Nausea Perpetua

POSTED ON 2 Set 2018 IN NeverSleep

Nausea Perpetua

Ho passato un’estate fotografica davvero difficile. Pochissimi stimoli, pochissima voglia di fotografare; ho fatto ricerca e cercato di capire come si muove la fotografia nel 2018. E sono arrivato ad una scoperta (tipo quella dell’acqua calda). La fotografia non si muove, e diventa terribilmente noiosa e nauseante, ogni giorno sempre di più. E’ un moto perpetuo di tutto uguale, di ripetizioni. Sempre le stesse facce nelle stesse pose, e la street sempre uguale, e le case abbandonate, e il tramonto in montagna, i workshop che si rincorrono, gli eventi che tutti scattano uguale, i concorsi che non sanno più cosa inventare. Mi piace definirla fotografia di massa, non riesco a trovare niente che mi interessi in questa fotografia, niente che riesca a suscitare in me quelle che vengono definite, in moto molto/troppo poetico, emozioni.

E questa estate ho detto BASTA, e mi sono lasciato trascinare dalla mia personalissima corrente senza aggiungere un’ulteriore voce a quella del coro (che scaturisce dalla massa). Non so quale direzione prendere, ho solo qualche piccola percezione, ma non voglio interessarmi alla globalizzazione fotografica. Il concetto è che sento la necessità di fotografare per me stesso, senza ricercare il consenso e il plauso degli altri, ma producendo qualcosa di diverso (e al tempo stesso interessante, magari spiazzante). Ansel Adams sosteneva che in ogni fotografia ci fossero due soggetti: il fotografo e l’osservatore. Giusto, quasi lineare. Credo che nel prossimo futuro farò in modo che questi due soggetti convergano nella stessa persona: me stesso. Forse un po’ egocentrico, ma certamente meno ansioso.

Voglio cambiare il modo di osservare e cercare un approccio diverso; è una pretesa ambiziosa (credo) e difficilmente realizzabile. Non è semplice come bere una lattina; andare fuori dal coro senza produrre foto rotonde, sfuocate e senza senso, ma cercando idee e qualità è qualcosa che in tanti provano a realizzare. Ma quasi nessuno riesce e nel 2018 non è solo complicato: è proprio al limite del impossibile. Una via di mezzo fra Ethan Hunt e Multiman (per la serie perle ai porci). Non ho più voglia di vedere sempre la stessa merda (come questa foto che rappresenta la mia personale nemesi). Datemi qualcosa di nuovo. Spengo tutto, spengo le notifiche, accendo la voglia di osservare con gli occhi aperti a unopuntodue. Deve entrare tanta luce e questa luce deve arrivare anche al cervello; il rischio è quello di rimanere abbagliati. Ci vediamo al prossimo tramonto.

L’abitudine lasciala fuori
Perché mi da fastidio vedere nulla di nuovo
Si parla sempre di amore per poi non farlo veramente
Alessandra Amoroso

Lascia un commento
L'indirizzo E-Mail non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati da *
Nome: *
E-Mail: *
Sito:
Commento: *