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Ritratti da Cavoli Tuoi (Cronosfida #05)
POSTED ON 11 Nov 2019 IN Portrait, Reportage

Cavoli Tuoi #01

Oggi pomeriggio sono riuscito (fra mille impegni) a fare un salto rapido (parliamo di 15 minuti di orologio) a Cavoli Tuoi, un mercato orto-culturale che tutti gli anni si tiene nella splendida cornice di Piazza Maggiore a Mondovì. E quindi è scattata, doverosa, la cronosfida. Avevo con me solo l’85 e quindi ho deciso di provare con 3 ritratti, e devo ammettere che la situazione si è rivelata più semplice del previsto: ho vinto facile come si suol dire. Nelle foto potete ammirare Prezzemolo, l’artigiano dei giocattoli, l’amica Elisa dell’Agriforno Rosso Gentile, ed Erika con il suo Zafferano di Cuneo. Essendo più anziano, e decisamente più pittoresco, ho scelto di lasciare la foto più importante al signor Prezzemolo: spero che le donzelle possano perdonarmi.

RULES:
Choose camera, lens and location.
Have a few minutes walk around and then no more than 15 minutes to shoot 3 good pictures.
It’s a lot of fun, a challenge against yourself and the clock.
added rule #1 – shoot as much as you like, just keep the best three.
added rule #2 – if you don’t take 3 good pictures, the challenge is lost.

Cavoli Tuoi #02

Scarti dal Belvedere
POSTED ON 8 Nov 2019 IN City & Architecture

Belvedere/Scarti #06Belvedere/Scarti #07

Durante la cronosfida dell’altro giorno ho scattato diverse foto interessanti. Per le regole del gioco ne ho dovuto scegliere solo 3; ma qualche scarto di prestigio è avanzato. E le foto sono come il maiale: non si butta via niente (sempre dopo aver applicato la regola del 10/100). Per la mia voglia di storicità ho deciso comunque di presentarle su queste pagine: il Belvedere di Mondovì è sempre uno spettacolo di un certo livello. Anche se fotografato male. :)

Belvedere/Scarti #03Belvedere/Scarti #04Belvedere/Scarti #04

Belvedere/Scarti #02Belvedere/Scarti #01

Una croce sulle spalle
POSTED ON 6 Nov 2019 IN Street

Una croce sulle spalle

C’è questo mio amico, musicista (soprattutto) e fotografo, che ha la capacità di scattare un certo tipo di street utilizzando un fortissimo contrasto tra luci e ombre. Si chiama Enzo Fornione e le sue immagini, monocromatiche, hanno sempre un incredibile impatto emotivo e visivo. E quando ho visto questa composizione il mio pensiero è subito andato al suo stile: ho aspettato che il mio soggetto uscisse dall’ombra per scattare e ottenere una sorta di yin e yang. In post ho esaltato il contrasto e rafforzato la differenza fra luci e ombre. E questo è il mio primo Fornionismo (si può dire?).

Il Belvedere [Cronosfida #04]
POSTED ON 5 Nov 2019 IN City & Architecture

Torre dei Bressani

Sono passati oltre tre anni dalla mia ultima cronosfida e oggi pomeriggio è scattata la voglia e la possibilità di riprovarci. Mi sono ritrovato con circa mezz’ora di tempo al Belvedere di Mondovì: con me avevo una nuovissima e fiammante Canon EOS R (si, ho fatto il grande salto) e un nitidissimo Sigma 50 F/1.4 ART (ma questo è solo un prestito). In pochissimo tempo sono riuscito a tirare fuori 11 foto degne di attenzione (mai l’avrei detto) e non è stato semplice scegliere le mie tre preferite. Il gioco consiste anche nell’essere costretti a selezionare in modo deciso solo le migliori. Devo ammettere che, nonostante qualche problema con il mirino elettronico, la nuova mirrorless fullframe di casa Canon inizia ad avvicinarsi alle mie esigenze. Ci vorrà tempo, ma il feeling è scattato in modo veloce e produttivo. Ma torniamo alla cronosfida: and the winner is…

RULES:
Choose camera, lens and location.
Have a few minutes walk around and then no more than 15 minutes to shoot 3 good pictures.
It’s a lot of fun, a challenge against yourself and the clock.
added rule #1 – shoot as much as you like, just keep the best three.
added rule #2 – if you don’t take 3 good pictures, the challenge is lost.

