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Fly in the dream
POSTED ON 27 Nov 2020 IN Landscape, Sport

Fly in the dream /14

Quando abbiamo progettato in viaggio in Turchia il focus era semplice e lineare: andare in Cappadocia e volare in mongolfiera. Perché già da qualche anno mi intrigava l’idea e volevo fotografare gli splendidi scenari che avevo ammirato mille volte nelle foto sparpagliate in rete. Siamo andati in Inverno, a Gennaio, e faceva un freddo clamoroso. Andare in Inverno porta vantaggi e svantaggi, ma pesando le varie componenti io consiglierei di andare in Inverno e sono contento di aver scelto Gennaio. Perché se è vero che il numero delle mongolfiere è inferiore (in estate si possono vedere nel cielo sino a 100 mongolfiere, nella brutta stagione difficilmente si arriva a 50) e quindi lo spettacolo da quel punto di vista non è al massimo, d’altrocanto c’è la possibilità di alzarsi nettamente dopo (si parte prima dell’alba), i costi un pochino scendono (non troppo) e il panorama, con il gelo, diventa fiabesco. Noi siamo stati fortunati perché abbiamo trovato un cielo sereno e la nebbia a terra tipica del periodo che ha reso l’atmosfera davvero magica. E’ stato il mio primo volo e quel giorno ho sfatato un mito: la mongolfiera non è adrenalinica come pensavo, anzi, è rilassante. Si viene cullati dall’aria e ci si dondola in tutta serenità nel cielo. In Cappadocia poi il cesto è davvero enorme rispetto alla versione europea (le più piccole possono portare sino a 24 persone) e di conseguenza anche molto stabile, questo accentua nettamente l’idea di pace e tranquillità. Avevo già pubblicato due immagini in passato e oggi concludo con il resto del reportage. E’ una cosa che andava fatta; scusate il ritardo.

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Le mongolfiere, con il loro vagare nel cielo, portano più a un destino che a una destinazione.
– Fabrizio Caramagna

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#mondovìvola (last)
POSTED ON 12 Gen 2020 IN Reportage, Sport

#mondovìvola (reprise) #01

Non so come dirvelo, mi mancano le parole, ho un nodo in gola che mi blocca la tastiera. Credo che l’unico modo sia quello di andare dritto al punto, al nocciolo della questione, alla notizia: purtroppo questo è l’ultimo post dedicato al 32esimo raduno dell’Epifania. Sigh. Immagino le urla di traggedia, ma dovrete farvene una ragione: da domani non vedrete più foto di mongolfiere. Basta. Che forse hanno rotto i palloni, d’altronde ne ho pubblicato solo 45 questa settimana. Ma le mongolfiere a Mondovì volano tutto l’anno, nessuna disperazione. E ci vediamo nel 2021.

#mondovìvola (reprise) #02#mondovìvola (reprise) #04

#mondovìvola (reprise) #03#mondovìvola (reprise) #05#mondovìvola (reprise) #06

Crew (and captain)
POSTED ON 9 Gen 2020 IN Reportage, Sport

Crew and Captain #08

– Mi è successa una cosa incredibile: sono stato scelto per fare il capitano su una mongolfiera in un giro intorno al mondo.
– Sulle mongolfiere ci sono i capitani?
– Dalla serie tv Psych

Non lo so, non mi sono mai posto questa domanda. Esiste il capitano di una mongolfiera? Certo, c’è un pilota, è lui il vero capitano: colui che decide, che sceglie, insieme alle correnti, la direzione da seguire. Ma di certo dietro c’è tantissimo lavoro, c’è un gruppo, un equipaggio, una squadra; perchè fare il capitano è un mestiere difficile e c’è bisogno di aiuto e collaborazione.

