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Sprazzi
POSTED ON 12 Dic 2020 IN Portrait

Sprazzi /01Sprazzi /02

Talvolta mi capita di fare un salto indietro nel tempo, è uno dei grandi meriti della fotografia. E trafficando nel mio archivio ho recuperato questi due ritratti risalenti al PhotoShow milanese del 2013. Sono fotografie scattate con il mitico 135 F/2 (spero vivamente che la Canon faccia presto una versione RF) a tuttaapertura. E niente, mi piacevano questo sorriso enigmatico e questo gioco di colori.

Il ricordo di una certa immagine non è che il rimpianto di un certo istante.
– Marcel Proust

Uchisar Kalesi
POSTED ON 11 Dic 2020 IN Landmark, Landscape

Uchisar Kalesi

Kalesi nella lingua locale (il cappadociano?) significa castello e questo è il celebre castello di Uchisar. L’avevo già notato il giorno prima dalla mongolfiera e appena sceso a terra avevo puntato la mia bussola proprio su Uchisar. E’ un castello davvero molto particolare in quanto interamente di tufo e completamente naturale. Uchisar è un po’ la Matera Turca, se mi permettete il paragone. Purtroppo non siamo riusciti ad entrare, a Gennaio la piccola città della Cappadocia vive la stessa trasformazione di Rimini e locali, musei e attrazioni turistiche sono chiusi. Ma comunque la bellezza è tutta nella vista (ricorda vagamente Porto Maurizio, ma questa la capiranno solo i Ciantafurche): e infatti abbiamo incontrato la giornata più nebbiosa degli ultimi 150 anni. Ma per un momento, velocissimo, la nebbia è scesa. E ho scattato una foto ricordo senza timore reverenziale.

Sunset in the fog in Uchisar
POSTED ON 10 Dic 2020 IN Landscape

Sunset in the fog in Uchisar

Over the limit
POSTED ON 9 Dic 2020 IN Landscape

Over the limit

Mystic Uchisar
POSTED ON 9 Dic 2020 IN Landscape

Mystic Uchisar

Silhouette in deep blue
POSTED ON 30 Nov 2020 IN Landscape

Silhouette in deep blue

Wall-E
POSTED ON 28 Nov 2020 IN Landscape

Wall-E

Sulla strada che porta a Uchisar la nebbia era clamorosa e non si vedeva a un palmo dal naso. Magari il panorama sarebbe anche stato interessante con il sole. Ma quel giorno no. E poi c’era questo simpatico oggetto, una specie di binocolo a pagamento per osservare il mondo; ne ho visti tantissimi, in tutti i posti panoramici del mondo, ma come quello davvero mai. E ho subito notato una somiglianza con Wall-E, il simpatico robot della Disney/Pixar. Sono stato costretto, ho dovuto fotografare. Chissà se il nostro simpatico amico è ancora al suo posto. Se qualcuno potesse controllare sarei contento di sapere che sta bene.

Quel che rimane di Istanbul
POSTED ON 27 Nov 2020 IN City & Architecture

Istanbul /R /02

Ovviamente il titolo è inteso in senso fotografico. Questo foto sono un pot-pourri di due giorni nella capitale morale della Turchia, l’incrocio delle razze e degli uomini; sono ammantate di un velo malinconico, di ricordi, di storie del passato, del tempo che non torna, di una gioventù spensierata. Forse sto esagerando, d’altronde non sono passati nemmeno 7 anni, ma qui voglio raccontare la mia storia, non è una vetrina, e voglio pubblicare quello che osserva e memorizza la mia macchina fotografica. E Istanbul non si può dimenticare.