Foglie in salitaArcate e Ombre

Boomdabash @ Wake Up
POSTED ON 16 Set 2019 IN Concert

Boomdabash #17Boomdabash #11

La settimana appena trascorsa è stata davvero strana. E’ iniziata domenica mattina con un evento tragico per qualsiasi fotografo: mi è caduta la macchina fotografica (mentre era sul treppiede) e si è frantumato lo schermo (che in quel momento era aperto e larghissimo). Colpa mia, molto self-control, una serie minima di improperi, ma fortunatamente la macchina non ha subito ulteriori traumi: in poche parole funziona, ma non posso visualizzare le immagini e il menù. Domani parte per l’assistenza. Ho quindi preso momentaneamente in prestito una fantastica Canon EOS 77D (che mi ha sorpreso per la qualità delle immagini nonostante sia APS-C), che ho affiancato per due giorni alla mia macchina senza schermo. Nel mentre mi sono giocato una notturna con la luna piena, un matrimonio, un battesimo e per finire due concerti. Giusto per non farmi mancare nulla. Il primo di questi concerti è quello che vedete in queste immagini: i Salentini Boomdabash live al Wake Up di Mondovì. Bellissimo spettacolo, musica ad altissimo livello (anche sonoro), grande pubblico, luci fantastiche e hit estive. E un po’ di sano orgoglio terrone: perchè loro sono orgogliosi di esserlo e amano la loro meravigliosa terra. E dopo esserci stato un paio d’anni fa non posso certo dargli torto.

Boomdabash #01Boomdabash #02Boomdabash #10

Boomdabash #08Boomdabash #09

Boomdabash #03Boomdabash #04Boomdabash #05

Boomdabash #06Boomdabash #07

Ti aspetterò
Perché sei tu che porti il sole
E non c’è niente al mondo
Di migliore di te
Nemmeno vincere un milione

Boomdabash #12Boomdabash #15Boomdabash #16

Boomdabash #13Boomdabash #14

Subsonica @ Wake Up
POSTED ON 8 Set 2019 IN Concert

Subsonica #04

Avevo già fotografato i Subsonica a Mondovì (nel 2015), ma l’occasione di tornare ad ascoltarli durante il Wake UP era ghiotta e non me la sono lasciata sfuggire. Il palco dell’evento è qualcosa di pazzesco, stupendo e gigantesco: il più grande mai installato a Mondovì e per gli abitanti della zona è qualcosa da celebrare. Il primo freddo di fine estate è appena arrivato, c’è tantissima gente e anche Samuel indossa una felpa per ripararsi dalla temperature rigide del settembre monregalese. Quest’anno l’evento non è più al coperto come gli anni scorsi e guardando il cielo di questi giorni è un po’ un azzardo. I Subsonica si presentano con il loro classico sound, le canzoni più celebri (al sottoscritto Lazzaro piace un botto) e con un manifesto politico (della durata di qualche minuto) di chiara matrice comunista (da pronunciare con la voce e il tono di Fantozzi: “Scusi Sire, ma non mi vorrà mica dire che lei, scusi il termine sa: COMUNISTA”) che il pubblico apprezza solo in parte. Io, per esempio, l’ho apprezzato. E’ stata una toccata e fuga, sono arrivato a metà concerto, ho scattato per 4 canzoni (circa 300 foto) e sono scappato; questa è, ovviamente, una selezione delle migliori.