Crew and Captain #04Crew and Captain #11

Crew and Captain #01Crew and Captain #02Crew and Captain #03

Crew and Captain #09Crew and Captain #10

Crew and Captain #05Crew and Captain #06Crew and Captain #07

Attack on the tower
POSTED ON 7 Gen 2020 IN Landmark, Sport

Attack on the tower

#mondovìvola
POSTED ON 5 Gen 2020 IN Sport

#mondovìvola

Le mongolfiere, con il loro vagare nel cielo, portano più a un destino che a una destinazione.
– Fabrizio Caramagna

Raduno dell’epifania 2020
POSTED ON 5 Gen 2020 IN Reportage, Sport

Mondovì Vola #04

Il raduno dell’epifania è un appuntamento imperdibile dell’inverno monregalese. E tutti gli anni è sempre più bello, più intenso, più ammirato. Mi raccomando l’hashtag: #mondovìvola. Quest’anno ho avuto anche l’onore e l’onere di volare e ho aggiunto qualche foto dall’alto. Anzi, dall’altissimo, visto che la mia mongolfiera (quidata dal simpaticissimo Dave Tree) ha superato i 6000 piedi di altezza: avessi avuto un paracadute avrei potuto tentare l’impresa di lanciarmi dalla cesta. Quest’anno spicca il pallone di Van Gogh e visto dal vivo è ancora più bello di quanto si riesca a riprodurre in foto: sembra davvero il quadro del pittore fiammingo. Si tratta del celebre autoritratto con cappello di feltro e la mongolfiera ha due orecchie (nel quadro se ne vede solo una) ed è curioso perchè Van Gogh si mutilò proprio poco dopo la realizzazione del dipinto: realizzazione storica assolutamente corretta. Sono già stanco dopo la prima giornata di voli, ma domani si riparte e sarà la giornata clou. Rimanete sintonizzati.

Mondovì Vola #02Mondovì Vola #01

Mondovì Vola #03Mondovì Vola #05Mondovì Vola #07

Mondovì Vola #06Mondovì Vola #12

Mondovì Vola #13Mondovì Vola #14Mondovì Vola #15

Mondovì Vola #08Mondovì Vola #09Mondovì Vola #10Mondovì Vola #11

Raduno dell’Epifania 2019
POSTED ON 7 Gen 2019 IN Reportage, Sport

Raduno dell'Epifania #12

Devo ammettere che il concetto di mongolfiera inizia a suonarmi strano. Al primo raduno il mio sguardo era allucinato, come un bambino la mattina di Natale, ed è la stessa emozione che ho letto negli occhi di mia sorella al suo primo evento del genere. Questa mattina mi sembrava di essere nella normalità più assoluta, quasi una routine e quando la meraviglia diventa fisiologica è davvero un passo importante: non sapevo cosa fotografare perché tutto mi dava l’impressione del già visto. Cartoline e tramonti, invece erano mongolfiere (alcune anche davvero particolari) che si gonfiavano e danzavano nel cielo: e non è roba di tutti giorni. Dal punto di vista fotografico non ho avuto fortuna: tempo splendido, ma cielo troppo limpido (nuvole scenografiche nemmeno l’ombra) e correnti in direzione Cuneo, quindi niente foto a ridosso di Mondovì. Mi sono dedicato soprattutto al gonfiaggio e alla storia a terra privilegiando alcuni aspetti della vita da mongolfiera che trovo interessanti: quando si riesce ad entrare dentro al pallone e si possono scattare foto dalla gola i risultati sono sempre importanti. Ho scattato con almeno 4 obbiettivi diversi utilizzando il 70/200 moltiplicato (1.4x) e muovendomi in assoluta libertà in piazza Europa: la quantità di gente presente al raduno (il 31esimo) è stata davvero impressionante. Successo che definire clamoroso è riduttivo. Ho scelto 25 foto, non sono completamente soddisfatto delle scelte artistiche, ma la qualità tecnica mi sembra buon livello. Al prossimo anno.

Raduno dell'Epifania #11Raduno dell'Epifania #13Raduno dell'Epifania #14

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Raduno dell'Epifania #25Raduno dell'Epifania #24Raduno dell'Epifania #23

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Raduno dell'Epifania #03Raduno dell'Epifania #04Raduno dell'Epifania #05

La sensazione che provo? Quella di galleggiare nell’aria. Ma soprattutto, l’emozione di riuscire a sfruttare il vento, che non si vede: è come se fossi una nuvola, che può salire e scendere nel cielo.
– John Aimo

