La UFO Tower di Bratislava è uno dei luoghi più folli e incredibili del mondo. Si trova in fondo al Ponte SNP (Most Slovenského národného povstania), cioè il Ponte dell’Insurrezione nazionale slovacca, noto anche come Nový Most, che collega le due sponde del Danubio. Per salire sulla torre si utilizza un ascensore (a pagamento) che sale per 80 metri; poi attraverso una scalinata si raggiunge il ristorante che si trova sulla cupola (spoiler: è decisamente costoso) e infine si può accedere alla terrazza dalla quale si gode una meravigliosa vista della città da 95 metri di altezza. È un monumento moderno (costruito fra il 1967 e il 1972) e molto particolare, con un impatto incredibile sulla città: può essere osservato da qualsiasi punto di Bratislava e viene chiamato UFO dagli abitanti della capitale slovacca per via della sua forma che ricorda un disco volante (ed è molto simile all’Enterprise di Star Trek). Fotograficamente parlando l’ho trovato un soggetto meraviglioso e l’ho fotografato davvero da ogni angolazione. :-)
La chiesa di Santa Elisabetta, meglio conosciuta come Chiesa Blu (vi lascio immaginare il motivo), è un luogo di culto cattolico di Bratislava, situata nella zona orientale della Città Vecchia. Il tempio è dedicato a Elisabetta d’Ungheria, figlia di Andrea II d’Ungheria, cresciuta nel castello di Bratislava. È molto famosa ed è una delle mete turistiche più importanti della capitale. Devo ammettere che mi ha deluso, pensavo di trovare (anche per via delle foto viste in rete) tanti spunti fotografici: invece la chiesa blu è molto complicata da fotografare perché è piccola, molto piccola, nascosta dalle case ed è circondata dalle automobili parcheggiate (anche in doppia fila). E sembra un enorme confetto azzurro, quasi falsa nel suo essere eccessiva. Più che essere dentro un’opera d’arte mi è sembrato di essere stato catapultato in un gioco playmobil: tutto di plastica. Nelle foto ho cercato di isolare la Chiesa dal contesto che la circondava (oggi farei ragionamenti diversi) e quello che risulta è un reportage scarno, incompleto e quasi casuale, ma apparentemente finto come la chiesa blu (che poi a me sembra azzurro).
Il Modrý kostol sembra essere uscito da una favola, sempre circondato da turisti attirati dal suo stile unico. Architettura secessionista ungherese e anche un pò di arte bizantina, risaltano le sue tonalità dai colori azzurro e turchese, da qui il nome di Chiesa Blu.
Il mio viaggio a Bratislava risale ad un’epoca lontana, addirittura prima del Covid. Correva l’anno 2019. Sono mesi che ho intenzione di mettere mano alle foto scattate durante quella vacanza, ma il tempo è tiranno e non riesco mai a prendere la voglia necessaria. Anche perché i ricordi iniziano ad essere sbiaditi e faccio fatica a tornare nel mood della capitale slovacca. L’idea iniziale era di dividere la città in diverse tappe e pubblicare le singole foto, ma diventa un lavoro complesso e ho deciso quindi di riunire quasi tutte le foto in un unico articolo come fanno i blog di viaggio; ovviamente, spero, con una qualità superiore. Sono 23 foto, ne aggiungerò altre nei prossimi giorni: credo di aver fotografo tutti i luoghi simbolo di Bratislava e anche quelli un po’ meno simbolici. Ho cercato per ore la statua in bronzo del paparazzo per poi scoprire essere stata spostata nella UFO Tower. Il protagonista delle immagini è ovviamente il Castello che sovrasta la città, ma potete anche ammirare Cumil, anche detto il Guardone, lo strano ometto che fa capolino da un tombino all’angolo tra via Panská e via Laurinská: è una delle statue di bronzo che potete trovare in città, come anche il Bell’Ignazio che saluta i turisti alzandosi il cappello. In questo reportage mancano due luoghi importanti della capitale slovacca: la UFO Tower e la chiesa Blu. Perché meritano un capitolo a parte e magari nei prossimi giorni…
Ho passato la vita a guardare negli occhi della gente,
è l’unico luogo del corpo dove forse esiste ancora un’anima.
– José Saramago