Subsonica #05Subsonica #06

Subsonica #12Subsonica #02Subsonica #03

Subsonica #10Subsonica #11

Subsonica #07Subsonica #08Subsonica #09

Inaugurazione Monumento Grande Torino
POSTED ON 3 Giu 2019 IN Reportage

Il monumento

Sabato scorso è stato inaugurato il monumento dedicato agli Invincibili all’area sportiva di Piazza, recuperata grazie ai fondi dei soci del Toro Club di Mondovì presieduto da Claudia Forzano. E’ stata una cerimonia particolare e toccante: hanno parlato il Sindaco di Mondovì Paolo Adriano, l’assessore allo Sport (gobbo) Luca Robaldo, Franco Ossola, e le sue parole sono sempre intrise di emozioni, ricordo e memoria, il giornalista e scrittore di fede granata Beppe Gandolfo, e il direttore esecutivo del Torino Fc Alberto Barile. E quest’ultimo, parlando del campionato appena concluso, ha anche detto in modo sibillino: “[…]in attesa del risultato definito di questa stagione[…]”. Vedremo, non mancano troppi giorni.

Claudia ForzanoAlberto Barile

Il monumentoFranco OssolaBeppe Gandolfo

Al termine della cerimonia di inaugurazione, alla presenza di Torino Channel, si è disputata una rievocazione storica dell’ultima partita degli invincibili a Lisbona: Benfica-Torino. I ragazzi delle scuole superiori di Mondovì hanno indossato le casacche dell’epoca preparate per l’occasione e hanno ‘rigiocato’ quella partita. Vedere Mazzola e Ferreira incrociare ancora i tacchetti è stato davvero particolare: per l’occasione ho deciso di fare uno strappo alla regola e di pubblicare due immagini anticate. Era il 3 Maggio 1949.

Immagine Storica #01Immagine Storica #02

Leonardo, vita di un genio
POSTED ON 14 Mag 2019 IN Performing Arts

Leonardo, vita di un genio #01

E dopo qualche ora di attesa eccomi a raccontare, con le foto ovviamente, la rappresentazione dell’istituto Baruffi, dal titolo: “Leonardo, vita di un genio”. Quest’anno l’oggetto in scena era una rete, mentre per quanto riguarda la frase da citare: “Ogni uscita è un’entrata da un’altra parte”, i ragazzi hanno deciso, credo senza fonti reali, di attribuirla al grande Leonardo del quale quest’anno ricorre l’anniversario della morte (2 maggio 1519). La storia si svolge dopo la morte del genio toscano, che non appare mai in scena; il racconto scorre veloce e, in certe fasi, anche in modo divertente. Ma non sono un critico teatrale, quindi credo sia giusto fermarmi qui e parlare di fotografia. Ho scattato con l’inseparabile 70-200 e credo ormai di aver raggiunto un ottimo feeling con quello che sicuramente è uno degli obbiettivi di maggior successo e qualità di casa Canon; ovviamente a tutta apertura e in manuale (con iso mediamente alti). Ho lasciato sempre il diaframma aperto (F/2.8) e un tempo di scatto che mi permettesse di evitare il mosso (1/125). E poi ho giocato con gli iso, ma dopo qualche scatto ho capito che le luci non sarebbero variate molto (cioè sempre buio) e questo mi ha permesso di non impazzire troppo. Credo di essere riuscito, non senza fatica, a raccontare l’essenza della rappresentazione e l’impegno che questi ragazzi hanno profuso sul palco e durante le prove. Davvero molto bravi.

Leonardo, vita di un genio #02Leonardo, vita di un genio #03

Leonardo, vita di un genio #04Leonardo, vita di un genio #05Leonardo, vita di un genio #06

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Leonardo, vita di un genio (backstage)
POSTED ON 11 Mag 2019 IN Reportage

Leonardo #03

Per il quarto anno consecutivo mi sono trovato in teatro a fotografare i ragazzi delle scuole di Mondovì impegnati in ‘Tutti in scena‘ e, per la prima volta, mi è toccato in sorte l’istituto Baruffi. La frase simbolo di quest’anno era: “Ogni uscita è un’entrata da un’altra parte”; ma forse sarebbe meglio parlarne durante le foto dello spettacolo. Ho diviso le immagini in due fasi: oggi pubblico il backstage, che sicuramente è la parte più divertente della serata. Gli attori del Baruffi non erano molti e quindi ho potuto inserire un elemento di fastidio, se così possiamo definirlo: il flash. Ovviamente con softbox e altrettanto ovviamente staccato dalla macchina; in teoria, se sono stato bravo, non si dovrebbe notare. Almeno non troppo. Ho scattato tante foto, esclusivamente con il 50mm, e ne ho scelto 31, un vero record. Spero siano di Vostro gradimento.