Raduno dell'Epifania #07Raduno dell'Epifania #09Raduno dell'Epifania #10

Raduno dell'Epifania #22Raduno dell'Epifania #21Raduno dell'Epifania #19

Spring Splash 2018
POSTED ON 6 Apr 2018 IN Reportage, Sport

Spring Splash #28

Domenica scorsa (settimana molto difficile questa) si è tenuta a Prato Nevoso (CN) la 13esima edizione della Spring Splash. Praticamente una discesa ad alta velocità nella neve con piscina finale da saltare/sorvolare pena il bagno nell’acqua ghiacciata, ma davvero ghiacciata. Fattibile con gli sci, difficile con lo snowboard, praticamente impossibile con tutti gli altri mezzi. Ho fotografato da bordo piscina cercando di cogliere l’attimo, purtroppo all’ultimo discesista ho rischiato un po’ troppo e ho fatto il bagno: fortunatamente sono riuscito a salvare tutto senza grossi danni; sia benedetta la tropicalizzazione. Condizioni fotografiche molto difficili: sovraesposto sulla pista, sottoesposto in piscina, velocità folle con tempi di scatto di almeno 1/1000 per fermare l’attimo. Alla fine della giornata (decisamente divertente) ho selezionato 93 foto e ho deciso di pubblicarne ben 45. Spero non siano troppe.

Spring Splash #01Spring Splash #02Spring Splash #03Spring Splash #04

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Marina Graziani [Inferno Run]
POSTED ON 19 Mar 2018 IN Portrait, Sport

Marina G.

Fra i partecipanti alla massacrante Inferno Run di ieri mattina a Prato Nevoso spiccava il nome di Marina Graziani, Ex Velina di Striscia la Notizia per tre anni, dal 1997 al 1999. Lei è un’appassionata di corsa e già la sera precedente si era presentata alla partenza della Sunset Running (anche questa in mezzo alla neve). Nonostante fosse circondata da curiosi e fotografi sono comunque riuscito a scattarle una foto prima della partenza della sua batteria. Doveroso. :-)

Inferno Run (Prato Nevoso)
POSTED ON 19 Mar 2018 IN Reportage, Sport

Inferno Run #01

Fotografare la Inferno Run è stata un’impresa davvero ardua che ha messo a dura prova le mie capacità di resistenza agli agenti atmosferici. Il motto della manifestazione è Run like hell, ma dopo questa mattina mi sento di aggiungere anche Photograph like hell. Sono arrivato a Prato Nevoso dopo un viaggio difficile sotto la fioca, giunto alla partenza la situazione non presagiva niente di buono: neve forte, ghiacchiata, insistente, fastidiosa. E tanta musica rock di ottimo livello. Il maltempo non ha però fermato la macchina organizzativa e tantomeno gli atleti giunti numerosi nonostante le previsioni. Mi sono sistemato lungo il percorso e ho cercato di fotografare più ostacoli possibili: il filo spinato, il salto nella neve fresca, le corde con la campanella, i salti. E devo ammettere che nonostante il freddo e la fatica (ho percorso diversi tratti di corsa con scarpe da montagna e zaino) mi sono davvero divertito. La neve che scendeva dal cielo ha aggiunto quel pizzico di clima da tregenda che in una corsa di questo tipo può fare la differenza. Anche a livello di immagini. Fotografare nella neve in queste condizioni è difficile e l’esposimetro tende ad impazzire: si va a sensazione ed esperienza. Ho controllato che il tempo fosse sempre di almeno 1/400 (per evitare il mosso) e ho sovraesposto di uno stop per evitare che gli atleti rimanessero troppo sottoesposti (con le logiche conseguenze in fase di post). Ho salvato 320 foto (non sono poche) e queste sono le mie 24 preferite, la copertina è solo didascalica.

Inferno Run #03Inferno Run #02

Inferno Run #04Inferno Run #05Inferno Run #06

Inferno Run #07Inferno Run #08

Devo ringraziare la mia attrezzatura: il LowePro Flipside Trek BP 450 AW ha retto alla grandissima e nonostante due ore di neve incessante è arrivato a casa appena umido proteggendo il mio corredo fotografico al meglio. E anche la tropicalizzazione di mamma Canon ha fatto il suo sporco dovere: nonostante la macchina e l’obbiettivo fossero bagnati, e non poco, è bastato un colpo di straccio e tutto è tornato perfetto. Incredibile.

