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Best of 2018
POSTED ON 30 Dic 2018 IN PhotoBlog

Il 2018 è stato un anno record. Non so dire il numero di fotografie scattate, ma credo che 40000 sia una cifra non troppo lontana dalla realtà. Ho anche superato il record di post in un anno arrivando a 170 articoli e non è facile mantenere certi ritmi lavorando quasi 10 ore al giorno (merito delle notti passate in compagnia di Adobe, d’altronde #photosneversleep). Nel 2018 ho fotografato qualsiasi cosa e nelle mia personale lista delle meraviglie ho inserito, come sempre, non solo le foto migliori, ma anche quelle che mi ricordano momenti importanti: e mai come quest’anno la scelta è stata difficile con esclusioni anche dolorose. Ho scelto una sola foto monocromatica (il ritratto di Nicola Nocella al Montecarlo Film Festival) e questa scelta, in un anno che mi ha visto pensare tante volte in bianco&nero, è davvero strana; ci sono altri due ritratti, ma negli ultimi dodici mesi ho limitato al minimo gli scatti di portrait, mentre domina la scena l’urbex che anche questa volta è ottimo protagonista della mia classifica. Cosa mi aspetto dal prossimo anno? Non lo so, l’idea è di migliorare le scelte, forse scattare meno ma meglio. Dedicarmi a qualche progetto, tentare un ulteriore balzo in avanti in quanto a qualità. Tornare anche alla fotografia di landscape che nel 2018 è un po’ mancata. Vedremo, il futuro è un’ipotesi.

Di Figurine e MappamondiThe Glass PowerNicola Nocella

Diana #03Oggi non dio non ho #04Superga #02

koln #04Infernot #01Manicomio di Racconigi #02

Three lighthouseTeatro Sociale #12It's complicated

Presepe vivente di Bagnasco
POSTED ON 29 Dic 2018 IN Reportage

Presepe Vivente di Bagnasco #05

Chi mi segue su queste pagine (anche di sfuggita) sa che non sono un seguace di nostro signore Gesù Cristo. E interpreto il Vangelo come una favola, poco di più, ambientata un paio di millenni orsono; la rappresentazione teatrale di questo racconto, un po’ arruginito, è sempre comunque interessante. Nei giorni intorno al santo Natale (24 e 26 dicembre) il paese di Bagnasco (celebre per il bal do sabre) ha allestito un bellissimo presepe vivente e data la presenza di un concorso fotografico non potevo mancare. Fotografare al buio non è mai semplice: ho alternato treppiede e scatti a mano libera con ISO stratosferici e penso di aver trovato l’anima della rappresentazione in queste 8 foto che ho selezionato. Non resta che capire se anche la giuria apprezzerà le mie immagini. :)

Presepe Vivente di Bagnasco #06Presepe Vivente di Bagnasco #02

Presepe Vivente di Bagnasco #01Presepe Vivente di Bagnasco #07Presepe Vivente di Bagnasco #08

Presepe Vivente di Bagnasco #03Presepe Vivente di Bagnasco #04

Urbex X’Mas
POSTED ON 24 Dic 2018 IN Details

Urbex X'Mas

Prosegue imperterrita, e senza soluzione di continuità, la tradizione del post natalizio. La foto di quest’anno è tipicamente urbex, scattata nel 2017 all’interno del titano caduto, alle porte di Torino. E’ stata scelta in modo automatico al momento del click: già sapevo che l’avrei utilizzata per il post tradizionale natalizio. Manca poco a mezzanotte e quindi termina anche il #whamageddon: Vi lascio alle note della mitica canzone degli Wham, ormai diventato un classico moderno, immancabile il 25 dicembre. E il mio più sincero augurio per un bellissimo e felice Natale.

Teatro Toselli (Stucchi dorati)
POSTED ON 18 Dic 2018 IN City & Architecture

Teatro Toselli

Domenica mattina ho fatto un salto (ma davvero, sono entrato e uscito in 12 minuti netti) a fotografare la presentazione del libro Cleopatra di Alberto Angela al Teatro Toselli. Il Teatro Toselli (doppia maiuscola) è qualcosa di meraviglioso, un piccolo gioiello incastonato in via Roma, il salotto buono di Cuneo. E mi hanno mandato a fotografare in zona sopraelevata, nella posizione più difficile: si vede malissimo lo spettacolo, ma la visione dell’ambiente circostante è mozzafiato. Ho tolto il tele e messo il supergrandangolo per ottenere una rappresentazione completa dei palchi, della balconata e degli stucchi dorati. Ed è bellissimo il Teatro Toselli. E quando c’è il tutto esaurito è ancora meglio. Affascinante.

