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Urbex X’Mas
POSTED ON 24 Dic 2018 IN Details

Urbex X'Mas

Prosegue imperterrita, e senza soluzione di continuità, la tradizione del post natalizio. La foto di quest’anno è tipicamente urbex, scattata nel 2017 all’interno del titano caduto, alle porte di Torino. E’ stata scelta in modo automatico al momento del click: già sapevo che l’avrei utilizzata per il post tradizionale natalizio. Manca poco a mezzanotte e quindi termina anche il #whamageddon: Vi lascio alle note della mitica canzone degli Wham, ormai diventato un classico moderno, immancabile il 25 dicembre. E il mio più sincero augurio per un bellissimo e felice Natale.

XPro Circle
POSTED ON 5 Dic 2018 IN Details

XPro Circle

Tre bicchieri
POSTED ON 6 Nov 2018 IN Details

Tre Bicchieri #01Tre Bicchieri #02

Con queste 2 foto (ma anche altre)(che vedrete un’altra volta) ho partecipato (senza qualificarmi nelle 25 migliori) al concorso ‘Le Radici del Vino‘ organizzato dal Comizio Agrario di Mondovì e MondovìPhoto. Il focus del concorso era il Dogliani (che una volta veniva chiamato beatamente Dolcetto) e il suo territorio. L’idea mi è venuta grazie a Pinterest e originariamente avrei dovuto catturare il sole al tramonto che va a morire nel terzo bicchiere (quello con il vino rosso). Un romanticismo pacchiano ed esasperato che trovava la sua sublimazione nel sole che tramonta nel vino, simbolo della vita e dell’amore per la bevanda di Bacco (anche poeta!). Ma quando serve a me (che non fotografo tramonti) la nostra stella (che sa benissimo che non fotografo tramonti) ha pensato bene di eclissarsi per tre giorni consecutivi nelle nuvole verso le quattro del pomeriggio. Grazie. E quindi mi sono dovuto limitare a qualcosa di meno cafone e più prosaico. Sicuramente con il sole nel bicchiere avrei trionfato a mani basse, ma la sfortuna ci vede benissimo (questo ultimo pensiero è ironico). Sono due foto simili, ma scattate con 2 obbiettivi e una diversa apertura di diaframma: la prima con il 24/70 a 39mm e diaframma chiuso a f/11 per esaltare la nitidezza, la seconda con il 50 a diaframma completamente aperto e fuoco sull’ultimo bicchiere per evidenziare l’effetto sfuocato. Ho pulito lo sporco sui bicchieri in post produzione (dopo ogni scatto sbagliato bevevo un bicchiere e mi è servita una bottiglia intera per trovare la composizione giusta) e esaltato leggermente il rosso delle foglie. Io personalmente preferisco la versione sfuocata, ma è un vezzo quello di amare particolarmente la bassa nulla profondità di campo. Colgo l’occasione per ringraziare l’azienda vitivinicola Bricco del Cucù che mi ha permesso di fotografare nelle loro vigne. Gentilissimi (e producono un vino sublime).

Lancia Aurelia B24
POSTED ON 6 Nov 2018 IN Details

Lancia Aurelia B24

Quando si gira in urbex capita di imbattersi in garage abbandonati. Solitamente contengono topi morti, veleno per topi, mattoni, pezzi di legno, pneumatici e altra roba di indubbio valore. Qualche bottiglia di vino a basso costo. E poi invece, quasi per caso e senza nessuna aspettativa, capita di scoprire un piccolo gioiello dell’industria automobilistica italiana: una fantastica Lancia Aurelia B24 (disegnata dalla Pininfarina) in stato di totale decadenza. E immagino gli appassionati di auto d’epoca che vedendo questa foto avranno un tuffo al cuore: perché l’Aurelia B24 è considerata una tra le più belle autovetture mai costruite al mondo. E si rimane senza fiato e con qualche parola non riferibile.

