Circuito di Morano sul Po

POSTED ON 15 Mar 2020 IN Reportage

Circuito Morano sul Po #01

Il circuito abbandonato di Morano sul Po è uno di quei luoghi urbex che sognavo di visitare da tempo. Non è niente di eccezionale dal punto di vista fotografico, ma è un impianto sportivo che ha fatto la storia dell’automobilismo italiano e l’idea di riuscire a fare qualche passo su quell’asfalto percorso da automobili sportive nei favolosi anni ’70 mi affascinava. Purtroppo questo circuito ha avuto vita breve: inaugurato il 19 marzo 1973 dalla Ferrari 312 B2 di Arturo Merzario raggiunge l’apice l’anno dopo con 17 competizioni, 2151 piloti e 100000 spettatori totali; ma gli abitanti dei comuni vicini non sono favorevoli al rombo dei motori e le polemiche divampano. Il 18 agosto 1977 una ruspa entra sul circuito e distrugge 500 metri di pista. E’ la fine di un’epoca, breve, ma intensa. Nel 1980 si parla di riapertura, il tracciato viene riasfaltato, ma è un fuoco di paglia. Sono passati oltre 40 anni da quando il rumore dei motori si è spento. Arrivare sulla pista è molto semplice, basta seguire le indicazioni di Google Maps: quando si è sull’asfalto la sensazione è di tristezza, di malinconia. Sono rimasto nella zona dei box, sulla griglia di partenza: le possibilità fotografiche non sono molte, ma ho cercato comunque di trasmettere l’idea di vuoto. Il circuito di Morano sul Po ha avuto una vita breve, ma il suo fascino rimane intatto. Anzi, oggi forse anche di più.

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Chiamato “Circuito di Casale Monferrato”, visto la maggiore importanza che quel centro storico rivestiva (e riveste tutt’oggi) nella zona, il tracciato tocca due comuni, Morano sul Po e Pontestura. La pista è lunga 2460 metri, è larga 11 e ha 8 curve (6 a destra), e si percorre in senso orario. Qui gareggiano la F.3 Italiana, il Challenge Ford Escort Mexico, il Giro d’Italia automobilistico e numerose serie a titolazione italiana e svizzera.

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