Three Lighthouse
POSTED ON 17 Dic 2018 IN Landscape

Three lighthouse

Questa foto rappresenta l’esatta continuazione di quella che ho presentato l’altro giorno. E’ scattata qualche minuto dopo spostando la testa del cavalletto più verso Nord-Ovest: volevo inserire il Parasio e il Duomo di Porto Maurizio nel fotogramma. La nitidezza a diaframma chiuso dell’85 F/1.2 è davvero miracolosa. Per ottenere un effetto likes ho pompato in modo esasperato i colori, aumentato il contrasto e dato una certa luminosità. E devo ammettere che nonostante il distacco dalla realtà (minimo) questa versione è preferibile. Sicuramente più accattivante.

Fotografi nel web #24
POSTED ON 16 Dic 2018 IN NeverSleep

P R E S E N T E Erika #01Verso la vettaVele

Giorgio e la vignaIl fotografo della neveLouvre Sphere

Questa intervista al sottoscritto arriva dal passato: è datata 6 maggio 2008. Praticamente la preistoria. E’ tratta dal sito Dentro Al Replay dell’amico e fotografo Libero Api. Rileggendola a distanza di anni mi fa quasi ridere: cambierei buona parte delle risposte. Eppure all’epoca ero così: decisamente imbecille. Forse lo sono ancora. Le foto in alto sono quelle che furono pubblicate (non tutte) in calce all’articolo, alcune terribili, altre decenti. Sono migliorato, di tanto, e questo è il miglior complimento che il tempo mi può regalare. Le due foto che cito nell’intervista sono rispettivamente questa e questa.

Samuele Silva: chi è?
Domanda tremendamente complessa e difficile. Appeno lo scopro te lo dico.

Quando hai iniziato?
Ho iniziato a metà anni 90, provando una Zenit 22 Russa. In realtà la fotografia è sempre stata presente nella mia vita: mio nonno era fotografo dell’esercito italiano nella guerra d’Africa. Mio padre scattava tantissime foto che poi sviluppava personalmente in una piccola camera oscura casalinga. La passione doveva solo germogliare.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Fotografo un po’ di tutto, ma sicuramente il mio genere preferito è quello umano. Uomini, donne e bambini.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, ho letto tanto, quasi tutto. Ho comprato libri, ho ascoltato consigli, ho lasciato le mie foto alla gogna di amici e conoscenti più esperti. Con il tempo mi sono costruito uno stile, che giorno dopo giorno cerco di migliorare.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Non ci sono fotografi che mi hanno ispirato particolarmente. Recentemente osservo questi che forse non sono famosi, ma che sicuramente sono molto bravi: Davide Cherubini (Italia), Sanzen (Giappone), Bruno Taddei (Italia), Tom McFarlane (Stati Uniti), Tatiana Cardeal (Brasile), Martin Gommel (Germania).

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho iniziato con diverse compatte, poi il salto al Reflex con la Canon 30 a pellicola e poi il passaggio al digitale, quasi immediato. Adesso utilizzo una Canon EOS 5D con 24-105.

Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
Sono tanti, questo rappresenta uno dei primi ritratti a mio nipote.

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Per il momento il mio progetto è quello di divertirmi, scattando il più possibile, soprattutto quello che mi piace. Poi un giorno vorrei fotografare sul serio.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
No, non ho ancora capito se la mostra fotografica mi affascina oppure mi disgusta. Forse la prima. Vedremo…

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Non invio mai troppe foto in giro ma qualche riconoscimento in concorsi fotografici sono riuscito ad ottenerlo. Niente di ecclatante sia chiaro. E poi un bellissimo servizio su quella che io ritengo la migliore rivista di fotografia digitale: Photografare in digitale.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Tanto. Internet, Fotografia e Sport sono i miei passatempi preferiti. Tutto il mio tempo libero.