Pelati Mutti
POSTED ON 7 Set 2018 IN Details

Pelati Mutti

Quando ho visto nella mia mente questa immagine sono rimasto come estasiato, in trance. E’ arrivata clamorosa, come un pugno nello stomaco, e mi ha svegliato dal torpore. Era l’immagine iconica che cercavo, una citazione importante, uno schiaffo potente alla noia, quasi fragoroso nel silenzio assoluto. Ho cercato la composizione come la immaginavo. Ho chiesto di poter scattare, tuttaapertura per lasciare solo l’immagine nuda. Mutti come Campbell nella mia testa. Un omaggio a uno degli artisti più controversi del secolo scorso; spero possa fargli piacere.

Bugatti Type 37A
POSTED ON 6 Ago 2018 IN Details

Bugatti #01

Nello scorso week-end è andata in scena la 5ª edizione di “Mondovì e Motori: week-end con le Vecchie Signore” organizzata in modo impeccabile (come sempre) dall’amico Mario Garbolino presidente del “CLAMS” (Club Langhe Auto Moto Storiche). Ho avuto la possibilità di compiere solo un paio di giri veloci e purtroppo mai in momenti interessanti (non ho visto le auto in movimento). Però mi sono innamorato di una splendida Bugatti Type 37A e ho deciso di dedicarle qualche minuto. Le foto delle automobili non sono di mio gradimento (noiose) e quindi ho scelto di riprendere qualche dettaglio con il 50 a tuttaapertura; riuscire a mettere a fuoco la scritta Bugatti dietro alla griglia è stata un’impresa. Non si comprende molto, ma credetemi sulla fiducia: era bellissima.

Bugatti #02Bugatti #03Bugatti #04

Blue Round
POSTED ON 27 Mar 2018 IN Details

Blue Round

Giorno della memoria
POSTED ON 27 Gen 2018 IN Details

Giorno della Memoria

« Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no. »
Angry X’Mas
POSTED ON 24 Dic 2017 IN Details

Angry X'Mas

Prosegue imperterrita, e senza soluzione di continuità, la tradizione del post natalizio. Quest’anno mi sono mosso per tempo: ho scattato la foto dedicata alla festa più importante della liturgia cattolica nella grotta di Babbo Natale, nell’incantevole paese di Ornavasso, a inizio dicembre. Quale posto migliore? Lungo il tragitto per raggiungere Babbo Natale (al freddo, al gelo e nell’umidità più assurda) c’erano dei piccoli anfratti e in uno di questi hanno attirato la mia attenzione alcuni simpatici animaletti somiglianti a piccoli gufi: praticamente uguali agli uccelli di Angry Birds, ma in versione natalizia. Questo è il motivo del titolo, non certo per via del mio umore attuale che invece tende al positivo. E il mio più sincero augurio per un bellissimo e felice Natale.

Sette gocce viola
POSTED ON 12 Giu 2017 IN Details

Sette gocce viola

Questa foto è il mio primo esperimento macro con gocce. Ero veramente curioso di capire come potessero riuscire le gocce a catturare i riflessi del fiore, ma alla fine ho capito che con un po’ di pazienza si può riuscire. Due cavalletti, un paio di plamp (una per il fiore, una per il filo d’erba), una slitta micrometrica per la macchinafoto e tanti scatti a diversa distanza per ottenere la foto con la giusta messa a fuoco. Alberto Ghizzi Panizza ha allestito il set, io mi sono divertito a muovere la slitta e ho premuto il pulsante di scatto ben 17 volte. Ho già messo nel carrello della spesa slitta micrometrica, plamp e siringa. Adesso la parte più difficile: riuscire a procurarsi la miracolosa acqua di Parma che permette la perfetta stabilità delle gocce sul filo d’erba. :-)

Papavero ON-OFF
POSTED ON 6 Giu 2017 IN Details

Papavero ONPapavero OFF

Portiamo il verde…
POSTED ON 5 Apr 2017 IN City & Architecture, Details

Portiamo il verde...

Un faretto e tre lampadine
POSTED ON 4 Feb 2017 IN Details

Un farettoTre Lampadine

Queste foto sono scattate a distanza di tempo ed in due capitali Europee diverse, rispettivamente Budapest ed Oslo. E questa voglia di sporgermi da una balcone per scattare una foto (nel caso di Budapest sul Danubio, ad Oslo sul mare del Nord) mi accompagna sempre. Nel mio archivio ne ho diverse decine di immagini del genere, ma trovo interessanti solo queste due. Forse dovrei smettere: almeno evito il rischio di cadute accidentali in acqua.