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Cisterna Basilica (Yerebatan Sarnıcı)
POSTED ON 27 Nov 2020 IN Landmark

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La cisterna basilica è uno dei monumenti più importanti di Istanbul. Fu fatta costruire dall’imperatore Giustiniano nel 532. E’ uno spazio sotterraneo enorme di circa 140 metri per 70, in cui trovano spazio dodici file di 28 colonne alte 9 metri e distanti l’una dall’altra quasi 5 metri. I capitelli sono un misto tra gli stili ionico e corinzio, con rare eccezioni di dorico e di colonne non decorate. La stragrande maggioranza del materiale è di recupero, addirittura la base di una delle colonne è una enorme testa di medusa proveniente probabilmente da un arco monumentale del foro di Costantino. E che io non sono riuscito a fotografare, non l’ho trovata. La cisterna è totalmente è prevedibilmente buia, illuminata da qualche faretto, e fotografare (senza treppiede) è un’impresa. Tutte le foto sono scattate a 3200 iso e, purtroppo, a tuttaapertura. Ho lasciato anche un’immagine bruttissima che ho scattato ai pesci che vivono nell’acqua bassa della cisterna: 6400 iso, 1/20 e si vede. Ma quando si racconta talvolta è necessario chiudere un occhio sulla qualità.

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Fly in the dream
POSTED ON 27 Nov 2020 IN Landscape, Sport

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Quando abbiamo progettato in viaggio in Turchia il focus era semplice e lineare: andare in Cappadocia e volare in mongolfiera. Perché già da qualche anno mi intrigava l’idea e volevo fotografare gli splendidi scenari che avevo ammirato mille volte nelle foto sparpagliate in rete. Siamo andati in Inverno, a Gennaio, e faceva un freddo clamoroso. Andare in Inverno porta vantaggi e svantaggi, ma pesando le varie componenti io consiglierei di andare in Inverno e sono contento di aver scelto Gennaio. Perché se è vero che il numero delle mongolfiere è inferiore (in estate si possono vedere nel cielo sino a 100 mongolfiere, nella brutta stagione difficilmente si arriva a 50) e quindi lo spettacolo da quel punto di vista non è al massimo, d’altrocanto c’è la possibilità di alzarsi nettamente dopo (si parte prima dell’alba), i costi un pochino scendono (non troppo) e il panorama, con il gelo, diventa fiabesco. Noi siamo stati fortunati perché abbiamo trovato un cielo sereno e la nebbia a terra tipica del periodo che ha reso l’atmosfera davvero magica. E’ stato il mio primo volo e quel giorno ho sfatato un mito: la mongolfiera non è adrenalinica come pensavo, anzi, è rilassante. Si viene cullati dall’aria e ci si dondola in tutta serenità nel cielo. In Cappadocia poi il cesto è davvero enorme rispetto alla versione europea (le più piccole possono portare sino a 24 persone) e di conseguenza anche molto stabile, questo accentua nettamente l’idea di pace e tranquillità. Avevo già pubblicato due immagini in passato e oggi concludo con il resto del reportage. E’ una cosa che andava fatta; scusate il ritardo.

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Le mongolfiere, con il loro vagare nel cielo, portano più a un destino che a una destinazione.
– Fabrizio Caramagna

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Grande Bazar d’Istanbul
POSTED ON 26 Nov 2020 IN Reportage, Street

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Ho scattato queste foto al Grande Bazar d’Istanbul, un mercato incredibile e variopinto. E’ uno dei mercati coperti più grandi e antichi del mondo con 61 strade coperte e oltre 4.000 negozi che attirano ogni giorno tra 250.000 e 400.000 visitatori. Purtroppo la nostra visita è durata un battito di ciglia, giusto il tempo per capire e comprendere la quantità di persone che transitano giornalmente per questi corridori e per ammirare i colori e i sapori del bazar. Ricordo di aver assaggiato un terribile dolce (davvero troppo dolce) al miele. Ma il mio animo ligure ha prevalso e non ho comprato nulla. :-(

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Istanbul Istanbul
POSTED ON 26 Nov 2020 IN Street