Raccontaci un episodio curioso o simpatico durante una sessione fotografica.
Abito ad Imperia, città di mare e di vento. Non mancano certo le occasioni per fotografare regate veliche. Durante le ultime vele d’epoca ho deciso di fotografare dalla barca della giuria. Conosco il capitano e gentilmente mi ha offerto un posto privilegiato. Il problema grande è che la barca della giuria rimane ancorata durante tutta la regata e quel giorno il mare era particolarmente mosso. Nonostante una certa esperienza di mare ho accusato l’onda lunga e sono rimasto in coma per quasi otto ore. Possibilità di rientrare a terra? Nessuna. Nonostante tutto sono riuscito a portare a casa qualcosa di interessante, come questa, che rimane una delle mie foto veliche preferite.

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Bella, bellissima, brutta, molto brutta, orrenda, carina, bel momento, che giornata! Penso tante cose… :)

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Sul mio Blog/Photoblog e su Flickr.

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Voglio citare Helmut Newton: “Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare, tre concetti che riassumono l’arte della fotografia”. Sono tre concetti fondamentali. Chi inizia a fotografare, anche solo per passione, deve considerare questi aspetti.

Via Matteotti
POSTED ON 15 Dic 2018 IN City & Architecture, Street

Via Matteotti

Quasi Natale
POSTED ON 10 Dic 2018 IN Street

Quasi Natale

Passion lives here
POSTED ON 10 Dic 2018 IN Landscape

Passion lives here

Zara (Selenium)
POSTED ON 6 Dic 2018 IN Portrait

Zara #02

XPro Circle
POSTED ON 5 Dic 2018 IN Details

XPro Circle

Sara e Luca
POSTED ON 29 Nov 2018 IN Portrait

Sara e Luca #01

Faccio un salto indietro nel tempo (mi capita spesso da queste parti) e torno al novembre dello scorso anno. Sara e Luca sono una coppia, una fantastica coppia: fratello e sorella, con un legame eccezionale. Mi sono divertito con loro, ho passato un paio di ore molto divertenti: espansiva e allegra lei, taciturno e tranquillo lui. Ma in perfetta sintonia. Non avevo mai fotografo una coppia di questo tipo, ma in gioventù mi sono prestato molto all’obbiettivo di mio padre (e di mia madre con la Minox 35 GL) in coppia con mia sorella (si, ho una sorella che ultimamente si diletta anche lei di fotografia). Per la pubblicazione ho scelto tre foto, scelta quasi casuale: Sara e Luca sono brillanti davanti all’obbiettivo, diciamo che rimangono sempre bene.

Sara e Luca #02Sara e Luca #03

Intrecci (Moda etica e solidale)
POSTED ON 26 Nov 2018 IN Reportage

Intrecci #10Intrecci #06

Sabato sera ho fotografato una sfilata di moda etica e solidale allo spazio Intrecci (bellissimo nome) in corso Statuto a Mondovì. La sfilata è stata organizzata da Colibrì altromercato, una Cooperativa Sociale Onlus che si occupa di commercio equo e solidale. Ho cercato di costruire un reportage che potesse rappresentare al meglio l’atmosfera, la dedizione e la voglia di proporre qualcosa di veramente alternativo; non è stato facile, ma spero di esserci riuscito con queste 17 immagini (di 100 che ho conservato). Ovviamente le difficoltà erano importanti: pochissima luce, movimenti rapidi, spazi angusti e tante persone. Senza dimenticare la necessità di essere il più trasparente e silenzioso possibile. Ho alternato ISO alti e flash, ma ho tirato fuori dallo zaino un solo obbiettivo: il 50mm utilizzato sempre ad ampie aperture (fra F/2 e F/2.8). E’ stata un’esperienza interessante, fotografare questo tipo di eventi è diventata una routine, ormai ho una certa esperienza (invecchio): cerco sempre di mischiare sapientemente (mentre scrivo questa parola esce fuori una risata satanica, come posso scrivere certe facezie?) il reportage a qualcosa di livello più artistico per riuscire a catturare immagini diverse e che possano anche evadere dagli schemi del giàvisto. Impresa mai facile.

Intrecci #02Intrecci #04Intrecci #05

Intrecci #01Intrecci #03

Intrecci #08Intrecci #11Intrecci #12

Intrecci #07Intrecci #09

“Let’s make a Fashion Revolution: scopri cosa c’è dietro l’etichetta” è l’invito della Cooperativa sociale Colibrì a chi vuole saperne di più sul mondo della moda etica e sostenibile.

