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Giro [a Montezemolo]
POSTED ON 23 Mag 2012 IN Sport

Giro [a Montezemolo] - 01Giro [a Montezemolo] - 02

Fotografare il ciclismo e una delle attività più assurde nel quale un fotografo possa imbattersi. Certo, puoi rischiare vita e attrezzatura al seguito degli atleti seduto ‘comodamente’ sul sedile posteriore di una moto oppure, come il sottoscritto, puoi piazzarti a bordo strada e aspettare il passaggio degli atleti. Bisogna arrivare sul posto decisamente prima (gli orari di passaggio non sono quasi mai rispettati) e munirsi di pazienza. Trovare una posizione ottimale. Poi iniziano a passare le moto e le ammiraglie: ecco il momento è giunto. Hai tempo pochissimi secondi per riuscire a trovare almeno una foto decente. Se la strada è in salita il tempo a disposizione aumenta leggermente, ma poca roba: la speranza è trovare il gruppo sgranato. Se invece si tratta di un tratto (scusate il gioco di parole) pianeggiante il gruppo è quasi sempre compatto e la velocità intorno ai 50 km/h. Io ho aspettato l’arrivo dei ciclisti sull’unico punto in salita e ho avuto la fortuna di trovare due fuggitivi (l’italiano Failli e il belga Keiser), quindi il gruppo compatto. Ho scattato a raffica e sono riuscito a ‘portare a casa’ qualche foto decente (tutte, o quasi, uguali). Evviva il ciclismo, evviva il giro d’Italia.

Corsa Rosa
POSTED ON 22 Mag 2012 IN Details, Sport

Corsa Rosa

In questi giorni le strade italiane sono percorse dalla carovana festante del Giro D’Italia. Fra le tappe della prima parte (quella dedicata ai velocisti) spiccava (per la sua brevità) la Savona-Cervere che, guarda caso, transitava proprio da Mondovì. Ho deciso quindi di dedicare qualche ora del pomeriggio alla corsa rosa e sono salito sull’unica asperità della giornata: il colle di Cadibona. L’attesa è stata lunghissima e noiosa. Esiste uno sport più noioso del ciclismo? Prima del passaggio degli atleti ho contato qualcosa come 30 furgoni che, a tutto volume, vendevano il kit del giro: maglietta, cappellino, braccialetti di gomma e altre amenità a 10 euro. Snervante. Sulla piazza di Montezemolo, dove arrivava il Gran Premio della Montagna, faceva bella mostra di se una bicicletta interamente di legno con cappellino rosa dedicato al Giro D’Italia. Non ho resisto alla tentazione.

Mongolfiere a Mondovì [Epifania] – 05
POSTED ON 13 Gen 2012 IN Sport

Mongolfiere a Mondovì [Epifania] - 05

Questa foto chiude la settimana dedicata alle mongolfiere monregalesi. La scelta non è casuale, i motivi sono diversi. E’ la mia preferita. E’ al tramonto. E’ l’ultima foto che ho scattato, ma davvero l’ultima. Stavo tornando verso casa quando ho visto il pallone nero (forse il mio preferito) che lentamente cercava di atterrare. Ho fatto una pericolosa inversione a U, mi sono infilato in una stretta strada di campagna (sterrata) e sono riuscito a scattare prima che la mongolfiera si nascondesse dietro gli alberi. Però adesso basta, un paio di giorni di riposo e si cambiano registro e soggetti. :)

Mongolfiere a Mondovì [Epifania] – 04
POSTED ON 12 Gen 2012 IN Sport

Mongolfiere a Mondovì [Epifania] - 04

Mongolfiere a Mondovì [Epifania] – 03
POSTED ON 11 Gen 2012 IN Sport

Mongolfiere a Mondovì [Epifania] - 03

Con questo post provo un esperimento ‘mai tentato prima’. Se passate con il mouse sopra la foto apparirà, come per magia, l’immagine originale (in realtà è ridimensionata e tagliata sui bordi). E’ una tecnica, anzi un’idea, ispirata dal photoblog Chromasia di David J. Nightingale. Perché questo? Non voglio certo dimostrare di essere bravo ad utilizzare PhotoShop, anzi, corro il rischio di passare per incapace nel fotoritocco per alcuni e incapace come fotografo per altri. Voglio semplicemente far comprendere agli ultimi moralisti della fotografia che una post-produzione non eccessiva e non invadente può trasformare una foto piatta in qualcosa di almeno interessante. In questo caso lo scatto originale è quasi morto, ha il cielo grigio e colori slavati; con un aumento del contrasto (specialmente nelle zona d’ombra) e una maggiore saturazione si riesce ad ottenere un’immagine più viva, più intensa, anche più reale (in alcuni casi) senza stravolgere il contenuto ed il messaggio dell’immagine stessa. Questo è il mio pensiero (ma forse si era già capito). Vi ho convinto?