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Un vago riferimento, sui social, alla Cappadocia mi ha fatto tornare in mente la mia meravigliosa vacanza in Turchia del 2014. E adesso sono qui che ascolto Istanbul dei Litfiba e post-produco foto di quasi 7 anni fa. Perché alla Turchia devo ancora qualcosa dal punto di vista fotografico, per motivi di confusione e lieti eventi non ero riuscito a dedicare troppo tempo a quella incredibile esperienza. Ho scoperto che qualcosa di buono ero riuscito a combinare, nonostante l’assurdità di quei giorni. E sono giorni che ricordo ancora con immenso piacere (e colgo l’occasione per salutare i miei improvvisati compagni di viaggio dell’epoca). Questa è la versione street di quella vacanza, sono le foto che ho scattato girando a piedi per Istanbul nei primi due giorni. Davvero incrocio delle razze e dei popoli. Ma non è finita qui. :-)

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Il mio volto nel fango di Istanbul
Istanbul Istanbul baluardo sacro per
L’incrocio delle razze degli uomini brucerà
Istanbul, Istanbul
Forze oscure in Istanbul
– Litfiba

Alix
POSTED ON 28 Mar 2020 IN Portrait

Alix

Federica -Silver-
POSTED ON 1 Feb 2020 IN Portrait

Federica [Silver] #02

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Riccardo, posso piangere un po’?
POSTED ON 17 Dic 2019 IN Portrait

Riccardo #01

Sai che non pensavo di volerti così bene? Sono quasi 48 ore, e continuo a piangere dentro. E anche fuori. E non riesco a smettere. Non mi sono ancora reso conto di quanto è successo, eppure mi manchi già tantissimo. E’ tutto un insieme di ricordi, ho ascoltato il tuo ultimo vocale almeno 50 volte. E no, non ci vedremo il 21 gennaio purtroppo. In questi 13 anni di amicizia non ci siamo visti molto, ma tutte le volte è sempre stato divertente: eravamo amici veri, quelli che si vogliono bene e che nonostante la distanza rimangono in contatto, fosse solo per due parole su messenger. E mi ricordo la spiaggia di Bergeggi, i Barcamp, il capodanno a Montecarlo, il mio matrimonio con la poesia di Benni, i porri, la bagnacauda, il tuo compleanno a Ventimiglia (che sfacchinata, ma non potevo mancare) e infine il Montecarlo Film Festival nel quale abbiamo anche lavorato insieme. Che tristezza Rick. Piango ancora un po’, giovedì ti saluterò per l’ultima volta nella tua Monaco e poi basta perchè tu non avresti voluto tutte queste lacrime. Vorrei scrivere mille cose, ma non ci riesco. Mi rimarrà il tuo sorriso, la tua allegria contagiosa, la voglia di cazzeggio, quella tua cadenza milanese, ma soprattutto il ricordo di un amico importante. Grazie di tutto Rick, mi mancherai tantissimo. :-(

Riccardo #02Riccardo #03

(Mala) Fede [Fade to Black]
POSTED ON 2 Feb 2019 IN Portrait

(Mala) Fede

Marina (Automotive) (Reprise)
POSTED ON 14 Apr 2018 IN Portrait

Marina (Automotive) #02

Questa serie di foto arriva dal passato, dall’estate 2012. Zona Nord di Torino, un carrozzeria di quelle un po’ potenti, una modella bellissima. E condizioni di luce impegnative, e un fotografo un po’ incapace ma che cercava di migliorare. Non avevo mai pubblicato queste foto, ma nei giorni scorsi ho visto una foto recente di Marina (sempre bellissima) e ho deciso di fare un salto indietro nel tempo. E forse qualcosa di interessante sono riuscito a salvare; devo ammettere che oggi farei tutto completamente diverso e decisamente meno tuning, meno tipo calendario camionisti.

Marina (Automotive) #03Marina (Automotive) #04

Marina (automotive)
POSTED ON 14 Apr 2018 IN Portrait

Marina (Automotive) #01

Tired. Back home.
POSTED ON 21 Feb 2018 IN Street

Tired. Back home.

Hellesylt
POSTED ON 20 Feb 2018 IN Landscape

Hellesylt

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