Intrecci #13Intrecci #16Intrecci #17

Intrecci #14Intrecci #15

Un cancro che ci uccide
POSTED ON 20 Nov 2018 IN Portrait

Un cancro che ci uccide

Mia prozia ha iniziato a fumare nel 1951, aveva 12 anni. Mi racconta che all’epoca il fumo era visto in modo diverso, era un vanto, qualcosa da grandi; tutti gli attori di Hollywood si facevano ritrarre con la sigaretta in bocca e la conoscenza dei pericoli del fumo era nulla. E comunque ben nascosta. In Italia le statistiche sono chiare e conosciute: il 35% dei tumori è causato dal fumo, ogni anno muoiono 50.000 persone per danni provocati dal fumo. Siamo in guerra, una guerra sanguinosa e silenziosa che stiamo inesorabilmente perdendo. Negli ultimi 10 anni, solo in Italia, il fumo ha provocato più vittime della seconda guerra mondiale. Non riesco nemmeno a immaginare le spese che la sanità nazionale è costretta a sostenere per curare i malati (ma almeno sono soldi spesi bene), quantificare le sofferenze e il dolore è ovviamente impossibile, eppure nessuno muove un dito, anzi, è proprio lo stato, cioè noi, a vendere ai propri cittadini il veleno che ci uccide.

Quello nella foto è mio padre una settimana dopo l’operazione, gennaio scorso. Ha fumato per 30 anni e ha smesso nel 1992. Ha un buco grande come una moneta da 2 euro nel collo (ho cercato di nasconderlo che non è una bellezza da vedere). Ha subito 2 cicli di radioterapia e una quantità di analisi impressionante. E’ stato operato di Laringectomia, nell’ospedale di Cuneo, per un tumore alle corde vocali (vi lascio indovinare da cosa è stato provocato) e solo adesso sta iniziando ad uscire dal tunnel della sofferenza. Ovviamente non parla, si esprime a gesti (scrive anche) e respira da quel buco che lo tiene in vita. Non credo che una singola foto possa spostare di un centimetro le cose. Ma la speranza esiste. Il problema è che continuo a vedere foto di persone (belle, interessanti, intelligenti) con la sigaretta in mano/bocca e non credo che questi esempi siano positivi, soprattutto per i nostri giovani. Quando cammino per strada mi accorgo che, nonostante i pericoli del fumo siano chiari e riconosciuti, tantissimi ragazzini, minorenni, fumano; è un dramma che nel 2018 dovrebbe essere risolto da tempo e che invece assume proporzioni enormi e sempre più grandi ogni minuto che passa. Iniziamo NOI a fare qualcosa.

Scrittori in città 2018
POSTED ON 19 Nov 2018 IN Reportage

Chef Rubio #03

Qual buon VENTO ci ha portati a Cuneo questo weekend? Il VENTesimo compleanno di Scrittori in città! E sul tema VENTI, inteso come movimento di idee, di tendenze, nelle sue più svariate sfumature, artistiche e sociali, si sono susseguiti incontri letterari e laboratori per grandi e piccini. E ammiro con una certa sorpresa questa Cuneo diventata, per qualche giorno, centro del mondo e della cultura. E mi sposto, con la mia macchina fotografica, da un eVENTO all’altro, e mi trovo al Teatro Toselli con Chef Rubio che presenta il suo libro di fotografia (e, incredibilmente, è bellissimo) e poco dopo alla Birreria Baladin ad ascoltare i ragazzi de Lo Stato Sociale (Bebo, Checco, Carota) che presentano il loro libro disegnato da Luca Genovese (memorabile il siparietto con i boccali di birra). E la sera al cinema Monviso c’è Benedetta Parodi che racconta in modo estremamente preciso la cucina povera e casalinga, in contrapposizione al lusso e allo spreco di certe trasmissioni televisive (dove però preparano i gamberi di Oneglia). E nel mezzo tutta una serie di incontri letterari (anche dedicati ai bambini) che trasformano questa Cuneo sorniona e fredda in una città di tendenza e di cultura. E stropicciamoci gli occhi, perché sembra impossibile. Ma è tutto vero.