Leonardo #01Leonardo #02

Leonardo #04Leonardo #05Leonardo #08

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Astrattismo industriale
POSTED ON 20 Apr 2019 IN Details

Astrattismo industriale

Ci piaceva giocare a pallone
POSTED ON 14 Apr 2019 IN Portrait

Eraldo Pecci #05

Ieri pomeriggio a Mondovì si è materializzato (invitato dal Toro Club Popolo Granata) il regista del Toro per antonomasia: Eraldo Pecci, detto Piedone, uno dei protagonisti dell’ultimo scudetto granata. Alla libreria Confabula ha presentato il suo ultimo libro: Ci piaceva giocare a pallone. Racconti di un calcio che non c’è più. Introdotto dall’inossidabile e geniale Manlio Collino, per i tifosi del Toro celebre per essere stato l’inventore e il direttore di Fegato Granata, Eraldo ha presentato il suo libro raccontando aneddoti a ripetizione sul calcio (ma non solo) e divertendo gli appassionati (Pecci è granata, ma riesce a essere apprezzato in modo trasversale) che hanno partecipato all’evento. Io ho colto l’occasione per qualche foto, ovviamente, e le copie autografate, con dedica, dei suoi libri.

Eraldo Pecci #03Eraldo Pecci #04Eraldo Pecci #06

Eraldo Pecci #01Eraldo Pecci #02

Mondovì Piazza (Sunrise)
POSTED ON 6 Feb 2019 IN Landscape

Mondovì Piazza (Sunrise)

Mondovì Piazza (blue hour)
POSTED ON 6 Feb 2019 IN Landscape

Mondovì Piazza (Blue Hour)

Piazza after sunrise
POSTED ON 8 Gen 2019 IN Landscape

Piazza

Opportunities are like sunrises. If you wait too long, you miss them.
– William Arthur Ward

Raduno dell’Epifania 2019
POSTED ON 7 Gen 2019 IN Reportage, Sport

Raduno dell'Epifania #12

Devo ammettere che il concetto di mongolfiera inizia a suonarmi strano. Al primo raduno il mio sguardo era allucinato, come un bambino la mattina di Natale, ed è la stessa emozione che ho letto negli occhi di mia sorella al suo primo evento del genere. Questa mattina mi sembrava di essere nella normalità più assoluta, quasi una routine e quando la meraviglia diventa fisiologica è davvero un passo importante: non sapevo cosa fotografare perché tutto mi dava l’impressione del già visto. Cartoline e tramonti, invece erano mongolfiere (alcune anche davvero particolari) che si gonfiavano e danzavano nel cielo: e non è roba di tutti giorni. Dal punto di vista fotografico non ho avuto fortuna: tempo splendido, ma cielo troppo limpido (nuvole scenografiche nemmeno l’ombra) e correnti in direzione Cuneo, quindi niente foto a ridosso di Mondovì. Mi sono dedicato soprattutto al gonfiaggio e alla storia a terra privilegiando alcuni aspetti della vita da mongolfiera che trovo interessanti: quando si riesce ad entrare dentro al pallone e si possono scattare foto dalla gola i risultati sono sempre importanti. Ho scattato con almeno 4 obbiettivi diversi utilizzando il 70/200 moltiplicato (1.4x) e muovendomi in assoluta libertà in piazza Europa: la quantità di gente presente al raduno (il 31esimo) è stata davvero impressionante. Successo che definire clamoroso è riduttivo. Ho scelto 25 foto, non sono completamente soddisfatto delle scelte artistiche, ma la qualità tecnica mi sembra buon livello. Al prossimo anno.