Il lato effimero
POSTED ON 10 Gen 2017 IN Details

Il lato effimero

Pensavo cose, non belle a dire il vero, ripercorrevo attimi, parole dette e taciute, emozioni. Poi mi sono ritrovata a non pensare più niente, persino la preoccupazione più ostinata è scivolata via, cadendo come l’orsacchiotto che avevo appoggiato distrattamente sul ripiano. Non si direbbe, ma anche la crisi ha il suo lato effimero e per un po’ ti lascia, fugge via chissà dove, e tu ti ritrovi in un silenzio strano, ma intimo e basta ascoltarsi respirare per intuire che si cresce faticosamente, ma inesorabilmente.

Foto di/Photo by Samuele Silva – Parole di/Words by Sara Taricani.

Delirium
POSTED ON 2 Gen 2017 IN Details

Delirium

Tutti gli anni, in questa data, pubblico una foto scattata fra l’inizio e la fine dell’anno. E’ una tradizione consolidata da queste parti. Ma quest’anno no. Quest’anno ho scelto, mio malgrado, una foto scattata a novembre, una foto che mi possa servire da promemoria. Un’immagine che possa ricordarmi di non commettere uno degli errori più classici e banali che un fotografo possa fare. Si, perchè il 31 dicembre ho scattato diverse foto, alcune anche (credo) interessanti. Purtroppo ho dimenticato di controllare le impostazioni, almeno quelle più rare (permettemi l’espressione): in effetti non mi capita mai di modificare la qualità delle immagini, ma venerdì scorso, per provare un servizio web, ho scattato una foto (una sola) alla risoluzione minima consentita dalla macchina fotografica: 720×480. E il giorno dopo ho premuto quasi 100 volte il pulsante di scatto senza ricordarmi di verificare la risoluzione; ho controllato tutte le altre opzioni, ma alla risoluzione non ho proprio pensato. E questo mio personale delirio fotografico spero possa tornarmi utile in futuro, per evitare di commettere nuovamente un errore del genere. Per il momento non voglio parlare di dove e perché ho scattato questa foto; si tratta però di uno scatto F/1.2 a 3200 ISO: praticamente al buio. E poi si augura ‘Buona Luce‘.

A Zonzo in X’Mas
POSTED ON 24 Dic 2016 IN Details, Street

Quattro Abeti

Anche quest’anno riesco a rispettare la tradizione del post natalizio. Ma è stata una faticaccia: la mancanza di idee e di voglia però non mi hanno fermato. Questo pomeriggio ho girato a zonzo per Beinette (prima) e per Cuneo (dopo) alla ricerca di spunti interessanti: mi aspettavo di trovare qualche Babbo Natale (sarebbe dovuto passare oggi), ma di signori vestiti di rosso nemmeno l’ombra e quindi mi sono dovuto accontentare di qualche dettaglio e al minimo sindacale possibile per ottenere la denominazione di foto street. E adesso mi rivolgo direttamente al Cristo e chiedo una piccola/grande cortesia: dato che sono circa 1700 anni che non ci dimentichiamo un tuo compleanno (la data è sbagliata, ma quello è piccolo particolare insignificante: è il pensiero che conta) potresti fare in modo che nel futuro prossimo la scia di sangue e morte che sta dilaniando il nostro pianeta possa un attimo placarsi? Amici importanti mi dicono che questa impresa rientra nelle tue immense capacità (del quale io non mi permetto assolutamente di dubitare)(giuro)(anche se sono più per l’arianesimo). D’altrocanto oggi è il Natale cattolico per circa il 15% della popolazione mondiale, giusto? E il mio più sincero augurio per un bellissimo e felice Natale.

