Work like you don’t need the money. Love like you’ve never been hurt. Dance like nobody’s watching.
– Satchel Paige
I’ve gotta get away
To a place where I can be redefined
Where you’re out of sight, and you’re out of mind
But the truth is I can’t even say goodbye
– Hilary Duff
Ho fotografato modelle e donne bellissime, uomini, lupi e samurai, panorami mozzafiato e città d’arte, artisti di strada e artisti internazionali, il mio soggetto preferito è una meravigliosa bambina di 4 anni. Ma ci dev’essere qualcosa di inciso nelle sacre rune, dev’essere il mio destino: torno sempre a fotografare cessi.
In questa splendida villa Dario Argento, il re dell’horror italiano, ha ambientato nel 2007 la scena finale del film La Terza Madre. Viene definita dell’Oracolo (nell’ambiente urbex), ma sinceramente non conosco il motivo: in realtà il nome è un altro. Si trova nella collina Torinese (per una volta preferisco non riverlare l’esatta ubicazione) e gode, dal parco, di una fantastica vista su Torino. Si tratta di una dimora storica, soggetta a vincolo paesaggistico e monumentale, costruita intorno al 1600 e che presenta una serie di stili architettoni diversi fra di loro ma comunque ben integrati. Ancora oggi, nonostante versi uno stato avanzato di decadenza, mantiene un fascino straordinario: quando dal salone principale si sale per la scala sembra di vivere in una fiaba. E’ un reportage del 2017 del quale non sono completamente soddisfatto: ero nel periodo fish-eye e probabilmente nell’occasione ho esagerato; ma qualcosa sono riuscito a salvare. Enjoy. :-)
Si tratta di un edificio fatto costruire tra il 1927 e il 1929 da Riccardo De Angeli (1° gennaio 1872, Modena – 20 marzo 1928, Torino), in quel periodo ispettore delle Assicurazioni Generali nel capoluogo piemontese e noto anche in altre parti d’Italia per il suo impegno nel promuovere numerose iniziative patriottiche in campo benefico e assistenziale. Il Centro, oggi in totale stato di abbandono, era stato creato inizialmente come colonia estiva per 300 orfani di guerra e figli di mutilati. Dopo il secondo conflitto mondiale il Centro divenne un convalescenziario Inail (Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) e infine, dal 1981 al 2007, divenne il Centro di rieducazione funzionale dell’ospedale torinese che porta il nome della principessa d’Asburgo Lorena, moglie di Re Vittorio Emanuele II. Lorena, consumata da otto gravidanze in dodici anni, morì quando aveva appena 32 anni, nel 1855, sei anni prima dell’unificazione e senza poter diventare la prima regina d’Italia – lo sarebbe diventata, nel 1878, la nuora Margherita, moglie di Re Umberto I. Dopo il 2007 il Centro di rieducazione funzionale dell’Ospedale Maria Adelaide è stato trasferito altrove e da quasi dieci anni il luogo che lo ospitava inizialmente è stato lasciato cadere in rovina, come si può vedere dal tremendo stato in cui versano gli arredi e gli strumenti di lavoro, dalle vecchie protesi e sedie a rotelle lasciate lì, dai polverosi dossier e dagli archivi pieni.
Per la domenica della palme ho deciso di concedermi un giro a Torino, al Lingotto, dove era in programma il Festival dell’Oriente. Niente di eccezionale e nulla di nuovo sotto il sole. Uscendo dal padiglione ho notato che impazzava l’Holi Festival, proprio nel momento del lancio delle polveri. Non ho tergiversato e con il 135 ho fotografato a distanza di sicurezza; peccato che fossi in manuale con le impostazioni da interno buio, e ISO impostato a 1600. Sono riuscito a scattare 7 foto completamente bianche, o quasi. Ma non mi sono perso d’animo e ho aspettato un altro lancio colorato, sempre a distanza di sicurezza. Buona la prima della seconda serie. Ho applicato un filtro tipo Cross-Processing (si fa per dire), mi piaceva l’idea di desaturare i colori (troppo forti) e dare un tocco vintage all’immagine.
Fra i partecipanti alla massacrante Inferno Run di ieri mattina a Prato Nevoso spiccava il nome di Marina Graziani, Ex Velina di Striscia la Notizia per tre anni, dal 1997 al 1999. Lei è un’appassionata di corsa e già la sera precedente si era presentata alla partenza della Sunset Running (anche questa in mezzo alla neve). Nonostante fosse circondata da curiosi e fotografi sono comunque riuscito a scattarle una foto prima della partenza della sua batteria. Doveroso. :-)