Raduno dell'Epifania #11Raduno dell'Epifania #13Raduno dell'Epifania #14

Raduno dell'Epifania #18Raduno dell'Epifania #20

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La sensazione che provo? Quella di galleggiare nell’aria. Ma soprattutto, l’emozione di riuscire a sfruttare il vento, che non si vede: è come se fossi una nuvola, che può salire e scendere nel cielo.
– John Aimo

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Raduno dell'Epifania #22Raduno dell'Epifania #21Raduno dell'Epifania #19

Intrecci (Moda etica e solidale)
POSTED ON 26 Nov 2018 IN Reportage

Intrecci #10Intrecci #06

Sabato sera ho fotografato una sfilata di moda etica e solidale allo spazio Intrecci (bellissimo nome) in corso Statuto a Mondovì. La sfilata è stata organizzata da Colibrì altromercato, una Cooperativa Sociale Onlus che si occupa di commercio equo e solidale. Ho cercato di costruire un reportage che potesse rappresentare al meglio l’atmosfera, la dedizione e la voglia di proporre qualcosa di veramente alternativo; non è stato facile, ma spero di esserci riuscito con queste 17 immagini (di 100 che ho conservato). Ovviamente le difficoltà erano importanti: pochissima luce, movimenti rapidi, spazi angusti e tante persone. Senza dimenticare la necessità di essere il più trasparente e silenzioso possibile. Ho alternato ISO alti e flash, ma ho tirato fuori dallo zaino un solo obbiettivo: il 50mm utilizzato sempre ad ampie aperture (fra F/2 e F/2.8). E’ stata un’esperienza interessante, fotografare questo tipo di eventi è diventata una routine, ormai ho una certa esperienza (invecchio): cerco sempre di mischiare sapientemente (mentre scrivo questa parola esce fuori una risata satanica, come posso scrivere certe facezie?) il reportage a qualcosa di livello più artistico per riuscire a catturare immagini diverse e che possano anche evadere dagli schemi del giàvisto. Impresa mai facile.

Intrecci #02Intrecci #04Intrecci #05

Intrecci #01Intrecci #03

Intrecci #08Intrecci #11Intrecci #12

Intrecci #07Intrecci #09

“Let’s make a Fashion Revolution: scopri cosa c’è dietro l’etichetta” è l’invito della Cooperativa sociale Colibrì a chi vuole saperne di più sul mondo della moda etica e sostenibile.

Intrecci #13Intrecci #16Intrecci #17

Intrecci #14Intrecci #15

Sogno e Realtà. Si va in scena.
POSTED ON 8 Nov 2018 IN Reportage

Teatro Sociale #12

Queste bellissime foto (posso dirle in quanto non sono mie) sono state scattate probabilmente da un celebre urbexer olandese, Wim Van Blisterkof, nello scorso mese di Aprile. Le ho trovate sul suo profilo Flickr e mi hanno incuriosito perchè ritraggono l’interno di quello che una volta era il Teatro Sociale di Mondovì. Purtroppo non ho avuto l’onore di entrare ed ammirare questa meraviglia architettonica che ha fatto la storia di Piazza, il rione storico della città monregalese. L’accesso è interdetto, a chiunque, per il rischio crolli: davvero troppo pericoloso avventurarsi all’interno della struttura. Le voci di zona dicono che il comune abbia espresso l’intenzione di mettere in sicurezza l’intero stabile (la ristrutturazione avrebbe costi eccessivi) in quanto la situazione è diventata ormai insostenibile; ci potrebbe anche essere un piccolo accesso dedicato al pubblico per ammirare, da fuori, quello che rimane del Teatro Sociale. Sarebbe anche interessante, pensiero personale, allestire una mostra fotografica stabile con immagini storiche e attuali, e qualche cenno di storia per ricordare questa incredibile meraviglia. Non ci resta che aspettare, un giorno potrei avere l’onore di entrare e ammirare dal vivo. Speriamo, sarebbe un piccolo sogno che diventa realtà. Si va in scena. ;-)

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Teatro Sociale #08

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Quando la storia entra qui si ferma un attimo, respira e si toglie il cappello. Perchè fra queste pareti e questi spalti abbandonati da tempo si è davvero fatta la storia dell’arte e del teatro. Eleonora Duse e Ermete Novelli hanno avuto l’onore di salire su questo palco, di recitare davanti ad un pubblico che all’inizio del secolo scorso riempiva il loggione e i palchi in ogni ordine di posto. Un gioiello dell’800 abbandonato davvero troppo presto al suo destino.

