I più giovani la ricordano ancora come Arena, altri come Galaxy Pagoda, il nome sull’insegna è rimasto Divina. Costruita nel 1985 con una capienza di 3.200 persone è stata a lungo la discoteca più grande d’Europa e fino al 1993 ha ospitato centinaia di concerti e spettacoli con il meglio dei cantanti dell’epoca (fra gli altri Zucchero, Anna Oxa, Venditti, Vecchioni, Nomadi). Dopo diversi tentativi ha chiuso i battenti agli inizi del secolo e ormai giace triste e abbandonata sulla strada che da Cuneo porta a Caraglio. Dentro è terribilmente buia, nel tempo è stata vandalizzata, ma comunque mantiene un aspetto altezzoso come di chi ha visto il mondo cambiare dall’alto di un piedistallo: chissà quante storie potrebbero raccontare queste pareti. Non voglio nemmeno pensarci, peccato che un pezzo di storia della Granda sia ridotto in queste condizioni, un corpo morto abbandonato a se stesso. Chiudo con un gentile invito: Tobsy, o come diavolo ti chiami, se non sei capace la bomboletta ficcatela nel culo!
Su quei divanetti ho visto cose che nessun umano avrebbe dovuto vedere.
– Valentina Morra