Come na barca ‘nt in bòsch è un detto tipico piemontese. Della provincia di Asti, per amore della precisione (dalla regia mi suggeriscono che a Cuneo si usa un’altra espressione, ma la trovo meno pittoresca). Questo il significato secondo Hoepli Editore:
Trovarsi in una situazione disagevole, difficile, in cui non si riesce ad agire con la consueta scioltezza. Anche agire o comportarsi in maniera goffa e impacciata, o ridicola, oppure malaccorta, rovinosa e così via.
I piemontesi lo dicono di chi si trova sempre un po’ fuori posto. Mi sembra chiaro, il posto della barca non è certo il bosco. Siamo sulla strada che collega Mondovì a Vicoforte, un piccola deviazione a destra ed ecco spuntare dal nulla, in mezzo al prato, questa barca. Non ho idea chi possa averla lasciata qui, ma sicuramente è passato tanto tanto tempo: è in avanzato stato di decomposizione. Ho aspettato una giornata un po’ cupa, uggiosa, volevo che le foto fossero tristi e un po’ solitarie. Poi in realtà tutto questo verde brillante ha smorzato un po’ le mie intenzioni malinconiche. Mi ricorda un po’ l’arca di Noè, in secca, in attesa del diluvio universale (anche se non è lunga 137 metri). Ma credo che non sia ancora pronta a salpare: non pioverà così tanto.
Da cosa so io poco lontano c’è uno stagno, chiamarlo lago credo sia eccessivo. Mi pare che il proprietario del terreno volesse aprirci un ristorantino mettendo questa barca dentro. Il progetto come si suol dire non è mai andato in porto…
->Claudio: Possiamo anche dire che il progetto è naufragato. :-)
Non c’è più, vero? È diventato “un albergo”? (Dove vorrei andare, ma mi sarebbe piaciuto fare uno dei miei video (www.urbexstory.com/YouTube)
->Riccardo: Sai che sinceramente non lo so? Non è un posto dove si passa abitualmente e credo sia difficile che qualcuno possa pensare a costruire un albero in quella posizione. Comunque le coordinate sono 44.3471336, 7.8470502.