Chef Rubio #02Chef Rubio #01

Lo Stato Sociale #03Lo Stato Sociale #02Lo Stato Sociale #01

Benedetta Parodi #02Benedetta Parodi #01

Piergiorgio Odifreddi
POSTED ON 19 Nov 2018 IN Portrait

Piergiorgio Odifreddi

Non sono quello che può essere considerato un fan; cioè non esistono personaggi famosi al quale vorrei chiedere l’autografo (per semplificare). Però se mi chiedete con chi vorrei passare una serata (a cena) posso farvi due nomi: uno di questi è Piergiorgio Odifreddi. Per tanti motivi: la simpatia, l’intelligenza e le capacità oratorie. E per una serie di posizioni scientifiche, e non, che condivido quasi totalmente. Questo pomeriggio, per Scrittori in Città, è tornato nella sua Cuneo per presentare il suo nuovo libro: IL Dio della logica – Vita geniale di Kurt Gödel, matematico della filosofia e non potevo mancare. E’ stato un incontro interessante e Odifreddi ha deliziato il pubblico con una serie di aneddoti di logica e vita vissuta: come quando andò ad intervistare Giulio Andreotti per chiedergli la sua posizione rispetto ai teoremi di incompletezza e rifiutò il caffè che l’allora senatore a vita gli offrì. E questa non è quella che si può definire una foto eccezionale, anzi, ma mi piace l’idea di conservarla su queste pagine. Perché è Piergiorgio Odifreddi, ed è giusto così.

La vera religione è la matematica, il resto è superstizione. O, detto altrimenti, la religione è la matematica dei poveri di spirito.
– Piergiorgio Odifreddi

Polvere e Bellezza
POSTED ON 18 Nov 2018 IN NeverSleep

Teatro Sociale #03Palazzo dei Conti Morra #09Manicomio di Racconigi #02Di Figurine e Mappamondi

Queste 4 foto, chiaramente urbex, fanno parte di una più ampia selezione dedicata all’esplorazione urbana. Sono 22 foto (di cui alcune inedite) stampate in grandi dimensioni in fine-art su pannello, scattate a 4 mani (e 2 cavalletti) con la mia compagna di avventura Lorena Durante. Sono esposte al Berlino di Ceva sino al 2 dicembre. La mostra s’intitola Polvere e Bellezza (io sono la polvere, Lorena è la bellezza: ca va sans dire), ed è il frutto di due anni di levatacce mattutine, un progetto impegnato di denuncia di luoghi abbandonati che conta anche compresi una serie innumerevole di reati penali (esageriamo), corse, scavalchi, fango, sporco, polvere, pericoli assortiti e di fotografie fatte in condizioni di luce pessima (e, poche, di luce bellissima). E anche tanta passione e bellezza. Perchè il motore di chi si diletta in questo tipo di fotografia è sempre è solo la passione. E anche un po’ di sana adrenalina (paura anche). Credo che la mostra sia interessante e che le foto abbiamo un livello di qualità davvero notevole (e stampate, bene, hanno un altro fascino). Ed è importante sapere che la bellezza si vede, ma la polvere non si sente.

Polvere e Bellezza si incontrano nei luoghi dell’abbandono; è una miscela meravigliosa di luci e colori, di incuria e tristezza. E’ l’incredibile magia dell’esplorazione urbana.
Sol drinta la vigna
POSTED ON 17 Nov 2018 IN Landscape

Sol drinta la vigna #01Sol drinta la vigna #02

Queste due immagini solo il prologo delle foto scattate ai Tre Bicchieri nelle vigne intorno a Bastia Mondovì. Il sole stava tramontando ed ero alla ricerca della giusta posizione per sistemare il set dedicato all’enologia. E ho trovato interessante l’idea di fotografare il sole calante fra le foglie delle vigne, banale, ma interessante. Ho scattato queste due immagini con le stesse impostazioni di scatto: 1/320 a F/11. Ma ho cambiato obbiettivo, due ottiche fisse: la prima è ripresa con il 50mm, la seconda con il 14mm (superwideangle). Si vede la differenza?

Alessia
POSTED ON 14 Nov 2018 IN Portrait

Alessia

Emozioni
POSTED ON 13 Nov 2018 IN Portrait

Emozioni #01Emozioni #02

Senza emozione è impossibile trasformare le tenebre in luce e l’apatia in movimento.
– Carl Gustav Jung

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