Inferno Run #10Inferno Run #11Inferno Run #12

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Camminare sul filo (letteralmente)
POSTED ON 27 Set 2017 IN Performing Arts, Sport

Vertigimn #01

Arte circense oppure sport. Non saprei come definire lo slacklining: sicuramente è un esercizio, molto impegnativo, di equilibrio. Loro, questi funamboli che camminano sul filo, lo definiscono uno sport e probabilmente hanno ragione da vendere. Mi sono capitati sotto tiro domenica scorsa in via Roma a Torino: sono Torino sul filo, un’associazione sportiva dilettantistica affiliata UISP e riconosciuta dal CONI. E’ stato un colpo di fulmine fotografico: mentre mia figlia si esercitava (e si divertiva) sulla slackline messa a disposizione dei bambini, io non ho perso tempo e mi sono avvicinato il più possibile per fotografare questi appassionati dell’equilibrio. Immancabile tutta apertura (a f/1.2) favorita dalla luce che iniziava a calare (ma comunque 50 ISO). Adesso mi piacerebbe tirare (si dice così?) una slackline fra la porta della sala e la maniglia dei pensili in cucina per fare un po’ di esercizio. :)

Vertigimn #04Vertigimn #02Vertigimn #03

Lo Slacklining è un esercizio di equilibrio e bilanciamento dinamico. Esso consiste nel camminare e fare ‘evoluzioni’ su una fettuccia in Nylon o poliestere larga tra 2,5 e 5 cm, tesa tra due punti. Questa disciplina, che per certi versi assomiglia all’arte del funambolismo, ne differisce per alcune fondamentali caratteristiche: non prevede l’uso del bilanciere e si cammina su una fettuccia piatta e spesso elastica, quindi dinamica, con molta oscillazione laterale. Non deriva dal mondo del Circo come si potrebbe immaginare, bensì dall’ambiente dell’Arrampicata. Gli scalatori della Yosemite Valley in California, negli anni ‘70 iniziarono ad allenare il loro Equilibrio in questo modo nei giorni di riposo. Lo Slacklining da allora è cresciuto e si è sempre più sviluppato diventando uno Sport indipendente con le sue varie discipline, fino ad avere un vero e proprio boom negli ultimi 10 anni, soprattutto negli Stati Uniti, in Brasile, e in Europa.

Raduno dell’Epifania 2017
POSTED ON 6 Gen 2017 IN Reportage, Sport

Raduno dell'Epifania #010

Quando questa mattina mi sono alzato e ho visto la colonnina di mercurio segnare 8 gradi sotto lo zero la tentazione di tornare sotto le coperte è stata davvero forte. Ma quest’anno non ho ancora avuto la possibilità di fotografare ed il raduno dell’Epifania di Mondovì, giunto alla 29esima edizione, era un’occasione troppo ghiotta per lasciarmela sfuggire. E poi volevo provare il fish-eye con le mongolfiere. Sono arrivato in Piazza Europa insieme ai primi partecipanti e sono quindi riuscito a fotografare le operazioni di gonfiaggio dei palloni: ho scattato un po’ di tutto (in totale 320 foto) e mi sono divertito molto con il mio occhio di pesce. Quest’anno la partecipazione è numerosa e colorata ed i soggetti interessanti sono davvero tantissimi: ovviamente su tutti spiccano la coppia di pinguini (dall’Inghilterra) e il coniglio (dalla lontana Svezia). Ho scelto 28 foto per spiegare al meglio quanto successo a Parco Europa (nome indovinato) questa mattina. Adesso torno per l’evento del pomeriggio. :-)

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VBC Mondovì – Pool Libertas Cantù 3-1
POSTED ON 5 Dic 2016 IN Sport

VBC Mondovì #005VBC Mondovì #011

La pallavolo è uno sport meraviglioso, ma difficilissimo da fotografare. La miscela fra velocità della palla e buio del palazzetto rende il compito del fotografo davvero arduo (ed in questo caso si può dire eccome che l’attrezzatura conta tantissimo). La palla dovrebbe essere ferma, ben definita e questo implica una velocità di scatto notevole che può variare da 1/500 in caso di palla lenta sino ad 1/1250 (ed oltre) in caso di schiacciata; considerando che la luminosità all’interno del PalaManera è scarsina, ho dovuto fotografare a tutta apertura (ovviamente) e con ISO altissimi (3200/6400). Mi sono piazzato dietro la linea di fondocampo e in prossimità della rete: data la poca, anzi nulla, esperienza nel settore ho cercato di non strafare e di dedicarmi quasi esclusivamente al gioco sottorete cercando di trovare i colpi migliori. Il risultato è sicuramente monotono e noioso, ma questo passa il convento; per migliorare ci sarà tempo. Ho selezionato 142 foto e ho deciso di pubblicarne 10 (ma avrebbero potuto essere di più); per essere la prima volta non è andata male, anche se in alcuni casi la grana è davvero evidente. Ma almeno la palla è ferma. ;-)