Buon Natale, si sente augurare in ogni dove, da grandi e piccini. Naturalmente, l’augurio nella maggioranza dei casi è una pura coazione a ripetere. Ma coloro che pensano a quello che dicono, credono di commemorare con i loro auguri la nascita di Gesù. E la maggioranza degli auguri non sa, o ha dimenticato, che la scelta del 25 dicembre come giorno del Natale cristiano è mutuata dalla festa del Sol Invictus, “Sole Invitto”, il Dio Sole (El Gabal) che l’imperatore Eliogabalo importò nel 218 a Roma dalla Siria. […] (Piergiorgio Odifreddi)
Lines and Flowers
POSTED ON 21 Ago 2016 IN Details

Lines and Flowers

The Gold Chandelier
POSTED ON 9 Giu 2016 IN Details

The Gold Chandelier

C’è stato un tempo in cui mi divertivo a dare titoli improbabili alle foto. Talmente improbabili che ho provato a cercarne uno da linkare e non sono riuscito a trovarlo. Poi ho detto basta e ho lasciato che fosse la foto a parlare, anche senza titolo. Ed è calato il silenzio. C’è stato anche un tempo in cui ho chiesto aiuto e sui social (il defunto FriendFeed soprattutto) chiedevo consiglio ai miei amici titolisti: il titolo in inglese fa sempre la sua porca figura. La foto magari fa schifo ma il titolo la rende migliore. Ci ho creduto per un certo periodo di tempo, errori di gioventù (roba di un tre settimane fa per esempio). E poi ho trovato questa foto che non volevo pubblicare qui, ma poi ho visto che su Facebook ha ottenuto un discreto successo (ben 4 like e 2 reazioni) e mi sono deciso. E poi ho pensato che ci voleva un titolo interessante per renderla più bella, ma trovare un titolo interessante non era facile e alla fine ho deciso di scegliere l’inglese che comunque ha sempre il suo fascino e tendenzialmente rende le cose più belle. E questa foto s’intitola il lampadario oro perché il soggetto è proprio un lampadario color oro. E alla fine è quello che dico sempre di me, da qualche anno ormai: un po’ così, un po’ anche il contrario.

Milano-Torino
POSTED ON 14 Apr 2015 IN Details

Milano-Torino

Il Milano-Torino (noto anche come MiTo) è un cocktail storico, è l’aperitivo italiano per eccellenza (senza discussioni). Questo storica bevanda deve il nome alle due città del Nord Italia dalle quali provengono i suoi ingredienti: il Bitter Campari ed il Vermouth Rosso. Per questo secondo ingrediente (sul primo non di discute) ho scelto il ‘Punt e Mes’ perchè probabilmente il cocktail (inteso come sapiente miscela di bevande diverse) è nato proprio con il celebre Vermouth di casa Carpano. Sulla storia del Vermouth ci sarebbero innumerevoli racconti ed aneddoti e potrei scrivere un trattato sui cocktails a base di Vermouth e Bitter, ma in un blog di fotografia forse non è il caso. Mi preme però sottolineare che il celebre e diffuso Americano non è altro che una piccola variazione del Milano-Torino (aggiunta di Seltz) e che il Negroni (il mio preferito) è stato inventato dal conte Cammillo Negroni (e dal barman Fosco Scarselli) proprio aggiungendo a Bitter e Vermouth una bevanda alcolica che il conte portò da Londra: il Gin. Parliamo invece di fotografia (è sempre bello unire due passioni): ho scattato questo foto con una luce flash (una sola) sulla destra e con apertura di diaframma 2.8 per lasciare a fuoco solo il bicchiere. Prosit (per rimanere in tema di italianità).

Death Leaf
POSTED ON 11 Nov 2013 IN Details

Death leaf by Samuele Silva on 500px.com

L’autunno è la stagione migliore dal punto di vista fotografico. E’ una delle frasi fatte più celebri del mondo della fotografia. Io non sono d’accordo anche perché le mezze stagioni non esistono più da tempo; e comunque tutte le stagioni hanno qualcosa che le rende ideali per scattare foto. Quest’anno purtroppo non ho ancora ricevuto nessuno invito a contest/concorsi dedicati alle foglie che cadono e ai magnifici colori di questa stagione, però i social network pullulano di tristi foto autunnali. E chi sono io per esimermi da questa mania fotografica? Ovviamente nessuno. E quindi ecco la mia foglia morta autunnale (scattata con Sigma 105mm f/2.8 EX DG Macro a tuttaapertura).

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