa all’ingresso. La visita non richiede, anche per il più attento osservatore, non più di trenta minuti: al Prado ho speso la metà e ho impiegato circa 9 ore per ammirare, velocemente, quanto proponeva il museo. Una delle caratteristiche interessanti della visita è la possibilita di scaricare gratuitamente dal sito ufficiale il podcast dell’audioguida. Avendo un lettore mp3 è quindi possibile disporre di una voce che ci aiuta nella visita al museo. Davvero un bel servizio.

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Malgrà e Orgoglio Granata

POSTED ON 17 Nov 2006 IN Reportage     TAGS: business, wine

Malgrà #01

Il rapporto fra blog e aziende è stato uno dei temi caldi di questo inizio autunno. Si è discusso molto e alla fine si è arrivati ad una inevitabile conclusione: questo rapporto non esiste. Ero d’accordo, ma domenica è successo qualcosa che mi ha convinto a rivedere almeno parzialmente le mie posizioni. Il 16 ottobre scorso ho dedicato un post a Orgoglio Granata, il vino griffato Toro. Il mio articolo ha raccolto qualche inevitabile sfottò (ma i gobbi sono dappertutto) e un commento d’autore: quello di Ezio Chiarle, uno dei soci di Malgrà, l’azienda vitivinicola che produce il vino. Vista la passione per i colori granata e la comune frequentazione dello Stadio Olimpico siamo riusciti anche ad incontrarci a Torino per un caffè e per scambiarci qualche opinione sul vino, sul Toro, su Internet e sui blog. Ezio mi ha invitato a Mombaruzzo a visitare la sua azienda e io non mi sono certo lasciato sfuggire l’occasione. Domenica scorsa, dopo un lento girovagare nella nebbia piemontese (E’ la prima volta quest’anno, dicono sempre così i piemontesi), sono riuscito a raggiungere la Malgrà. Ezio e la sua collaboratrice Silvia (carinissima :)) sono stati gentili all’ennesima potenza e dopo l’interessante visita alla produzione abbiamo gustato un paio di vinelli: la Barbera ‘Mora dei Sassi’ e il Gattinara ‘Podere dei Ginepri’ (quest’ultimo ha ottenuto anche il prestigioso ‘Tre bicchieri’). Salame fatto in casa, grissini e due rossi niente male. Con Ezio il feeling è stato immediato, la nostra comune passione per il Toro ha enormemente facilitato il contatto. Ho apprezzato davvero tutto: la visita alla fabbrica, la degustazione, il negozio e soprattutto il pranzo (anche perché offerto) a base di Tartufo e Fornace del Cerreto. Una grande accoppiata.

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BzaarCamp Milano

POSTED ON 2 Ott 2006 IN Reportage     TAGS: event

BzaarCamp #01

Oggi mi sento un eletto. Ebbene si, ho partecipato al BzaarCamp di Milano, la prima esperienza del genere in Italia. In realtà il termine partecipato non è proprio esatto, sarebbe più corretto dire che ho fotografato; oppure si potrebbe utilizzare lurkato, parola decisamente in voga sabato pomeriggio. Sono riuscito a seguire circa un terzo delle conferenze, forse anche meno: la presentazione che mi ha divertito di più è stata quella di Zorflick, Matteo è riuscito a catturare l’attenzione della sua platea con la risata e con un’ottima dose di simpatia; la più interessante, ecco la più interessante è un problema: se proprio devo scegliere devo ammettere che Kurai con il suo ‘Capitale Sociale’ ha colto realmente nel segno. Ma il bello del BarCamp è il clima che si instaura fra i partecipanti, l’aria che si respira: una serie di incontri, amicizie e dialoghi che rendono questo tipo di manifestazioni davvero particolari. Ho imparato tantissime cose, ho ascoltato parole incomprensibili, ho interagito/fotografato con tante persone. Infine qualche ringraziamento: Bru (aka Riccardo Cambiassi) per l’idea e la passione, Marco e Apogeo per la disponibilità, Stefano e Fon per la connessione, Andrea e Federico per la focaccia.

