Così come spaventano, le vite sconosciute sono le sole alla quali possiamo chiedere la verità.
– Davide Grittani – La bambina dagli occhi d’oliva (Arkadia Editore, collana SideKar)
Il giardino Ermetico/Esoterico del Senatore Giovan Battista Borrelli è un luogo incantevole, fuori dal mondo. Si trova sulla collina di Mirabello a Boves, poco lontano da Cuneo, non è conosciuto, anzi, si trova fuori dalle rotte turistiche di massa. Eppure è davvero particolare, intriso di storia, di leggenda e di fantasia. Su questa collina si respira, si sente, un’aurea magica. Ci si arriva per una piccola strada sterrata, l’ingresso è un cancello in ferro battuto protetto da due cani guardiani di pietra (decapitati), al suo interno è possibile trovare una torre merlata, un casotto/belvedere, un obelisco, un castelletto gotico-moresco e un meraviglioso tempietto rotondo con la statua della dea Ragione. Il tempo, e qualche atto vandalico, stanno mettendo a dura prova la resistenza dell’opera del Senatore Borrelli ed è un peccato, perché la storia di questo giardino meriterebbe maggiore attenzione. Se capitate per caso dalle parti di via Rana a Boves non esitate a fare questa breve e facile escursione: il gioco vale decisamente la candela.
La Casa delle Bambole è una villa abbandonata, a poca distanza da Cuneo. Ha un aspetto decisamente spettrale. E’ stata lasciata al suo destino da pochi anni, ma nell’ultimo periodo i vandali sono riusciti a distruggerla quasi completamente: in piedi non è rimasto praticamente più nulla. Quando si arriva all’entrata la vista è agghiacciante, stile villa dei fantasmi.
Ho scattato tutto quel che potevo velocemente, forse troppo, e sono uscito in tempo record: quel misto di paura e adrenalina tipico di certe esplorazioni urbane era arrivato al mio limite consentito. Se le notizie che mi arrivano sono vere la casa adesso è all’asta; spero si possa trovare in tempi brevi un nuovo proprietario che riesca a portare a nuova vita questa bellissima villa che, allo stato attuale delle cose, è in piena decadenza. Ed è un vero peccato.
Questo è il Santuario della Madonna dei Boschi a Boves e questa è la mia prima cronosfida. La cronosfida è una gara contro il tempo e contro se stessi. Si sceglie luogo e lente. Si può fare un giretto perlustrativo di qualche minuto e poi parte il cronometro. In quindici minuti si devono portare a casa almeno tre immagini di qualità; in caso contrario la sfida è persa. Per la prima vera cronosfida ho scelto un obbiettivo semplice, almeno così pensavo. Riuscire a scattare qualcosa di interessante al Santuario di Boves non è stato affatto facile; mi sono arrampicato sugli specchi, ho tirato fuori le unghie per non cadere, ma credo che alla fine io possa dire di aver vinto la sfida. Questo tipo di gara non è farina del mio sacco, ma una mia versione riveduta e corretta dell’originale cronosfida dell’amico MaranzaMax. E onore al merito.
RULES:
Choose camera, lens and location.
Have a few minutes walk around and then no more than 15 minutes to shoot 3 good pictures.
It’s a lot of fun, a challenge against yourself and the clock.
added rule #1 – shoot as much as you like, just keep the best three.
added rule #2 – if you don’t take 3 good pictures, the challenge is lost.