Mongolfiere a Mondovì [Epifania] – 02
POSTED ON 10 Gen 2012 IN Sport

Mongofiere a Mondovì [Epifania] - 02

Come promesso (e minacciato) continuo con la pubblicazione delle foto relative al raduno dell’Epifania. Parliamo di mongolfiere ovviamente. Ho deciso di pubblicarne una al giorno (e domani giorno speciale); voglio diventare uno stillicida.

Mongolfiere a Mondovì [Epifania] – 01
POSTED ON 9 Gen 2012 IN Sport

Mongofiere a Mondovì [Epifania] - 01

In questo lungo e particolare fine settimana si è svolto a Mondovì il tradizionale raduno aerostatico dell’Epifania. Siamo arrivati alla 24esima edizione, non male. Ho deciso di assistere ai voli di sabato e ovviamente ho scelto la giornata peggiore dal punto di vista fotografico: niente sole, niente cielo azzurro ma tanto grigio. Mi sono comunque emozionato: assistere alla partenza di 34 mongolfiere (provenienti da tutta Europa) non capita tutti i giorni e lo spettacolo di colori è stato straordinario. Non voglio addentrarmi nei particolari tecnici della manifestazione (non è il mio compito) ma ho deciso di dedicare questa settimana alla mongolfiere monregalesi. Stay tuned.

Kitesurfer and Parasio
POSTED ON 21 Dic 2011 IN Sport

KiteSurfer and Parasio

Questa foto è gemella di un’immagine che ho pubblicato nello scorso autunno. Si tratta di una serie dedicata al KiteSurf, serie che ovviamente ho deciso di non terminare. Al momento. Di questa foto mi piace il Parasio sullo sfondo: un Parasio cupo e drammatico, dominato da un cielo particolare, che regala uno sfondo tipico e da cartolina. Pure troppo da cartolina. E faceva un freddo drammatico.

Sky Trial
POSTED ON 3 Nov 2011 IN Sport

Sky Trial

Qualche tempo fa (settembre) ho assistito ad un’esibizione di Trial a Villanova di Mondovì. Ero il fotografo ‘ufficioso’ e quindi ho avuto la possibilità di muovermi liberamente fra gli ostacoli del percorso. E’ stato un vero e proprio massacro. Fotografare una prova del genere in mezzo ai palazzi è stato frustrante; non sono riuscito ad ottenere una sola foto pulita. L’organizzazione invece è rimasta soddisfatta perché nelle foto si vedono il pubblico e la città (una chiesa, abitazioni, un paio di negozi, le macchine parcheggiate); e pensare che io per tutto il tempo dell’esibizione ho cercato di isolare i motociclisti dallo sfondo. Una solo foto mi piace. Questa. E per ottenerla mi sono visto costretto ad andare giù pesante di timbro clone: da dentro al tubo di cemento ho fatto sparire un palazzo. :) Mi sembra comunque di aver ottenuto un buon risultato.

…alloa mi veddo o mâ
POSTED ON 8 Giu 2011 IN Sport

…alloa mi veddo o mâ

Il mare di Genova l’ho sempre dato per scontato, ma per capirlo sono dovuto andarmene: nel 1990 sono partito per il servizio militare e ho vissuto per dieci mesi in due grandi città senza mare. Vivere in posti completamente circondati dalla terraferma mi dava una specie di oppressione. La mancanza di un margine, un bordo, un luogo dove tutto finisce e comincia lo spazio aperto dove potersi perdere senza nulla che ostacoli lo sguardo, mi teneva prigioniero di una sottile inquietudine. Ci ho messo un po’ a realizzarlo, ma alla fine ho capito: il mare lo senti, anche se non abiti sulla spiaggia, anche se non lo vedi tutti i giorni. Semplicemente sai che c’è, che è lì, e che ti aspetta. Il mare di Genova non è facile: molti accessi sono preclusi dal porto, dagli stabilimenti balneari, dalle passeggiate. Anche dove si riesce a raggiungere l’acqua, si paga un prezzo fatto di scalette, scogli taglienti, pietre scivolose. Ma non è importante bagnarsi i piedi: il mare ti entra negli occhi anche sulle alture, in qualche scorcio di strada inaspettato, o dalle finestre degli uffici dei piani più alti; ti entra nel naso quando soffia lo Scirocco e tutta la città odora di sale e di umido; ti si attacca alla pelle nelle giornate di maccaia. Non faccio mai il bagno nel mare di Genova: non è fatto per quello, non è quel mare lì; il mare di Genova riempie uno spazio con l’odore, la luce, il movimento. Il mare di Genova è fatto per farci il bagno con l’anima, non con il corpo.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Andrea Beggi.