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Fu costruito dall’architetto G.B.Gorresio e inaugurato nel 1851. Aveva tre ordini di palchi oltre al loggione superiore che era destinato alle persone meno abbienti. Era presente un grande sipario raffigurante Apollo e le Muse. Ospitò per decenni opere liriche, commedie, drammi romantici, operette, serate d’onore, conferenze, concerti e comizi. Veniva utilizzato anche per le scolaresche che in questo modo potevano assistere alle rappresentazioni pomeridiane di importanti spettacoli. Fu ristrutturato nel 1887 e successivamente nel 1933. A seguito della costruzione di altre sale e delle sviluppo del cinema fu progressivamente abbandonato fino alla definitiva chiusura. Nel 1978, a seguito di una eccezionale nevicata, crollò il tetto e da allora rimane inutilizzato in uno stato di totale abbandono.

Generazioni
POSTED ON 11 Set 2018 IN Concert, Portrait

Generazioni

Ogni generazione ha i propri idoli. Anche se a noi (meno giovani) sembrano pagliacci da circo. #sferaebbasta

Fumogeno al concerto di Sfera Ebbasta
POSTED ON 10 Set 2018 IN Reportage

Panico #02Panico #01

Lo scorso anno Ghali si era visto costretto a interrompere il concerto al Wake Up Festival di Mondovì perché un ‘cretino’ si era divertito ad utilizzare dello spray urticante. Quest’anno la stessa sorte è toccata a Sfera Ebbasta: un fumogeno lanciato fra gli spettatori ha creato il panico. Fortunatamente tutto si è risolto in pochi secondi di ‘fuggifuggi’ generale: qualche minuto di confusione, ma appena capita la situazione il pubblico è tornato al suo posto e il rapper ha potuto continuare lo spettacolo. La buona notizia è che non si sono registrati danni per gli spettatori. Le perquisizioni all’entrata ci sono, anche severe, ma la stupidità umana non ha veramente limiti e sfugge a qualsiasi capacità di controllo. (from Quotidiano Piemontese)

*AGGIORNAMENTO: Alcuni giornali, anche a livello nazionale, parlano di spray al peperoncino. Io ero in mezzo al pubblico e ho visto del fumo quindi ho pensato, come altri, ad un fumogeno (che comunque comporta irritazioni agli occhi). Tutto può essere, soprattutto se si tratta di una banda di rapinatori seriali.

Panico #03Panico #04Panico #05

Sfera Ebbasta @ Wake Up
POSTED ON 10 Set 2018 IN Concert

Sfera Ebbasta #07

Sfera Ebbasta, pseudonimo di Gionata Boschetti, è un rapper italiano. Il re della trap come ama definirsi lui. Il suo ultimo disco, Rockstar, uscito all’inizio di quest’anno ha già collezionato una serie di record importanti: basta dire che due pezzi di quest’album sono entrati nella top 100 di Spotify, unico artista italiano a esserci mai riuscito. D’altronde oltre due milioni di followers su Instagram non arrivano per caso. E ieri sera il suo concerto al festival Wake Up nella Mondovicino Arena ha ovviamente portato un’incredibile quantità di giovani e giovanissimi nella città del Moro. Da tutta Italia, che già due ore prima del concerto intonavano il suo nome. Sfera é salito sul palco alle 23.00 (un po’ tardi, e credo di cogliere il pensiero anche del centinaio di genitori che aspettavano i figli fuori dai cancelli) accolto dall’entusiasmo dei suoi ammiratori. Ha cantato i suoi pezzi più celebri iniziando con Tran Tran, tutti cantati in collaborazione con il pubblico che non ha mancato una parola. Dopo Sciroppo (cantata in duetto con DrefGold) qualche cretino ha pensato bene di lanciare un fumogeno sotto il palco scatenando il fuggi-fuggi generale. Ma il panico è durato pochissimo, i fans del rapper milanese sono con calma ritornati al loro posto e Sfera ha ripreso a cantare i suoi successi. (from Quotidiano Piemontese)

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