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E grazie a tutti coloro che hanno partecipato, perchè tutti hanno qualcosa da insegnarmi e la voglia di spiegarmelo. (Andrea Beggi)

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Ecco le prime foto scattate al BzaarCamp: l’atmosfera è interessante e c’è la più grande densità di PC che io abbia mai visto in vita mia. C’è anche il gruppo su Flickr, creato al volo da Baldo: BzaarCamp06. (Samuele Silva)

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Un posto luminoso chiamato giorno

POSTED ON 26 Giu 2006 IN Performing Arts     TAGS: theater, silver

Un posto luminoso chiamato giorno #05

Sabato 3 giugno, dopo aver festeggiato il compleanno del maestro Luzzati, ho fatto un salto al Piccolo Teatro della Corte di Genova. Avevo promesso a Mariagrazia che sarei andato a fotografare il loro saggio di fine anno e amo mantenere le promesse. In programma c’era “Un posto luminoso chiamato giorno” di Tony Kushner; una commedia ambientata a Berlino poco prima della seconda guerra mondiale con aperti riferimenti a Reagan e agli anni 80. Una commedia difficile, complicata, anche complessa da capire per gli spettatori. La situazione fotografica era il massimo della difficoltà: proibito fotografare. Mi sono dovuto lecchinare il regista dello spettacolo Massimo Mesciulam ma sono riuscito ad ottenere la possibilità di scattare senza flash da posizione defilata. Considerando le dimensioni del Piccolo Teatro della Corte (veramente molto piccolo) e la luminosità, quasi zero, della scena ho fatto un piccolo miracolo. Ho dovuto scattare quasi esclusivamente a 1600-3200 ISO, ovviamente a mano libera, con lo zoom 100-300; un’impresa. Qualcosa comunque sono riuscito a portare a casa. Devo ammettere che i giovani attori sono stati davvero bravi: la commedia di Tony Kushner non è per niente facile e l’interpretazione dei personaggi tremendamente importante alla comprensione della storia.

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Scritto da Tony Kushner nel 1985, A bright room called day (Un posto luminoso chiamato giorno) tratta dell’impotenza degli esseri umani di fronte a quella “banalità del male” che si perpetua nella Storia sempre con le stesse dinamiche dirompenti. Una pièce dalla sensibilità fortemente moderna, con un linguaggio fluido e brillante, che oscilla tra i toni della sit-com e il monologo shakespeariano, con risvolti inevitabilmente tragicomici quanto drammatici. Uno spettacolo intriso di suggestioni brechtiane, dalla vibrante forza civile, che ci costringe a rivolgere un pensiero ai meccanismi del potere, nelle sue piccole e grandi manifestazioni, e a ridefinire la nostra identità in senso umano, prima che sociale e politico.

Al compleanno del maestro

POSTED ON 14 Giu 2006 IN Reportage     TAGS: event, museum

Il maestro racconta

Sabato scorso (3 giugno), prima dell’incidente, sono stato invitato a Porta Siberia. Al Museo Luzzati si festeggiava il compleanno del maestro. Io mi trovavo all’interno come fotografo di scena e aiuto regia. Emanuele Luzzati è un personaggio schivo, semplice e molto interessante. Alla sua festa sono intervenuti personaggi di spicco e critici d’arte, probabilmente non solo per il buffet e per la torta; buffet del quale, d’altronde, quasi nessuno ha usufruito. Per ovvi motivi di copyright non posso pubblicare le foto, ne pubblico solo tre che ho evitato di coprire dei diritti di autore. Si evidenzia, nella terza foto, la timidezza degli invitati di fronte al buffet, rimasto deserto. Ovviamente io ho mangiato l’impossibile e forse qualcosa di più. Ottimo il vino bianco.

White on redAssalto al Buffet

Col de Mayola

POSTED ON 15 Mag 2005 IN Reportage     TAGS: mountains, trekking

Col de Mayola #01

Questa mattina sveglia alle 5.30 (infatti adesso sono un pelo stanco) e partenza alla volta di Nizza dove salendo verso Nord (uscita autostrada St.Isidore) si incontra la valle del Var, splendida meta per escursioni naturalistiche. Con gli amici del C.A.I. di Imperia (in tutto eravamo una trentina di persone), arrivati al paese di Rigaud (600 metri slm), siamo partiti per una interessante escursione di trekking verso il Col de Mayola (1596 metri slm). Nonostante le pessimistiche previsioni del tempo il sole ci ha scaldato (pure troppo) ed accompagnato sino alla vetta, vetta dalla quale si ammira un panorama spettacolare. Certo svegliarsi all’alba e camminare per sette ore filate non è facile, ma le emozioni che si provano a contatto con la natura e la soddisfazione di ammirare il paesaggio, gli animali e i fiori che si incontrano sul percorso sono realmente impagabili.

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