VBC Mondovì #014VBC Mondovì #035VBC Mondovì #051

VBC Mondovì #076VBC Mondovì #096

VBC Mondovì #105VBC Mondovì #125VBC Mondovì #128

Landandè Eco-Trail
POSTED ON 31 Ott 2016 IN Sport

Eco-Trail #111

Questa mattina mi sono dedicato allo sport. Si, certo, nel senso che ho fotografo un evento sportivo. :-) Il sentiero Landandè è un bellissimo percorso di 22 km che si snoda fra i comuni di Briaglia, Vicoforte e Niella Tanaro. Oggi è stato scenario di un faticosissimo eco-trail (dove eco dovrebbe stare per ecologico, ma non so per quale motivo io penso sempre ad economico) che ha visto protagonisti circa 200 podisti provenienti da tutto il mondo (forse esagero). Per fotografare gli atleti mi sono sistemato in un punto panoramico interessante, in discesa: volevo evidenziare la corsa, il movimento, e la salita mi avrebbe procurato un effetto slow-motion che volevo evitare. Ho impostato la macchina su AI SERVO in priorità di diaframmi a tuttaapertura: la luce era talmente tanta che sono riuscito a congelare il movimento anche a 100 iso senza problemi (tempi scatto sempre più veloci di 1/1000). Ho scattato quasi 1000 foto, tutte rigorosamente uguali fra di loro; ma d’altronde era il mio obbiettivo. Non pubblicherò tutte le immagini, ho scelto un piccolo campione rappresentativo. Se ti riconosci e commenti il post hai vinto una bambolina e la versione BIGSIZE della foto. ;-)

Eco-Trail #187Eco-Trail #155Eco-Trail #136

Eco-Trail #195Eco-Trail #204Eco-Trail #243Eco-Trail #268

Eco-Trail #270Eco-Trail #272Eco-Trail #275

E’ un sentiero percorribile a piedi, in mountain bike, a cavallo e con le ciaspole … in tutte le stagioni dell’anno e adattabile a tutte le “gambe”. E’ un circuito che collega tra loro attività ricettive, luoghi di produzione locali, eccellenze culturali e paesaggistiche nei comuni di Briaglia,Vicoforte e Niella Tanaro. Si snoda su un percorso di 22 km con un tempo di percorrenza di circa 6 ore ed un dislivello di 698 metri. E’ un’occasione per organizzare una vacanza unica tra natura, enogastronomia e cultura con le sue Cappelle, il Santuario Basilica Regina Montis Regalis di Vicoforte, il Percorso Napoleonico, i Dolmen e Menhir di Briaglia, la Chiesa di S. Teobaldo di Niella Tanaro con panorami mozzafiato in tutte le stagioni, immersi nella bellezza e tra la gente di questo territorio d’altre Langhe.

Chi non drifta…
POSTED ON 6 Giu 2016 IN Sport

Trike #05 PANTrike #04 PAN

Il sottotitolo potrebbe essere un ironico tentativi di panning. Nel week-end appena trascorso si é disputata a Mondovì la quarta tappa del campionato italiano di trike, organizzato dal Team Crazy Riders Drift Trike. Adesso spiegare cos’é un trike mi viene davvero difficile ma credo che dalle foto si possa capire: sono mezzi a tre ruote (tricicli) senza propulsione, ma che in discesa sfrecciano a velocità molto elevate. Si, hanno i freni (ma si usano poco). Mi sono piazzato nelle curve che da Mondoví Piazza portano a Carassone: al primo giro ho fotografato in modo classico cercando di congelare il movimento. Nulla di interessante, o quasi. Ho quindi deciso di provare con il panning, che probabilmente é l’unica tecnica da utilizzare per riuscire a immortalare degnamente i trike in velocità. Purtroppo il tracciato non mi ha aiutato molto (non sono riuscito a trovare una posizione decente) ed il livello delle foto è decisamente basso. Ecco le uniche 5 immagini che ho deciso di salvare. Mi toccherà riprovarci.