Balon (Balùn)
POSTED ON 4 Apr 2011 IN Sport

Paolo DannaBruno Campagno

Il pallone elastico (da qualche anno pallapugno) è uno sport regionale che si pratica in Piemonte e Liguria. E’ molto seguito e durante le partite del campionato italiano (che si svolge dal 1912) il pubblico è sempre molto numeroso. Sabato scorso, allo sferisterio (si chiama così il campo da gioco) di Madonna del Pasco (Mondovì) si disputava la SuperCoppa Italiana fra i campioni d’Italia della Pro Paschese guidati da Paolo Danna e la Canalese del giovane Bruno Campagno. Non potevo lasciarmi sfuggire l’occasione. Putroppo la pallapugno non è certo uno sport esaltante dal punto di vista fotografico e quindi mi sono limitato a riprendere i capitani durante la battuta. Non sono riuscito a seguire tutta la partita che in realtà non è stata molto combattuta e nemmeno ben giocata (questo a sentire i commenti degli spalti). Esperimento decisamente fallito.

Kitesurfer in the golden
POSTED ON 15 Nov 2010 IN Sport

Kitesurfer in the golden

Forse domenica. Il cielo è frastagliato e sulla spiaggia il vento è fortissimo. Il mare è agitato, rumoroso, nervoso. La sabbia si alza a folate e costringe a stringere gli occhi, costringe a riparare con le mani. E’ autunno ma sembra che l’inverno abbia già preso posizione. Si gela, mi stringo nella giacca. In acqua, freddissima, uomini (e donne) cercano di controllare il loro aquilone. I windsurf sono quasi spariti, sono merce rara. Sulla riva un solo uomo: cerca di entrare in acqua ma il vento si ribella e stragonfia la vela. E’ terribilmente complicato, difficile, faticoso.

(hot-air) Balloon in the blue sky
POSTED ON 12 Nov 2010 IN Sport

(hot-air) Balloon in the blue sky

Mondovì è la capitale italiana delle mongolfiere e non di rado capita di vederle volare nel cielo. Questa mattina, complice la splendida giornata (estate di San Martino), il cielo era costellato di palloni aerostatici. Non ho perso tempo, ho aspettato una buona composizione ed ho scattato. ISO 50.

Una vela solitaria
POSTED ON 18 Ott 2010 IN Sport

Vela solitaria

Fino a domani. Lo ripeto come se tornassi poi davvero. Invece sono già così lontano. Il mondo è ogni cosa? Magari no, ma devo cercare ancora. Certi giorni invece è come una febbre che ti ustiona fino al punto di non lasciarti nemmeno respirare. Resto ad osservare la scia che mi lascio dietro, l’andatura aggraziata dei grandi pesci che ogni tanto mi tengono compagnia. E mi trovo solo, faccia a faccia col mare a rinnegare anche la sirena di libertà che m’ha condotto fino a qui. Poi la febbre passa, il cielo assume un volto disteso e, con l’amaro amore d’un addio, pronuncio il tuo nome perché domani avrò toccato colle dita il fondo di questa mia libertà. Avrò smesso di rovistarci dentro e saprò cosa andavo cercando, a cosa ho rinunciato per inseguire quest’idea. Ma la notte, mentre scrivo gli appunti di viaggio e controllo la rotta, sento il peso delle stelle su di me, sembrano i tuoi occhi che piangono. E se mutassi la rotta? Se tornassi lasciandomi andare a questa spezia di te che mi porta con la mente così indietro? Se, quanti se, quasi a rovesciare una goccia dietro l’altra del senso di questo mare così profondo, fino a vederci riflessi i nostri corpi ancora abbracciati.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Hermans J.I..

Non te lo dico. E’ una sorpresa.
POSTED ON 16 Ott 2010 IN Sport

Non te lo dico. E' una sorpresa.

“Allora, che te ne pare?” Chiese lui con un piccolo sorriso, ma lo sguardo euforico di soddisfazione.

