Emiliano il filatelista

POSTED ON 13 Mag 2021 IN Reportage     TAGS: urbex

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Emiliano il Filatelista è il nome che ha dato a questo set urbex il fotografo di lingua francese Vincent Michel (si definisce foto-runner) nel febbraio 2018. Sono passati oltre 3 anni e la casa del Filatelista rimane, per il sottoscritto, ancora misteriosa. Ho prelevato queste foto dal deep web e sono leggermente diverse dalle originali di Vincent: manca per esempio il mandolino, manca la raccolta filatelica che dava il nome al reportage, sono spuntate le palline nel biliardo, insomma, qualche passaggio vandalico ci deve essere stato. E questa è davvero una brutta piaga del mondo urbex. Quello che mi incuriosisce, e in parte infastidisce, è che questo misterioso luogo urbex è probabilmente sotto i miei occhi: lo si evince dal giornale La Stella di Mondovì datato 1918 (non male). Anche Don Bosco nel quadro sopra il tappeto verde è un grande classico nelle abitazioni piemontesi del secolo scorso. Ultimamente è spuntato anche un video di un conosciuto urbexer olandese che attribuisce il nome Clavario alla famiglia, ma credo che sia un nome di fantasia per depistare le indagini.

Oggi vi do un senso del passato, del presente, mentre vi porto in Italia. Da qualche parte in un grazioso villaggio italiano, è l’ex casa della famiglia Clavario. Abitato per l’ultima volta 22 anni fa, è rimasto completamente incontaminato nei suoi due decenni di vacanza. Il signor Clavario era il capo di una banca italiana locale e la famiglia ha generato molto prestigio nel loro tempo. Oggi vagherò tra i vecchi documenti e la vita all’interno di questa casa che sembra essersi conclusa per sempre.

Maureno Wellens, questo il nome del videomaker volante, parla di capsula del tempo ed in effetti il mondo in questo luogo sembra essersi fermato: forse al 1999 come indicato dal calendario, probabilmente anche prima. Se qualcuno avesse informazioni da condividere sull’ubicazione e sulla storia di Emiliano il Filatelista sarò ben lieto di ascoltare. :-)

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Cinque ritratti (Baladin Open Garden)

POSTED ON 10 Lug 2017 IN Portrait     TAGS: event, wideaperture, 50ne, fish-eye

Baladin Green Portrait #01Baladin Green Portrait #02

Il 21 giugno (si, sono in leggero ritardo) sono stato invitato dalla rivista “Più Eventi” a documentare (in esclusiva)(insieme ad altri fotografi ed instagramers) l’apertura del Baladin Open Garden a Piozzo. Ho scattato diverse foto del nuovo locale (definirlo locale è certamente riduttivo) fortemente voluto da Teo Musso, ma su queste pagine voglio pubblicare solo 5 foto, 5 ritratti rubati che ricordano, per certi versi, la fotografia street. La prima foto è scattata con il fish-eye (si, un ritratto con il fish-eye) impostato a 14mm, mentre tutte le altre immagini sono tuttaapertura con il 50mm.

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Marco Ligabue @ Le Baladin

POSTED ON 21 Apr 2017 IN Concert     TAGS: Rock, wideaperture, lordoftherings

Ligabue #01

Da qualche tempo seguo e ascolto Marco Ligabue, fratello del più celebre Luciano. Ho iniziato per via della sua curiosa passione granata, si perché inspiegabilmente è anche lui tifoso del Toro, ma devo ammettere che le sue capacità artistiche e canore sono di rilievo; trovo alcuni suoi pezzi davvero molto belli. E mercoledì scorso era ospite del Baladin a Piozzo (dietro l’angolo) e proprio non potevo mancare; ovviamente con la maglia del Toro. Il concerto è stato bellissimo: lui non è soltanto un cantante di livello, ma è anche un ottimo attore e sa intrattenere il pubblico passando dal serio al comico con una facilità impressionante. Ho scattato quasi 300 foto alternando focali diverse, è davvero un piacere fotografare in un locale come le Baladin: spazi ristretti, luci di qualità, artisti vicinissimi al pubblico e possibilità di muoversi senza intralciare. Un sogno. A questo punto, dopo tutto questo parlare, vi consiglio di ascoltare Il mistero del DNA, il suo ultimo disco. ;-)

Ligabue #03Ligabue #04Ligabue #02

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Ho capito almeno questo
che dentro a un cuore onesto
per la gioia c’è più posto
e che negli occhi tutto ci sta
ma è da te che dipenderà
ci sta pure l’universo.