Trike #03Trike #02Trike #01

Fight for Pink (a Cuneo)
POSTED ON 29 Mag 2016 IN Sport

Fight for PinkLo Squalo

In occasione del passaggio del giro d’Italia a Cuneo ho collaborato con Enel Energia: in quanto Iger del Cuneese mi è stato chiesto di pubblicare sul mio account Instagram qualche immagine della corsa rosa in Piazza Galimberti. La fortuna non è stata dalla mia parte e ho beccato la classica giornata di pioggia primaverile: sarei rimasto volentieri nel letto ma quando il dovere chiama il fotografo risponde (se ha voglia). Ed ecco le due foto che ho scelto. Le critiche, che sarebbero più che giuste, in questo caso non sono consentite: avrei voluto vedere voi in piazza Galimberti sotto la pioggia battente.

Nonostante la pioggia, gli ombrelli, la folla, le persone davanti… nonostante tutto, grazie ad un po’ di esperienza, questo scatto che volevo e dovevo fare sono riuscito a portalo a casa. :-)
Color Run 2015
POSTED ON 18 Mag 2015 IN Sport

Color Run #14

Anche quest’anno ho partecipato alla Color Run, edizione Torino. Anche se io inizierei a definirla Walk, visto che di correre proprio non se ne parla.:-) Purtroppo lo scenario non è stato interessante come lo scorso anno (Parco del Valentino) e la manifestazione si è svolta in una zona desolata, arida e brulla nei dintorni del capoluogo. Poco male, i protagonisti della Color Run sono le persone e le persone ho deciso di fotografare. Ho scattato sempre con il 70/200 impostato a priorità di diaframmi a F/2.8. Volevo esaltare i visi ed i colori e sfuocare lo sfondo: direi che sono riuscito nell’impresa. Arrivato a caso sono andato di compressore: le polveri colorate sono anche naturali ma hanno la capacità di infilarsi ovunque, soprattutto su obbiettivo e corpo macchina. Ecco una prima piccola selezione delle mie preferite. Sono quasi tutte donne ma è una casualità :-). Enjoy.

Color Run #15Color Run #13Color Run #05

Color Run #01Color Run #02

Color Run #03Color Run #04Color Run #06

Color Run #07Color Run #08Color Run #09

Color Run #10Color Run #11Color Run #12

Le tracce del loro volo
POSTED ON 12 Gen 2013 IN Sport

Raduno dell'Epifania 2013 - 14

[…]
anche noi, anche noi
con gli occhi controvento al cielo
abbiamo cercato e perso
le tracce del loro volo
dentro le nuvole del pomeriggio
nei pomeriggi delle città
ma chissà dove é incominciato tutto
chissà
[…]

Raduno dell'Epifania 2013 - 12Raduno dell'Epifania 2013 - 15

Inflate the balloon
POSTED ON 11 Gen 2013 IN Sport

Raduno dell'Epifania 2013 - 13

Prima di volare le mongolfiere devono essere gonfiate. E’ un’operazione abbastanza lunga e ‘noiosa’. Prima vengono stese sul terreno e poi con un grosso ventilatore si riempiono d’aria attraverso la ‘gola’. A quel punto vengono sistemate, tirate e allungate per fare in modo che prendano la loro classica forma e quindi si inizia a mandare aria calda attraverso i bruciatori. La mongolfiera è pronta, si gonfia e comincia a salire verso l’alto. Il passo successivo è il volo.

La fiamma delle mongolfiere
POSTED ON 10 Gen 2013 IN Sport

Raduno dell'Epifania 2013 - 10Raduno dell'Epifania 2013 - 11

Da Wikipedia:

La mongolfiera è un aeromobile che utilizza aria calda, un gas più leggero dell’aria circostante, per ottenere la forza necessaria per sollevarsi da terra. Per la precisione non si tratta proprio di aria, ma dei gas della combustione del propano. Inizialmente il pallone mediante un ventilatore viene riempito di aria che poi viene sostituita dai prodotti della combustione.

Quando le mongolfiere sono in volo è sicuramente il momento più importante, il momento fondamentale da cogliere al volo: quando il pilota decide di aprire la valvola per accendere la combustione. E allora si vede la fiamma che scalda l’aria e permette alla mongolfiera di salire. E in queste due immagini sono proprio riuscito a trovare (con pazienza) il momento opportuno, il momento decisivo e a fotografare la fiamma. Ed è probabilmente l’unica via per differenziare le mongolfiere in volo.

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