Lei, distinguendo il faro in lontananza, respirò a pieni polmoni e sorrise anche lei di un piccolo sorriso. Sapeva bene che lui aveva un debole per i fari e tutto l’immaginario romantico correlato. Ma poi quale immaginario, capirai, stare rinchiuso dentro una torre. “Macché rinchiuso! Piuttosto, sai come passerei il tempo lì dentro?” Morbidamente emerse dai ricordi la prima volta che lui le parlò delle sue passioni. “Con tanti libri!” “Ah beh!” aveva replicato lei, sorridendo di un piccolo sorriso e stropicciandosi delicatamente le mani, intirizzite dalla passeggiata di inizio autunno.
Ah beh!” Esclamò anche allora, attraversando con lo sguardo il prato verde e l’acqua argentea e il molo deserto e il cielo nuvoloso e il faro verde.

“Mi piace questo posto.” E sorrisero insieme di un sorriso più grande.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di Sara Taricani.

Vele D’Epoca 2010
POSTED ON 20 Set 2010 IN Sport

Vele D'Epoca 2010 - 01 [EXPLORED]

Fotografare le Vele D’Epoca è sempre impresa difficile. Ci devono essere le condizioni meteo di vento e mare adatte, ci devono essere nuvole scenografiche, ci vuole la posizione adatta (meglio in mare ovviamente). Quest’anno ho trovato un mare calmo, assenza di vento quasi totale e un cielo meraviglioso. E un capitano di vascello un po’ atipico. Le foto quindi sono un po’ piatte, da gita della domenica pomeriggio: le regate sono un’altra cosa. Qualcosa di positivo però è rimasto (anche un’esperienza con il 100-400 Canon) e sono riuscito anche ad entrare, per la prima volta, nella galleria ‘Explore‘ di Flickr: è comunque una piccola soddisfazione.

Vele D'Epoca 2010 - 02Vele D'Epoca 2010 - 03

JetSki Retouched #02
POSTED ON 16 Set 2010 IN Sport

JetSki - 08JetSky - 09

Ecco una piccola appendice al post di questa mattina. Altre due foto, ancora scattate dall’elicottero. Sono passati diversi anni da quel giorno ma ricordo ancora molto bene l’emozione di volare a pelo dell’acqua con le gambe a penzoloni. E ricordo il gesto con il dito che significava ‘ancora un giro’. Purtroppo all’epoca non avevo un tele molto performante ma devo confessare che queste foto mi piacciono molto: un buon obbiettivo aiuta ma l’occasione ed il momento aiutano ancora di più.

JetSki Retouched #01
POSTED ON 16 Set 2010 IN Sport

JetSki - 04

Queste foto sono vecchie di 5 anni: era il 25 Giugno 2005. Ho deciso di recuperarle, tornare alla versione orginale e aggiungere solo un po’ di contrasto.

Questo fine settimana è stato interamente dedicato alla fotografia. Come già detto ad Imperia c’era la terza tappa dell’European Jet Ski Championship ed io, come tutti gli appassionati, sono stato in prima fila per riprendere i bolidi del mare. Ho avuto anche la fortuna e l’incredibile emozione di un viaggetto in elicottero: legato con l’imbragatura, ho scattato alcune foto dall’alto. Pensavo di soffrire l’altezza e invece non ho avuto nessun tipo di problema, anzi… mi sono divertito non poco.

JetSki - 01JetSki - 02JetSki - 03

JetSki - 05JetSki - 06JetSki - 07

Mongolfiere su Mondovì
POSTED ON 13 Giu 2009 IN Landscape, Sport

Mongolfiere su Mondovì

Ciaspolating in ValCasotto
POSTED ON 12 Gen 2009 IN Sport

Ciaspolating in Valcasotto

Sono tornato sulla montagna. Era quasi un anno che non utilizzavo le ciaspole per una bella escursione nella neve fresca. Per ripartire ho scelto qualcosa di veramente elementare: 300 metri di dislivello, dal castello di Valcasotto alla stazione sciistica di Garessio 2000. Avrebbe dovuto essere una gita molto semplice, ma in realtà l’andata (soprattutto) è stata più dura del previsto: la neve era tantissima e ciaspolare in queste condizioni diventa davvero faticoso. Ma è stato bello, non fosse per la neve che mi entrava nelle scarpe. Necessità procurarsi al più presto un bel paio di ghette. :) Tornati al castello di Valcasotto (bello, non l’avevo mai visto) ci siamo concessi anche un assaggio di formaggi grazie alla formaggeria di Beppino Occelli. Davvero apprezzabile: Robiola di Mondovì, Raschera e Testun (il mio preferito, stagionato nelle foglie di castagna). Nel frattempo, visto il vuoto semantico, ho deciso di coniare un termine nuovo, innovativo, moderno: da oggi camminare nella neve fresca con le racchetta da neve (ciaspole) si definisce (come si evince dal titolo) CIASPOLATING. Ringrazio di cuore Samantha per essersi prestata come modella.

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